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    E' polemica sui treni

     

     

    E' polemica sui treni, Fs Calabria difende le scelte, sindacati "Sud marginalizzato"

    09 dic 11 "Salvaguardata l'offerta notturna dei treni a lunga percorrenza con la creazione dell'hub di Roma Termini. E' questa la principale novità, per i viaggiatori calabresi, con il prossimo orario di Trenitalia (in vigore da domenica 11 dicembre), che prevede anche il potenziamento del sistema e dei servizi delle 'Frecce'". E' quanto scritto in una nota delle Ferrovie dello Stato. "In accordo - prosegue la nota - con il committente pubblico, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, l'offerta dei treni a lunga percorrenza è stata sottoposta ad un'attenta razionalizzazione, con l'obiettivo di renderla coerente all'effettiva domanda e alle risorse finanziarie disponibili, salvaguardando allo stesso tempo il diritto alla mobilità di tutte le aree geografiche e demografiche interessate. La nuova organizzazione ha consentito di evitare, con la realizzazione degli hub di Roma Termini (capolinea per i treni notte da e per la Sicilia/Calabria) e Bologna Centrale (per i convogli giorno/notte da e per la Puglia), il taglio di questi servizi, soppiantati in tutta Europa dai voli low cost, penalizzati da un crollo vertiginoso di viaggiatori e di ricavi e da costi di gestione insostenibili, in assenza di adeguate risorse pubbliche". "La revisione dell'offerta - aggiunge - di lunga percorrenza prevede l'attestamento a Roma dei treni notte Sicilia/Calabria e il completamento del viaggio utilizzando il network delle 'Frecce', con benefici, innanzitutto, in termini di durata complessiva del viaggio. I viaggiatori calabresi che utilizzeranno un treno notte, inoltre, usufruiranno di una tariffa agevolata per l'effettuazione del successivo percorso su un treno ad alta velocità. Grazie alle prosecuzioni diurne, anche i viaggiatori da e per la Calabria potranno quindi godere del maggior comfort del sistema di offerta delle 'Frecce': intrattenimento, informazioni, film, cartoni animati e musica viaggeranno dal 12 dicembre su tutti i Frecciarossa. Sarà infatti a disposizione dei viaggiatori un nuovo 'portale di bordo', realizzato in collaborazione con Telecom Italia, che consentirà di fruire, dal proprio pc, di un'ampia scelta di contenuti multimediali". Ferrovie dello Stato evidenzia inoltre che "sempre sulla base del suddetto Contratto di servizio, è prevista in Calabria la soppressione della sola coppia di Intercity Notte Milano-Bari-Reggio Calabria (e viceversa) e dei collegamenti notturni periodici, effettuati, cioé, solo in alcuni giorni o brevi periodi dell'anno. Si tratta di treni con frequentazioni estremamente basse e perdite economiche di rilevante entità. Sostanzialmente confermata, poi, l'offerta diurna: in particolare, è anticipato di 33 minuti (alle 6.45) il Frecciargento in partenza da Reggio Calabria per Roma Termini, modifica che offrirà un migliore sistema di coincidenze per i viaggiatori calabresi. Confermata, infine, anche l'attuale offerta del trasporto regionale. La Direzione Regionale Calabria, in considerazione dei buoni risultati ottenuti anche grazie alle novità introdotte nell'orario in corso, riproporrà per l'orario 2011-2012 la stessa offerta ferroviaria (con i necessari aggiustamenti), come concordato con la Regione, in attesa di conoscere le determinazioni della Regione stessa sugli eventuali tagli di produzione che potrebbero essere richiesti". "L'orario di Trenitalia - conclude la nota - è interamente consultabile sul sito www.fsitaliane.it e sugli orari cartacei e digitali della linea editoriale 'in Treno', che saranno acquistabili nelle prossime settimane presso biglietterie di stazione, i Freccia Club e le principali edicole. Oppure, per ricevere direttamente a casa la versione cartacea, cliccando su www.unilibro.it e, per la versione digitale, su trenitalia.ezpress.it".

    Sindacati: Sud marginalizzato. "A partire dal cambio di orario del prossimo 11 dicembre oltre 30 collegamenti ferroviari dalle regioni meridionali verso il Nord e viceversa saranno soppressi, con pesanti ricadute sul diritto alla mobilità di oltre un milione di cittadini e la completa marginalizzazione delle comunità del Mezzogiorno". Lo denunciano, in una nota congiunta, i segretari regionali della Fit-Cisl di Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, Carlo Costa, Angelo Finizio, Pietro Vasco, Annibale Fiorenza e Amedeo Benigno, annunciando la convocazione di una manifestazione nazionale di protesta per il 13 dicembre davanti a Palazzo Chigi. "I pochi collegamenti rimasti - hanno aggiunto i rappresentanti sindacali - saranno attestati a Roma per la dorsale tirrenica e a Bologna per la dorsale adriatica, con cambio treno obbligatorio per chi è diretto oltre le suddette località, come Milano o Torino. Le azioni messe in atto in modo piratesco dall'ad Moretti, con buona pace della tanto sbandierata italianità delle Fs, determineranno gravi disagi ai viaggiatori e forti riduzioni dei livelli occupazionali nel gruppo Ferrovie dello Stato, a cominciare dalla chiusura dello stabilimento motori di San Nicola di Melfi (Potenza), e nel relativo indotto con il licenziamento annunciato di oltre 600 addetti per la scorta notturna e le pulizie dal prossimo 12 dicembre".

    FS: lavoratori non perderanno impiego. "Contrariamente a quanto dichiarato da alcune organizzazioni sindacali, Ferrovie dello Stato Italiane sono profondamente sensibili e attente alle problematiche legate alla riorganizzazione dei treni notte e al cambio appalto dei relativi servizi di accompagnamento, e sono altresì consapevoli della delicata situazione e delle conseguenze, anche drammatiche, per i lavoratori ai quali va tutta la solidarietà dell'azienda". Lo affermano le Ferrovie dello Stato, aggiungendo che proprio "per questo, il Gruppo FS Italiane, come annunciato, è già impegnato a evitare che nessuno dei suoi 900 lavoratori interessati dalla riorganizzazione del servizio notturno perda il posto". "A tale proposito - si legge in una nota - è stato già intrapreso un piano per il loro ricollocamento presso altri processi produttivi". "Al contempo - proseguono le Fs - non essendovi rapporto di lavoro diretto con gli oltre 800 addetti delle ditte in appalto, né potendo costituirlo considerata la grande quantità di personale che lavora per FS attraverso società esterne, il Gruppo è impegnato, come più volte pubblicamente dichiarato, affinché siano resi disponibili nella gestione di questa crisi gli strumenti e gli ammortizzatori sociali che per legge valgono per ogni azienda".

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