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    Ministro Palma a Reggio Calabria "No a dietrologie su mia visita"

     

     

    Ministro Palma a Reggio Calabria "No a dietrologie su mia visita"

    26 set 11 E' cominciato da pochi minuti l'incontro del ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, con i capi degli Uffici giudiziari di Reggio Calabria. All'incontro con il Ministro, che è accompagnato dal capo del Dipartimento dell'Amministrazione giudiziaria, Luigi Birritteri, partecipano il presidente della Corte d'Appello, Luigi Gueli; il procuratore generale, Salvatore Di Landro, e il procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone. Prima dell'incontro, malgrado le sollecitazioni dei giornalisti, il ministro Palma non ha voluto dire nulla sui "veleni" tra i magistrati reggini e, in particolare sull'inchiesta che la Dda di Reggio Calabria sta conducendo sul procuratore nazionale antimafia aggiunto, Alberto Cisterna, indagato per corruzione in atti giudiziari per i suoi presunti rapporti con la cosca Lo Giudice rivelati da uno dei capi del gruppo criminale, Nino Lo Giudice, che sta collaborando con la giustizia.

    Nessuno mi coinvolga su veleni. "Nessuno, a partire dall'on. Napoli, provi a volermi coinvolgere nelle vicende che riguardano i magistrati di Reggio Calabria facendo riferimento alle mie esperienze professionali come magistrato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, incontrando i giornalisti a conclusione dell'incontro che ha avuto a Reggio Calabria con i capi degli Uffici giudiziari facendo riferimento a quanto dichiarato ieri in un'intervista dalla deputata di Futuro e Libertà Angela Napoli che aveva parlato di difficoltà da parte del Ministro ad intervenire per risolvere i contrasti tra i magistrati reggini. "Il fatto che io abbia svolto la mia attività professionale insieme ad Alberto Cisterna (indagato dalla Dda di Reggio Calabria per corruzione in atti giudiziari, ndr) e abbia anche collaborato col procuratore di Reggio Pignatone in processi di mafia - ha aggiunto Palma - è un dato di cronaca che vale per quello che vale, e nulla più".

    Massima attenzione quanto accade. "Il Ministro della Giustizia guarda con attenzione a quello che sta accadendo a Reggio Calabria e cioé, sostanzialmente, un procedimento delicato che si sta sviluppando e ne attende l'esito". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, a Reggio Calabria, facendo implicitamente riferimento all'inchiesta che sta conducendo la Dda di Reggio Calabria in cui è indagato per corruzione in atti giudiziari il procuratore nazionale antimafia aggiunto Alberto Cisterna. "Non sono pervenuti al Ministero della Giustizia - ha aggiunto Palma - note, richieste, elementi che abbiano consentito, prima del mio arrivo a Reggio Calabria, interventi da parte del Ministro, che rispetta la giurisdizione e ne attende con tranquillità l'esito. E questo è quello che dovremmo fare tutti".

    Su intercettazioni: "Non c'é dubbio che le intercettazioni telefoniche rappresentano un formidabile strumento investigativo, ma il problema del loro utilizzo esiste e ci sono anomalie che devono essere risolte". Lo ha detto a Reggio Calabria il ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma. "Il problema è generale - ha aggiunto Palma - perché non riguarda singoli processi o singole persone. Non c'é evidentemente da parte di nessuno alcun intendimento di annacquare questo strumento".
    "Il momento attuale non consente alla politica di valutare con la giusta serenità la questione delle intercettazioni telefoniche e ambientali utilizzate nelle inchieste giudiziarie, ma non vi è dubbio che di questo strumento investigativo si fa un uso eccessivo". Lo ha detto a Reggio Calabria il ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma. "Il presidente Berlusconi - ha aggiunto Palma - ha detto che, in questo senso, ci si può sentire in uno Stato di polizia. Ed io penso, effettivamente, che ognuno di noi quando parla al telefono ha qualche preoccupazione di essere ascoltato ma non perché dice qualcosa di male, ma solo perché dice qualcosa di privato. C'é un uso anomalo delle intercettazioni che è dimostrato dal loro numero eccessivo". "Una discussione serena su questa materia - ha aggiunto Palma - dovrebbe partire dalla riflessione fatta dal Capo dello Stato nel corso dell'incontro con gli uditori giudiziari secondo cui c'é un eccessivo uso delle intercettazioni telefoniche e spesso, troppo spesso, vengono pubblicate notizie di assoluta irrilevanza penale che riguardano la sfera intima delle persone". "Il diritto di cronaca - ha concluso Palma - si correla al dovere di informare che si collega, a sua volta, al diritto dei cittadini ad essere informati. E questo diritto non esiste ogni qualvolta vi è una norma che impone il segreto su un determinato atto"

