Magarò sulla legalità: Non facile sconfiggere pregiudizi - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Magarò sulla legalità: Non facile sconfiggere pregiudizi

18 giu 12 "Non è facile sconfiggere i pregiudizi e le dicerie quando certa stampa restituisce l'immagine di un contesto degradato e di sottocultura, in cui tutto è mafia e tutti sono collusi, corrotti e conniventi. I calabresi sono forse la popolazione che più di altre vive sulla propria pelle e quotidianamente, l'onta e il disagio della presenza della 'ndrangheta. La capacità di penetrazione dell'organizzazione e la sua abilità ad esportare in tutto il mondo un modello criminale che è diventato anche un modello di business illegale, forse il principale, è diventata, complice un'errata e malintesa tendenza alla sintesi, la nota caratteristica di un popolo". Così Salvatore Magarò, presidente della Commissione contro la 'ndrangheta, intervenendo ieri, domenica 17 giugno, a Vicchio (Firenze) alla XV edizione del Festival Etnico, che ha dedicato quest'anno una sessione alla Calabria dal titolo "Calabresi brava gente". "Eppure a fronte di una Calabria piegata dalla presenza opprimente della 'ndrangheta - ha aggiunto Magarò che ha ringraziato gli organizzatori per aver avuto l'intuizione e la sensibilità di affrontare un tema attuale e quanto mai opportuno - appesantita oltremisura dai gravami economici imposti dall'organizzazione criminale, che generano danni diretti e indiretti, ce n'è un'altra che è preminente. C'è la regione dell'impegno, dell'onestà, della solidarietà dell'accoglienza. Vi è una Regione capace di rimboccarsi le maniche e darsi da fare, nonostante tutto. Fiera delle proprie radici e orgogliosa perfino dei sacrifici, che qui sono più grandi che altrove. E c'è perfino una Calabria delle eccellenze, sanitarie, scientifiche, culturali, della ricerca che abbiamo esportato in tutto il mondo perché, sì, questo purtroppo è drammaticamente vero, non hanno trovato le condizioni per poter restare nella nostra terra. Nei confronti di queste persone: medici, ricercatori, scrittori, ingegneri, scienziati, abbiamo un grande debito di riconoscenza e gratitudine perché sono diventati i veri ambasciatori nel mondo della "brava gente di Calabria". La Calabria - ha proseguito il consigliere regionale - ha bisogno di combattere la 'ndrangheta con azioni quotidiane e concrete, ma soprattutto, proprio per quei tanti, la stragrande maggioranza di cittadini onesti e perbene, ha bisogno di fare emergere le tante immagini positive e variegate che pure esistono e sono, anche queste, prevalenti''.