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    Comune Reggio approva riequilibrio bilancio

     

    Reggio Calabria - Palazzo San Giorgio

     

    Comune Reggio approva riequilibrio bilancio, Arena "Rimessa in moto la macchina"

    21 ott 11 Il Consiglio comunale di Reggio Calabria ha approvato a maggioranza il riequilibrio del bilancio 2011. A favore del riequilibrio hanno votato 19 consiglieri della maggioranza di centrodestra. Contro si sono espressi tre consiglieri di Italia dei valori e del Polo di centro. Non hanno votato sei consiglieri del Pd, del Prc e di Energia pulita. La votazione conclusiva è stata preceduta dall'approvazione di due emendamenti riguardanti la convocazione di una seduta specifica del Consiglio qualora dovessero emergere riflessi sul bilancio correlati alle due relazioni e una variazione al Piano triennale delle opere pubbliche per piazza Italia e la scuola elementare di Catona, cioé due interventi anticipati all'annualità 2011.

    Arena "Rimessa in moto la macchina". "La mia impostazione è quella di ascoltare e poi confrontarsi secondo gli spunti di riflessione che scaturiscono dal dibattito: ritengo che alcune considerazioni espresse in quest'aula meritino perciò un approfondimento". Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Demetrio Arena, concludendo il dibattito sul riequilibrio di bilancio. Il sindaco ha fatto un particolareggiato excursus che ha riguardato, principalmente, le questioni inerenti le società miste, il patrimonio edilizio comunale e le opere pubbliche. "Le problematiche inerenti le società miste - ha detto Arena - si stanno dibattendo in maniera accurata in quasi tutte le municipalità italiane, soprattutto ora che sono venute a mancare risorse importanti ai comuni. La discussione aperta in tal senso si muove, perciò, su un indirizzo che riesca a far comprendere quale sia il potere che ha un'Amministrazione comunale di imporre una revisione dei contratti che regolano i rapporti, appunto, tra il Comune e queste società. Rimane, comunque, un argomento sul quale restare cauti e da affrontare con delicatezza poiché parliamo di posti di lavoro, fermo restando che il legislatore sta lavorando lentamente per disciplinare gli effetti che questi tagli produrranno. In ogni caso il nostro impegno è concentrato sull'esamina di tali contratti per adeguare le clausole alle esigenze di servizio e stiamo operando anche dal punto di vista della sostenibilità economica". "Sul patrimonio - ha detto ancora Arena - presenteremo presto i dati sul programma di dismissione che sta andando al di là delle nostre più rosee aspettative e che, oltre a consentire ai locatari di divenire proprietari dell'alloggio permetterà al Comune anche il recupero dei canoni pregressi. Un'operazione non semplice da condurre, ma che è stata effettuata in tempi celeri poiché la considero tra le più significative della mia amministrazione". Arena è poi passato ad una disamina inerente gli interventi sul territorio. "Ritengo - ha detto - che probabilmente i problemi principali di natura finanziaria della nostra città possano essere legati ad una crescita eccessiva delle opere pubbliche rispetto al tempo in cui sono state realizzate dal momento che si è dato vita ad un'attività corposa d'investimento che è legata però ad un periodo, quello dell'amministrazione Scopelliti, che ha portato in riva allo Stretto un'ingente quantità di finanziamenti che storicamente non avevano mai raggiunto la nostra realtà. In questo momento la priorità è dare seguito alle opere in corso, magari arrivate all'80% del loro completamento, che risultano ferme. In quest'ottica, nonostante la campagna denigratoria portata avanti nei confronti dell'attuale Governatore, frutto soltanto di un interesse politico di parte e scevra da una reale attenzione nei confronti del territorio, è importante sottolineare che finalmente la Città, essendo il presidente reggino, potrà avere pari dignità rispetto le altre aree calabresi, cosa che in passato è stata totalmente disattesa. Infatti, importanti opere saranno realizzate grazie all'intervento della Regione, il cui Dipartimento di Protezione Civile, tra l'altro, per la prima volta, ha prodotto degli interventi anche a Reggio". "In questo momento - ha concluso Arena - la Città ha bisogno di essere servita con senso di responsabilità e la credibilità di un'amministrazione si misura dai fatti e non per rinnegare il passato. Questo è il tempo di dare risposte ai cittadini, alle imprese, al terzo settore; il tempo dell'esame della situazione dei conti verrà quando definiremo tutte le operazioni oggetto della relazione ispettiva e approveremo il bilancio consuntivo. E' vero che all'indomani delle elezioni abbiamo fatto i conti con un anno che era stato caratterizzato da immobilismo amministrativo a seguito dell'elezione di Scopelliti a Governatore, ma abbiamo rimesso in moto la macchina confrontandoci, in ogni azione, con la necessità di ridurre le spese e, nel contempo, programmare per il futuro. E questo nonostante un'opposizione che continua a prodursi in manifestazioni folkloristiche senza proporre argomenti validi per la crescita della comunità, chiudendosi in posizioni radicali indirizzate solo a far cadere l'avversario politico. Reggio non necessita di tali atteggiamenti che fomentano un disagio sociale creando tensioni, come è accaduto con la strumentalizzazione delle proteste legittime dei lavoratori, che potrebbero risultare pericolose. Ecco perché l'unica esigenza é quella di lavorare con spirito di servizio e abnegazione indossando in primis la maglia di amministratore e, solo dopo, quella dell'etichetta di appartenenza".

