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    Pdl Rossano “12 mln di euro tra debiti e prestiti, i numeri del fallimento”

     

     

    Pdl Rossano “12 mln di euro tra debiti e prestiti, i numeri del fallimento”

    22 mar 11 Siamo certi che le due sortite, dell’ex maggioranza e di quel che resta del centro sinistra, sono ormai le ultime pagine di un fallimento generale, che è anzi tutto politico-amministrativo; ma che è anche il fallimento, al terzo grado di giudizio, di tanti, troppi generali senza esercito, privi di consenso ed autorevolezza, protagonisti, insieme a FILARETO, di un degrado che non ha eguali. NON È SOLTANTO IL FALLIMENTO DI FILARETO, MA DI UN’INTERA CLASSE POLITICA, nessuno escluso. Sono i dati ed i numeri negativi di oggi, confrontati con quelli del 1994 e del 2006, che non soltanto smentiscono il tentativo di capovolgere la realtà messo in scena nella replica comunale, ma che dimostrano ancora una volta come il centro destra ha prima ereditato debiti puntualmente onorati ed ha poi lasciato a FILARETO crediti, progetti ed investimenti milionari sui quali si è tentato di tirare a campare! – Questa la realtà: ad oggi il totale complessivo della cassa negativa per il comune di Rossano ammonta ad OLTRE DODICI MILIONI DI EURO. All’interno di questo dato, che non ha precedenti, vi sono circa 2 milioni di euro di debiti verso ditte, imprese e fornitori; oltre 5 milioni di euro verso il commissario per l’emergenza ambientale; 5 milioni di euro per anticipazioni di cassa. NON SERVE ALCUNA SMENTITA. Bisognerebbe soltanto avere il buon gusto di tacere di fronte di una situazione paradossale dal punto di vista finanziario, creata in questi cinque anni. – Con un clientelismo vergognoso, gli amministratori uscenti stanno sperperando non i soldi che sono nelle casse comunali, MA QUELLI CHE SI SONO PRESTATI DALLA BANCA CARIME, attraverso l’anticipazione! Lo ripetiamo: OLTRE 12 MILIONI DI EURO, tra debiti e prestiti, lasciati dal centro sinistra, rispetto agli oltre 19 milioni di euro di cassa attiva che il centro destra ha lasciato a FILARETO nel 2006. Con oltre 3 milioni di euro di cassa, circa 2,5 milioni di euro di crediti ICI Enel da riscuotere, oltre 6 milioni di euro per ruoli acqua per gli anni 2003, 2004 e 2005, più 10 milioni di euro in progetti e finanziamenti, su tutti i “Contratti di quartiere”. Ecco cosa ha ereditato FILARETO. Sono dati inconfutabili. – Un solo debito è stato lasciato nel 2006 dal centro destra: quello verso il commissario emergenza ambientale per il 2005. Quel debito, come è noto, non è stato pagato in vista del contenzioso tra il Comune ed il Commissario e che, come previsto, si è poi concluso a favore dell’ente con un risparmio di 500 mila euro. Oggi, quello stesso debito è lievitato a 5 milioni. – Discorso analogo per il 1994. L’allora esecutivo CAPUTO ha ereditato un debito di oltre 5 miliardi di vecchie lire verso la Regione per canoni non pagati dal 1984 al 1994. Quel debito è stato prima rateizzato poi onorato dall’amministrazione di centro destra, quella stessa che avviava un profondo e radicale rinnovamento infrastrutturale della Città, facendola diventare un modello di riferimento in tutto il territorio, per capacità di programmazione, investimento e realizzazioni. – Fin qui i numeri e la storia, del buon governo del centro destra e del MALGOVERNO, DI FILARETO E DEL SUO VICE SINDACO, la cui capacità di governo è forse misurata bene dai numeri del consenso che egli è stato capace di raccogliere in tutta la sua esperienza politica ed amministrativa. EGLI, PERÒ, HA RAGIONE SU UN PUNTO: HA DIMOSTRATO SICURAMENTE CHE IL GOVERNO DI UNA CITTÀ NON È IL SUO MESTIERE! Il fallimento attuale lo dimostra. Di fronte ad una maggioranza che non c’è più, ad una coalizione smembratasi in personalismi, di fronte alla ricerca affannata di una qualsiasi candidatura dopo il veto unanime sul sindaco uscente, ZAGARESE, che si guarda bene dal candidarsi, trova addirittura il coraggio di parlare “imbarazzo della scelta”. L’unico imbarazzo, oggi, è quello dei rossanesi nel dover ascoltare, ancora per poco, certi inconcludenti sermoni fatti da una cattedra che non è mai esistita e che nessuno gli ha mai riconosciuto. Il centro destra non soltanto non ha mai pensato di aver già vinto, ma si sta confrontando sui contenuti, con la gente e senza quella presunzione, quella prosopopea e quella arroganza di cui ZAGARESE continua a far sfoggio, come se nulla fosse.

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