    Non drammatizzare problema divisioni. Il problema delle divisioni tra magistrati a Reggio Calabria "non va drammatizzato. E' utile affrontarlo e dare soluzioni corrette sul piano istituzionale". Lo ha detto a Reggio Calabria il ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma. "I problemi sono questi. Possono essere - ha aggiunto Palma - piccoli e grandi ma la metodologia di approccio per affrontarli non può che essere questa. Prestare la dovuta attenzione ai problemi, riflettere seriamente su tutte le loro sfaccettature e verificare le soluzioni possibili è un qualcosa che appartiene al mondo della ragione. E tutti sappiamo che quando il mondo della ragione viene influenzato dal mondo del cuore, la soluzione del problema non è mai la migliore".

    No a dietrologie. "Non bisogna fare 'dietrologie' per la mia visita di stamattina negli Uffici giudiziari di Reggio Calabria". Lo ha detto il ministro della Giustizia Nitto Francesco Palma, parlando con i giornalisti dopo la sua visita nel carcere di Reggio. "Prima di venire a Reggio - ha aggiunto Palma - sono stato alla Procura della Repubblica di Roma dove ho lavorato fino al 1993. Per una questione logistica non sono ancora potuto andare alla Procura nazionale antimafia. Era logico che il successivo passaggio fosse quello del distretto giudiziario di Reggio Calabria, dove ho lavorato come applicato della Dna. E poi perché non posso dimenticare che la Calabria è la mia terra d'elezione". Il ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, giunto a Reggio Calabria, ha iniziato la giornata con una visita nel carcere. Insieme al ministro, ci sono il capo del Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, e il prefetto, Luigi Varratta.

    Buone condizione carcere Reggio. "Le condizioni di vita nel carcere di Reggio Calabria sono buone grazie all'impegno del direttore, degli altri operatori e degli agenti di polizia penitenziaria". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, a conclusione della visita che ha effettuato stamattina nel reclusorio reggino. Palma ha incontrato i detenuti, che erano nel cortile del carcere per l'ora d'aria, ed ha anche visitato alcune celle della casa circondariale dove ha incontrato altri reclusi. "Da parte di tutti i detenuti - ha detto il ministro - è giunto un sentito plauso all'azione del personale del carcere. I detenuti hanno chiaramente detto che grazie alla fattiva opera di tutti quelli che vi lavorano, le condizioni di vita nel carcere di Reggio sono migliori rispetto a quello che sarebbe stato in presenza di un personale meno attento. E questo credo sia un fatto positivo. Una situazione della quale riferirò domani in Senato quando parlerò in replica nel dibattito sulla situazione generale delle carceri del Paese"

    Nuovo penitenziario in 2012. "Prevediamo di utilizzare il secondo carcere di Reggio Calabria, nel quartiere Arghillà, entro la fine del 2012". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, a Reggio Calabria. Secondo Palma, il carcere di Arghillà, in costruzione da anni e mai entrato in funzione, "é un monumento all'inefficienza del passato. L'ho già detto alla Camera dei deputati e lo ribadisco oggi. Sono stati spesi oltre 90 milioni di euro per un carcere che richiede tuttora interventi di tipo straordinario. Ho già chiesto al commissario straordinario di provvedere rapidamente al recupero della struttura. E' necessario un impegno di spesa, a tale scopo, di quasi 14 milioni di euro che sono stati stornati dal Piano carceri proprio per rendere utilizzabile almeno una parte del carcere di Arghillà. Il commissario delegato Ionta mi ha riferito che entro tre mesi sarà pronto il progetto definitivo e si pensa dunque di potere utilizzare il carcere entro la fine del 2012". "La seconda parte del carcere - ha concluso Palma - verrà costruita dopo ma per il momento cerchiamo di rendere utilizzabile almeno una prima parte della struttura, anche perché ci è utile per ridurre il sovraffollamento carcerario".

    Applausi dai detenuti. I detenuti del carcere di Reggio Calabria hanno salutato con un applauso il ministro della Giustizia, Nitto Francesco Palma, a conclusione della visita che il Guardasigilli ha effettuato stamattina nella casa circondariale. Palma si è intrattenuto a colloquio con i detenuti, che gli hanno illustrato la loro situazione. Il Ministro ha visitato sia la sezione maschile che quella femminile del carcere e ha raccolto una serie di elementi che illustrerà domani, secondo quanto ha riferito lo stesso Palma ai giornalisti, nella sua replica al Senato sulla situazione delle carceri.

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