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    Liste bloccate, Giovani Udc bocciano la proposta di Scopelliti

     

     

    Liste bloccate, Giovani Udc bocciano la proposta di Scopelliti

    15 feb 11 “Si sente il forte bisogno e la necessità di partiti che abbiano la capacità di selezionare la classe dirigente e di meno oligarchi che decidano per tutti e, in tal senso, reputiamo la proposta di modificare la legge elettorale regionale - introducendo il meccanismo delle liste bloccate ed eliminando, di conseguenze, le preferenze - irricevibile”. E’ questo il pensiero del coordinatore calabrese dei giovani dell’Udc, nonché neo capo della segreteria nazionale dello stesso movimento giovanile dello scudocrociato, Giuseppe Idà, il quale si sofferma, attraverso una precisa analisi, su quella che è stata l’idea lanciata, nei giorni scorsi, dal governatore Giuseppe Scopelliti. “C’è grande sintonia con il presidente Scopelliti e con la sua giunta. Spesso e volentieri, anche pubblicamente, abbiamo avuto modo di apprezzare e congratularci per l’impegno che il governatore sta dimostrando, presupposto essenziale per addivenire ad un reale processo di cambiamento che non può essere disatteso. Ad ogni modo, in relazione alla proposta di modificare la legge elettorale introducendo le cosiddette liste bloccate, possiamo tranquillamente rimarcare quella che è la nostra posizione nettamente contraria. Ci siamo sempre battuti, infatti, per il ritorno, a livello nazionale, ad un sistema che veda il cittadino al centro e dia meno potere alle oligarchie di partito, e continueremo a farlo senza indugi e nel rispetto di tutti. Riteniamo il meccanismo delle liste bloccate, assolutamente sbagliato – prosegue Idà - perché priva i cittadini del diritto sancito dalla Costituzione di scegliere i propri rappresentanti. Il ruolo dei partiti è quello di selezionare la classe dirigente; diritto e dovere dei cittadini è scegliere i propri rappresentanti: confondere questi ruoli significherebbe avere una concezione distorta della democrazia rappresentativa. La politica può e deve prendere le distanze dalla ‘ndrangheta anche e soprattutto attraverso una selezionata e scrupolosa designazione delle candidature, senza per forza dover togliere, agli elettori, la possibilità di scegliere il proprio candidato e votarlo, evitando di dimenticare quanto già si verifica a livello nazionale e del distacco, rispetto al territorio ed alle istanze dei cittadini, che inevitabilmente crea una legge elettorale senza preferenza. Da parte nostra, dunque, continueremo a batterci per quello che è un sacrosanto diritto di ogni italiano e lo faremo anche a livello regionale, nel caso in cui l’idea del governatore Scopelliti – sono le conclusioni del coordinatore calabrese dei giovani Udc; Idà - si tramutasse in proposta concreta”.

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