    Parisi (Fnsi) "Brutta pagina, città ha bisogno di luci accese". "Il Consiglio comunale è l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo". Lo sancisce l'articolo 32 della legge n. 142 dell'8 giugno 1990. Dunque, interesse del Consiglio comunale dovrebbe essere quello di indirizzare e vigilare nella massima trasparenza la gestione della cosa pubblica nell'esclusivo interesse dei cittadini". E' quanto afferma, in una nota, il segretario del sindacato giornalisti calabresi Carlo Parisi, componente della giunta esecutiva Fnsi. "In un Paese democratico - prosegue Parisi - interesse del Palazzo dovrebbe essere quello di pubblicizzare al massimo l'attività amministrativa, per dimostrare che non c'é nulla da nascondere e che tutto si svolge sotto una campana di vetro, ancora una volta nell'esclusivo interesse dei cittadini. Capita, invece, che, stamane, in occasione del Consiglio comunale di Reggio, nella bufera dopo l'ispezione dei commissari del ministero dell'Economia, che hanno accertato una voragine nel bilancio dell'ente, gli operatori televisivi di GS Channel, Reggio TV e Telereggio siano stati messi alla porta. Non solo. Gli agenti della Polizia municipale, nell'azione di allontanamento dall'aula di quanti erano intervenuti al Consiglio comunale sul bilancio muniti di telecamere fisse e mobili, hanno proceduto ad identificarne alcuni, alla stregua di delinquenti colti in flagranza di reato. E, come se non bastasse, il giornalista Sergio Conti del 'Corriere della Calabria' è stato identificato ed accompagnato fuori dall'aula con l'accusa di aver ripreso qualcosa con il suo telefono cellularé. 'Stavo solo scattando delle fotografie a corredo del servizio giornalistico', ha spiegato Conti, al cospetto di un'aula che, invece di difendere la libertà di stampa e il diritto dei cittadini ad essere informati, tranne qualche rara eccezione, ha pilatescamente assistito alla cacciata degli operatori dell'informazione". "Sotto accusa il presidente del Consiglio Comunale, Sebi Vecchio, ed il sindaco, Demetrio Arena - prosegue Parisi - il quale si è limitato a riferire in aula di aver chiesto l'identificazione del giornalista per accertare se fosse autorizzato a riprendere la seduta. Giustificazioni? Nessuna. Semplicemente i vigili urbani hanno ricevuto l'ordine di non consentire riprese. E dire che, senza bisogno di scomodare la libertà di stampa, lo stesso regolamento del Consiglio comunale prevede che le riprese televisive, da parte degli accreditati, possono essere effettuate in modo saltuario, ovvero non integrale. Naturalmente, per garantire il diritto di cronaca. Dunque, mentre in tutto il Paese cresce la voglia di massima trasparenza (a proposito l'Ufficio Stampa del Comune non aveva acquistato delle telecamere ed una regia per la famosa Web Tv?), garantendo la ripresa e trasmissione integrale delle sedute dei Consigli delle pubbliche amministrazioni (come, del resto, avveniva regolarmente a Reggio nella cosiddetta "prima Repubblica"), nella città della Fata Morgana si tenta di nascondere persino l'evidenza accertata dai commissari del Ministero, governato, per altro, dalla stessa forza politica che amministra Palazzo San Giorgio". "Una brutta pagina per il Consiglio Comunale di una città che ha assoluto bisogno di luci e riflettori accesi (anche e soprattutto delle telecamere) - sostiene ancora Parisi - e non certo di ombre infelici e sinistre, nel goffo tentativo di nascondere, sotto il tappeto rosso che porta ai piani alti di Palazzo San Giorgio, una realtà che, neppure a voler chiudere gli occhi, si riesce a non vedere. Se ogni medaglia ha un suo rovescio, l'episodio serva da insegnamento soprattutto ai giornalisti: senza la stampa, 'lor signori' sarebbero campane senza batacchio".

    Rammarico incomprensioni con stampa. "Sono soddisfatto dell'andamento degli odierni lavori consiliari e soprattutto per i tempi contenuti con cui il Civico Consesso ha approvato il riequilibrio di bilancio". Lo afferma il presidente del Consiglio comunale di Reggio Sebastiano Vecchio. "L'unico spunto di rammarico che purtroppo mi sento di dovere registrare - aggiunge Vecchio - è stato rappresentato da un momento di incomprensione avvenuto nei confronti dei giornalisti e degli operatori della stampa presenti in aula, i quali hanno sempre seguito con grande professionalità l'andamento delle riunioni e che oggi hanno purtroppo 'subito' il risultato di alcuni momenti concitati. E' mio dovere perciò rivolgere le più sentite scuse sia ai rappresentanti delle testate che ai tecnici di ripresa evidenziando la loro serietà e responsabilità nel compiere legittimamente il proprio dovere che è quello di informare, correttamente, i cittadini sull'operato dell'amministrazione comunale. Sono convinto che, nell'ottica di un rapporto sempre più cordiale e costruttivo con gli organi di informazione, quanto successo oggi non si verificherà più nella consapevolezza che, il lavoro minuzioso svolto dalla stampa, sia fondamentale per una società civile"

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