Bruno Bossio "Segretario con primarie aperte è da statuto" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Bruno Bossio "Segretario con primarie aperte è da statuto"

08 giu 12 Enza Bruno Bossio, nel suo intervento alla riunione della Direzione nazionale del Pd, ha espresso apprezzamento e condivisione per la relazione di Pierluigi Bersani. "Ne condivido l'impianto e l'analisi - ha sostenuto - soprattutto laddove lo stesso Bersani mette in evidenza la crisi della destra e del modello del partito-persona e degli spazi che certamente si aprono per il Pd che rimane l'unica forza organizzata del Paese". "Tuttavia - ha proseguito - c'é tutto davanti a noi il rischio del riproporsi di un nuovo modello di partito personale: Grillo e il grillismo rappresentano chiaramente questo rischio in un quadro generale di crisi della politica. In questo ha ragione pienamente Bersani quando dice che non abbiamo affrontato adeguatamente il tema della faglia, della separazione tra i cittadini e la politica. E questo, dobbiamo essere chiari, non possiamo farlo inseguendo pur denunciandole, parole d'ordine o personaggi populisti come purtroppo si è spesso fatto in questi anni. La politica va riformata, in un certo senso addirittura rifondata, e condivido che la prossima legislatura non potrà che avere un carattere costituente". "Qui - ha continuato Bruno Bossio - si colloca il ruolo e la funzione del Pd come grande forza coerentemente riformista ispirata ai principi del garantismo e della democrazia liberale, portatrice di una idea concreta di sviluppo, di welfare, di Europa. Significa avanzare parole d'ordine e proposte incisive e riconoscibili rivolte al blocco sociale al quale ci vogliamo riferire. Significa dare una risposta efficace e coerente ai problemi di questa crisi, alla recessione in atto, alle sempre più ampie fasce di povertà che si aprono all'interno del tessuto sociale del Paese. Abbiamo votato il governo Monti sapendo che era una fase necessaria ma dobbiamo arrivare alla scadenza elettorale naturale perché dobbiamo avere il tempo di far condividere questo percorso di alternativa e, soprattutto, dobbiamo fare la riforma della legge elettorale in qualunque modo purché ai cittadini sia data la facoltà di scegliere i propri rappresentanti". "Infine - ha proseguito - sulla democrazia interna occorre smetterla di predicare bene e razzolare male. Non possono essere cancellate solo per la Calabria le regole statutarie che valgono per tutte le altre regioni italiane. E' lo Statuto nazionale a stabilire che il segretario regionale del partito va eletto con le primarie aperte. Non vorremmo pensare che, verso la Calabria, prevalga un atteggiamento razzista ed un pregiudizio penalizzante. Abbiamo il diritto di deciderlo sulla base di diverse opzioni che si rappresentano nei diversi candidati. E le candidature che ci sono oggi in Calabria sono tutte autorevoli e legittime. D'altra parte la presenza di più candidati non solo non nega il carattere unitario del congresso ma ne impedisce il connotato plebiscitario che è il limite dell'antipolitica". Un invito alla riflessione su questo tema ed un vero e proprio ammonimento la Bruno Bossio l'ha fatto affermando di "non pensare che la Calabria sia piccola e marginale poiché non bisogna mai sottovalutare il peso della farfalla", parafrasando il titolo di un famoso libro di Erri De Luca.