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    Aiello (Sel) "Mistificati dati su lavoro nero ed export"

     

     

    Aiello (Sel) "Mistificati dati su lavoro nero ed export"

    18 ott 11 "Leggendo alcune dichiarazioni riferibili alla lotta e al contrasto del lavoro sommerso, meglio al lavoro nero e sottopagato, e tali altre con riferimento alle esportazioni della nostra Regione e rese note, queste ultime dall'Istat, si evince in maniera chiara che non abbiamo nulla, meglio proprio niente di cui poterci vantare o di cui essere orgogliosi come vorrebbero far credere, mistificando i dati, il Presidente della giunta regionale e alcuni assessori ai calabresi, ai giovani e alle aziende". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Sel Ferdinando Aiello. "Ai calabresi - prosegue - è stata raccontata l'ennesima cosa non vera, ai giovani millantato un'inversione dei dati sull'occupazione inesistente, e alle aziende una crescita nelle esportazioni che non corrisponde affatto alla realtà, vista la parziale lettura dei dati. Presentando il rapporto sul lavoro in Calabria nella sede del Cnel a Roma, a margine dei lavori Scopelliti ha sostenuto che vi è una crescita in termini di occupazione che segnala una chiara inversione di tendenza rispetto al passato, ma non ha tenuto conto di disaggregare i dati e di dire che dietro a una apparente crescita, non vi è nulla di concreto che segni una chiara possibilità di lavoro stabile per i giovani, anzi tutt'altro. Infatti la crescita a cui si fa riferimento è soprattutto riferibile solo a contratti part time e a tempo determinato di 40 ore complessive che vengono svolte, a volte, in quattro mesi di lavoro, dando un quadro irreale. Difatti molti giovani vengono rilevati come occupati mentre in realtà hanno un rapporto di lavoro di dieci ore al mese, per cinque mesi, e per uno stipendio totale di cui é meglio non parlare. Ho utilizzato quello che non è purtroppo solo un esempio, per disegnare la mappa incontestabile della eccessiva precarizzazione del mondo del lavoro che è tutt'altra cosa dallo sbandierare crescita e occupazione stabili, viceversa inesistenti". "Con riferimento alla crescita - afferma Aiello - dopo i dati, anticipati dall'Istat sulle esportazioni complessive del Paese e di ogni Regione, l'assessore Capua ha pensato bene di gridare al miracolo per la perfomance della Calabria, dimenticando di guardare tutti i dati che invocano invece, la necessità di un miracolo a favore della Calabria per essere salvata dall'improduttività conseguente al mancato utilizzo di moltissimi fondi. Il dato sulle nostre esportazioni ha portato l'assessore a dichiarare che anche qui esiste un'inversione di tendenza, attesa la crescita delle nostre esportazioni nei paesi extraeuropei del +2,8%. Numeri minimi se confrontati con quelli del Friuli Venezia Giulia +43,6% per esempio, ma con quelli più vicini come la Puglia +20,3%, le Marche +20%, la Sicilia +38,5%. Ora la cosa ancor più grave rimane da capire come si fa a non guardare l'altra colonna dei dati sulle esportazioni delle Regioni e non notare che le nostre esportazioni, nei Paesi della Comunità Europea hanno non solo il segno meno, ma registrano un preoccupante -33,3 % mentre esiste un incremento tendenziale di quasi tutte le Regioni italiane? Siamo forse, oltre che senza fondi Ue anche già fuori geograficamente dall'Ue? Quello che colpisce inoltre, è che oltre la delega all'internazionalizzazione l'Assessorato ha deleghe importantissime quali quelle sulle politiche euro - mediterranee e sulle politiche attive per la pace e la cooperazione tra i popoli. E mentre nel Mediterraneo è cambiato il mondo, mentre nel Corno d'Africa insiste una delle calamità ambientali più imponenti degli ultimi anni, mentre in Calabria abbiamo il più grande centro di accoglienza per richiedenti asilo, mentre nella nostra Regione accadono fatti in danno di stranieri, spesso sfruttati nel lavoro sommerso, niente di tutto questo è messo a tema. Non un solo progetto nelle scuole esiste per creare politiche attive per la pace. Situazione che segnala una colpevole disattenzione verso le politiche attive per la pace da una parte, e del resto della delega, dall'altra". "Infine - conclude Aiello - il paradosso maggiore è purtroppo che la Regione in questo momento è impegnata alla selezione attraverso un suo Ente in house di una task force da impiegare nella campagna sul lavoro regolare, ma la beffa è che proprio tutte le persone eventualmente selezionate a tale scopo rischiano di essere, proprio loro, degli irregolari atteso che esiste un vincolo sulle assunzioni di qualsiasi natura o forma giuridica del 20% con riferimento al risparmio derivante dal turn over sull'anno precedente già superato per l'anno in corso. A questo proposito esiste una sentenza dalla Corte dei Conti a sezioni riunite del 28 agosto scorso che spero sia stata letta e presa in considerazione".

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