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    Uscita Loiero indica seria crisi del PD

     

     

    Uscita Loiero indica seria crisi del PD

    26 gen 11 L'onda lunga del disastroso voto delle regionali di 11 mesi fa si fa sentire ancora nel Pd calabrese, dove oggi ha ufficializzato il suo addio l'ex governatore Agazio Loiero. E' il terzo 'big' a lasciare, dopo l'ex presidente del Consiglio Peppe Bova e l'ex vicepresidente e ex capogruppo Pd Nicola Adamo. Motivazioni differenti, percorsi diversi tra i tre, ma alla fine un unico risultato: il partito, che è stato commissariato da mesi da Bersani, si ritrova con Bova e Adamo che hanno aderito alla Regione al gruppo misto e Loiero che, dopo infiniti rumors sul suo malessere, stamattina ha rotto gli indugi ed ha reso noto che non rinnoverà la tessera. Decisione che era stata già comunicata - dice - al capogruppo alla Regione Sandro Principe (Loiero non cita invece mai il commissario Musi). Il tutto alla vigilia dell'Assemblea nazionale che si riunirà a Napoli. Ora nei prossimi giorni (forse mercoledì della prossima settimana) Loiero farà una conferenza stampa e spiegherà le sue ragioni, dirà dove andrà a collocarsi (il gruppo Autonomia e Diritti, da egli fondato, potrebbe essere la scelta più naturale ma è presto per fare pronostici). Da settimane Loiero non faceva nulla per nascondere il suo malessere per le scelte del commissario del partito a Catanzaro (dove segretario era una sua fedelissima) ma in ogni caso l'ufficializzazione odierna è un dato significativo nel panorama politico calabrese: l'ex governatore era stato, infatti, tra i 45 padri fondatori del Pd, l'unico calabrese, politico di lunghissimo corso che 5 anni fa aveva lasciato la Margherita dando vita al Partito Democratico Meridionale e aveva poi guidato il centrosinistra nella sfida elettorale contro Scopelliti, persa a marzo dell'anno scorso. Ma Loiero è, appunto, il terzo big che abbandona il partito di Bersani in meno di un anno, preceduto da Bova e Adamo, in rotta di collisione con il commissario Musi proprio a causa, sostennero, dei mancati interventi di Musi contro Loiero, sfociati poi nella rottura completa. Il Pd calabrese è oggi retto da commissari nelle cinque province ed è alle prese, tra l'altro, con la non facile missione di guidare il centrosinistra nelle imminenti amministrative: scelta fatta solo a Crotone dove si ricandiderà al Comune l'uscente Peppino Vallone e quasi fatta a Reggio con l'ex prefetto Luigi De Sena al Comune. Per il resto tutto incerto, soprattutto ai comuni di Cosenza e Catanzaro, dove ci sono due sindaci uscenti del Pd, che quasi non saranno candidati: Rosario Olivo ha rinunciato e su Salvatore Perugini c'é incertezza.

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