Gigliotti (Pd) "Bersani mandi a casa nominati" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Gigliotti (Pd) "Bersani mandi a casa nominati"

19 ott 11 Antonio Gigliotti, più volte consigliere comunale di Catanzaro e già dirigente provinciale del Pds e poi del Pd, ha scritto al segretario del partito Pierluigi Bersani. "Caro segretario, mi chiedo, oggi da semplice militante del Pd - afferma Gigliotti - quale partito e quali risultati ti presenteranno i commissari che hanno retto in modo disastroso la nostra organizzazione negli ultimi due anni. Mi chiedo se avranno il coraggio di illustrarti i risultati prodotti dalla loro devastante azione politica. Mi riferisco sia ai dirigenti che hanno causato la rovinosa sconfitta alle regionali del 2010, a cominciare dai 'cattivi maestri' Loiero, Bova e Adamo, sia a quelli che hanno guidato il partito subito dopo e che, a conti fatti, hanno determinato guasti addirittura superiori ai loro predecessori. Avranno l'onestà intellettuale di ammettere che, con la loro dissennata opera di 'pulizia etnica', hanno consegnato la Calabria al centrodestra per i prossimi anni?". "Bastano le cifre - prosegue Gigliotti - a raccontare la tragedia attribuibile al commissario Musi e ai commissari provinciali. Il centrosinistra governava la Regione, 4 Province su cinque, 4 città capoluogo su 5. Oggi, grazie alle scelte scellerate di Musi e compagni, la situazione si è totalmente ribaltata. Il centrodestra governa la Regione, 3 Province su 5, 4 città capoluogo su cinque. Perfino la roccaforte storica della sinistra, Cosenza, è stata consegnata, senza neppure combattere, alla parte avversa. Il gruppo dirigente di 'nominati' ha perso sul campo e dovrà essere giudicato proprio in base ai risultati prodotti e non già sulla fedeltà a questo o quel notabile nazionale". "Caro Bersani, nell'esprimerti la mia personale ammirazione per l'equilibrio e la saggezza con cui stai portando il Pd a riconquistare un posto decisivo nello scacchiere politico italiano, ti chiedo, a nome di tanti oscuri militanti di base, di operare un forte ricambio nel gruppo dirigente del partito calabrese, consentendo la celebrazione di un congresso che appare indispensabile per fare ripartire il Pd nella nostra regione. Bisogna restituire la parola ai veri 'proprietari' del partito che non sono certo i commissari, ma solo i tanti iscritti, dirigenti, eletti negli enti locali. Così come rivolgo a te la richiesta, rimasta inascoltata dal commissario Musi, di aprire a Catanzaro, luogo a questo deputato, la sede regionale del Pd, in ossequio allo statuto e al buon senso".