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    Dima "Evitare modifiche corridoio Berlino-Palermo"

     

     

    Dima "Evitare modifiche corridoio Berlino-Palermo"

    19 set 11 Il deputato del Pdl Giovanni Dima ha presentato un'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli, sui rischi di isolamento per le estreme regioni del sud nel caso in cui dovesse essere modificato il corridoio 1 Berlino-Palermo. "Tra i corridoi multimodali della rete Ten T - sostiene Dima - è compreso il 'Berlino/Palermo' che la stessa Commissione europea ha definito strategico, nell'ambito della programmazione e della realizzazione di politiche comunitarie di coesione territoriale e sociale, perché diretto ad implementare l'uso del trasporto di merci e passeggeri su rotaia, aumentandone la sicurezza, l'efficienza e la qualità del servizio. Il ritardo infrastrutturale rappresenta il vero problema delle politiche nazionali di settore, soprattutto del Mezzogiorno d'Italia, tanto che si sta ripercuotendo negativamente sulle sue dinamiche di sviluppo economico e sociale". "In questo quadro, il corridoio 1 'Berlino/Palermo' - prosegue il parlamentare - che collega il Mezzogiorno d'Italia al Nord Europa, attraverso la realizzazione di una rete di trasporti intermodale, rappresenta un'opportunità per il Paese perché implementerebbe gli ultimi investimenti sostenuti dal Governo nel settore e valorizzerebbe alcuni progetti di rilievo come l'ammodernamento della Salerno-Reggio; la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina; la prosecuzione dell'Alta Velocità da Salerno alla Sicilia; il rilancio dei porti di Palermo e di Gioia Tauro. La Commissione europea proprio in queste settimane sta procedendo all'elaborazione del documento di indirizzo ed attuazione delle reti di collegamenti e di trasporto per gli anni 2014/2020 e secondo notizie di stampa avrebbe deciso di puntare alla modifica dell'asse di scorrimento dei passeggeri e delle merci non più secondo la direttrice Nord/Sud ma sul nuovo corridoio 5 'Helsinki/La Valletta' che a Napoli devierebbe verso Bari per congiungersi al porto di La Valletta mediante un sistema di trasporto integrato non solo ferroviario ma anche marittimo". A parere di Dima "questa decisione finirebbe per escludere dalla rete Ten-T importanti regioni meridionali, per isolare definitivamente le stesse e per determinare un evidente rallentamento nell'esecuzione dei lavori e dei progetti da avviare o già avviati che sono complementari e propedeutici alla realizzazione del corridoio 1 ed in ogni caso finirebbe per contraddire scelte e decisioni prese sia a livello nazionale che comunitario negli passati". Il parlamentare chiede "quali iniziative il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti intenda porre in essere per scongiurare l'affermarsi in sede europea di un indirizzo contrario agli interessi del Paese e penalizzante per una parte del territorio italiano".

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