Papasso (Pse) “Udc di Cassano amministra come vecchia DC” - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Papasso (Pse) “Udc di Cassano amministra come vecchia DC”

23 gen 11 “L’U.D.C. di Cassano Jonio non perde ne il pelo, ne il vizio! Amministra con metodi, sistemi e forme clientelari che fanno ricordare la parte più retrograda della vecchia Democrazia Cristiana”. Lo afferma in una nota il segretario del PSE di Cosenza Gianni Papasso. “Non perde il vizio –spiega Papasso- di presentarsi con l’abito di un presunto e falso perbenismo che è stato abbondantemente scoperto dai cittadini. Alle giuste, articolate e giustificate argomentazioni sul cumulo degli incarichi che vedono protagonista l’On.le Gianluca Gallo, risponde con argomentazioni infantili e risibili che non incantano più nessuno. L’U.D.C. guardi in faccia la realtà e prenda atto che nel comune di Cassano è isolata e che gli amministratori operano nella più assoluta illegalità. Il Sindaco, per essere stato eletto Consigliere Regionale, è decaduto da tempo e tutti gli atti che sta consumando possono essere impugnabili e annullabili. I professionisti dell’ipocrisia farebbero bene a guardarsi attorno per scrutare il divario che oramai intercorre tra essi e la città. Il Sindaco abusivo, invece di gioirsi del doppio incarico, farebbe bene a non sottovalutare la preoccupante situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica. I fatti delittuosi delle ultime ore impensieriscono ulteriormente. L’U.D.C. ed i suoi amministratori nulla hanno detto rispetto alle giuste osservazioni sul P.S.A., sul piano spiaggia, sul nuovo ospedale della sibaritide, sul cimitero a Sibari, sui costi triplicati per la tompagnatura dei loculi cimiteriali e sui tanti altri problemi sollevati. Nulla dicono e nulla possono dire sulla galoppante disoccupazione giovanile che nel comune ha toccato indici superiori alla media regionale. Gli LSU e gli LPU di Cassano con l’U.D.C. non hanno nessuna speranza di stabilizzazione. Nemmeno una riga hanno speso per tranquillizzare la città rispetto alla pretesa del Consorzio di marina di Sibari, che cita in giudizio il comune per una non modica somma di 3,5 milioni di euro. Nulla hanno detto sulla mancata realizzazione del campo da golf all’Insud. Evidentemente NON sono in grado di pretendere il rispetto delle concessioni per la vergognosa operazione clientelare consumata. I signori dell’ipocrisia possono anche fare come lo struzzo e mettere la testa sotto la sabbia. I cittadini di Cassano, che non portano l’orecchino al naso, hanno capito molto bene come stanno le cose. Tanta è l’indifferenza della città rispetto al “Palazzo”. Hanno capito, soprattutto, che qualcuno, contravvenendo alle leggi, intende stare con il sedere seduto su due poltrone. Per la parte che ci riguarda continueremo ad esercitare il nostro diritto di critica, denunciando le illegalità e, soprattutto, lavoreremo affinché nel comune si riprenda un dialogo ed un confronto che i nostri amministratori da tempo hanno interrotto.