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    Napoli (Fli) “Regione paradossale su Centrale Mercure: autorizza e nega”

     

     

    Napoli (Fli) “Regione paradossale su Centrale Mercure: autorizza e nega”

    27 giu 11 - Sanare "la paradossale situazione venutasi a creare a seguito delle inconciliabili e contrastanti iniziative amministrative adottate dalla Regione Calabria sulla centrale Enel della Valle del Mercure con l'autorizzazione da parte del Dipartimento delle Attività produttive e la sottoscrizione da parte della stessa Regione del Piano del Parco del Pollino che ne sancisce l'incompatibilità con l'area protetta". E' quanto chiede la parlamentare di Fli Angela Napoli in una interrogazione ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico. "Il progetto di riattivazione della centrale termoelettrica del Mercure, sita nel territorio di Laino Borgo, prevede la conversione a biomasse della centrale che si trova in un'area doppiamente protetta a livello nazionale e comunitario (Parco nazionale del Pollino e Zona di protezione speciale Pollino e Orsomarso. La potenza elettrica lorda della centrale è di 41Mwe, quella netta in 35 Mwe, che ne farebbe una delle centrali del genere più grandi d'Italia e d'Europa. I rischi non riguardano soltanto l'ambiente e le specie protette ma anche la salute delle popolazioni residenti, legate alle emissioni aeree di inquinanti e al loro persistere all'interno della Valle del Mercure, dotata di scarsissima ventilazione". "Con decreto del 13 settembre 2010 la Regione Calabria - Dipartimento Attività produttive ha incredibilmente autorizzato la riattivazione della sezione 2 della centrale con l'utilizzo di atti nulli (prodotti in sede di conferenza di servizi alla Provincia di Cosenza, prima che la stessa fosse dichiarata incompetente) e senza attivare le procedure previste dalla vigente normativa (conferenza di servizi)". La parlamentare ricorda quindi che contro il provvedimento sono stati avanzati numerosi ricorsi per poi sostenere che nel maggio scorso è stato approvato dalla Comunità del Parco del Pollino il primo Piano del Parco, in cui, in uno specifico paragrafo, si sottolinea l'incompatibilità della centrale del Mercure con l'area protetta del Parco del Pollino. "All'approvazione - afferma la Napoli - hanno concorso anche i rappresentanti della Regione Basilicata, delle province di Potenza e Cosenza e, infine, ma non da ultimo, il rappresentante della Regione Calabria. Dunque si è venuta a creare una evidente e grave discrasia tra l'autorizzazione concessa dal Dipartimento alle Attività roduttive della Regione e la esplicita opposizione della stessa Regione alla centrale del Mercure in seguito alla approvazione del Piano del Parco". Angela Napoli chiede anche di sapere "quali iniziative si intendano altresì adottare per bloccare, anche ai fini di una più attenta valutazione, gli effetti del Decreto con cui la Regione ha autorizzato la riattivazione della sezione 2 della predetta centrale".

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