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    Gallo “Oltre 1000 posti di lavoro a rischio nella scuola, intervenga la Regione”

     

     

    Gallo (Udc) “Oltre 1000 posti di lavoro a rischio nella scuola, intervenga la Regione”

    27 mar 11 Anche l’ultimo, disperato tentativo di far loro salvo il posto di lavoro è fallito. Ed ora in 1.500 rischiano di rimanere disoccupati dal primo luglio. A denunciare il caso, ancora una volta, il presidente del Comitato regionale di controllo contabile, Gianluca Gallo. Nelle sue parole, la storia degli oltre mille lavoratori in precedenza inseriti nel bacino dei lavoratori socialmente utili o assunti con contratti a termine dalle pubbliche amministrazioni e sui quali incombe ora lo spettro della disoccupazione, a causa delle decisioni prese dal ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini. «In Calabria – ricorda Gallo, che sul punto ha già presentato, nelle settimane passate, un’interpellanza in Consiglio regionale – sono circa 1.500 i lavoratori interessati da questa situazione, occupati nelle scuole di ogni ordine e grado, con contratto part-time di 35 ore settimanali per garantire le attività di pulizia. Per loro si era programmato un percorso occupazionale tuttavia drasticamente interrotto dalla direttiva con cui, sul finire del 2010, il ministro Gelmini ha stabilito di non prorogare i contratti in essere ed in scadenza alla data del 30 giugno 2011, disponendo invece che per ragioni di economicità si proceda all’affidamento delle stesse attività mediante procedura di gara da esperirsi a cura di ogni istituzione scolastica, nella propria autonomia». La questione, anche sotto la spinta delle organizzazioni sindacali e della mobilitazione istituzionale, era divenuta il tema di un incontro convocato proprio negli uffici del ministero della pubblica istruzione. La riunione, però, s’è conclusa con una fumata nera. «Così dal primo luglio – sottolinea Gallo - oltre un migliaio di lavoratori calabresi e le loro famiglie rimarranno senza lavoro né fonti di sostentamento. Una situazione insostenibile ed inaccettabile, specie in una terra già afflitta dalla cancrena della ‘ndrangheta, rispetto alla quale necessario diventa l’intervento della Regione. Per questo sollecito il presidente Giuseppe Scopelliti e l’assessore Mario Caligiuri ad attivarsi con urgenza per approfondire i contorni della situazione e, soprattutto, ad intraprendere le iniziative idonee a tutelare i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori in oggetto, coinvolgendo il Governo nazionale nella risoluzione della problematica».

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