Salerno "Regione analizzi atti aziendale Vibo" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Salerno "Regione analizzi atti aziendale Vibo"

13 ott 11 "La bocciatura dell'Atto aziendale da parte della Conferenza dei Sindaci conferma il distacco dal territorio della Commissione straordinaria dell'Asp di Vibo che, ancora una volta, ha dimostrato di non rendersi conto delle necessità del territorio e di procedere con dinamiche che non riescono a soddisfare le esigenze dei cittadini e, anzi, generano tensioni ed incomprensioni". E' quanto afferma in una nota il Presidente della commissione sanità del consiglio regionale, Nazzareno Salerno. "I rilievi - aggiunge - sollevati dai Sindaci mirano appunto a mettere in luce quelle che sono le richieste delle comunità che, pur consapevoli delle definizioni del Piano di rientro, manifestano il bisogno di veder soddisfatti i livelli essenziali di assistenza. Sarà ora compito della Regione passare al vaglio questo Atto aziendale, radiografandolo e indirizzandolo verso una giusta impostazione che tenga conto non solo del corretto processo di razionalizzazione ma anche dell'indispensabilità di dare delle concrete risposte ai cittadini. Se la Commissione avesse evitato di insistere su decisioni predeterminante e su concetti precostituiti, se avesse avviato già dall'inizio un confronto con gli amministratori e con i territori, e se avesse rimosso quei dirigenti che hanno contribuito allo sfascio del comparto sanitario, probabilmente il percorso sarebbe stato più lineare, le scelte più condivise, i ragionamenti più rispondenti con la realtà". "Oggi, dunque, si deve riflettere - prosegue Salerno - su questi errori che con un maggiore spirito di collaborazione potevano certamente essere scongiurati. E quanti non si sono resi conto che quando si affronta l'argomento Sanità occorre andare oltre gli steccati politici e sottrarsi alle polemiche ad ogni costo, dovrebbero fare un passo indietro ed esaminare attentamente il proprio operato. Chi, in questi giorni, si spinge irresponsabilmente a strumentalizzare specifiche situazioni e contingenze finge di dimenticare le origini del problema e lo stato della sanità ereditato da questo governo regionale. Chi approfitta dei temi sanitari non per contribuire al processo di risanamento e di rimodulazione delle prestazioni in un contesto di miglioramento dell'efficienza ma per tentare di guadagnare qualche evanescente consenso con la banale pratica della demagogia e del qualunquismo dovrebbe spiegare ai cittadini che questo Piano di rientro è stato sottoscritto da Loiero alla vigilia delle elezioni regionali e che il centrosinistra, proprio per la particolarità del momento e per evitare il commissariamento nel frangente elettorale, si è fatto addossare questo peso senza opporre valutazioni che potessero portare ad efficaci correttivi". "A questi distratti esponenti - conclude - andrebbe poi ricordato che purtroppo paghiamo anche le zavorre rappresentate dai ritardi nell'attuazione delle prime fasi del Piano di rientro, visto che alla fine di marzo 2010 ancora non era stato mantenuto nessun impegno con conseguente perdita di credibilità della stessa Regione. Noi stiamo cercando di invertire la tendenza eliminando quelle incrostazioni del passato che nessuno finora ha avuto il coraggio e la volontà di combattere. Conosciamo la difficoltà del progetto, ma siamo sicuri che quella del cambiamento sia l'unica strada per poter costruire un solido futuro"