NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Consiglio regionale sulla sanità, i lavori. Protesta di 18 sindaci

     

     

    Consiglio regionale sulla sanità, i lavori. Protesta di 18 sindaci

    02 dic 11 Sono iniziati a Reggio Calabria, in lavori del Consiglio regionale. All'ordine del giorno, tra l'altro, il prosieguo del dibattito sulla sanità. Diciotto sindaci, con tanto di fascia tricolore, intanto, stanno presidiando da stamane, assieme ad alcuni cittadini, l'ingresso principale di Palazzo Campanella. Rappresentano le 24 comunità che gravitato attorno all'ospedale di Soveria Mannelli. "Ci avevano assicurato - afferma il sindaco di Soveria Giuseppe Pascuzzi - che saremmo stati ricevuti. Invece ieri abbiamo ricevuto la disdetta di qualsiasi incontro, sia con il presidente del Consiglio Francesco Talarico, che con il presidente della Regione e commissario straordinario per la sanità Giuseppe Scopelliti. Siamo a Reggio per difendere un ospedale che non può essere ridotto a distrettuale, che come è stato detto al "tavolo Massicci", non significa assolutamente nulla". A Reggio sono giunti i sindaci di Bianchi, Carlopoli, Cicala, Colosimi, Conflenti, Decollatura, Falerna, Gimigliano, Gizzeria, Martirano, Martirano Lombardo, Miglierina, Motta S. Lucia, Nocera Terinese, Panettieri, Pedivigliano, Platania, Taverna, Tiriolo, San Pietro Apostolo, Serrastretta, Scigliano, Soveria Mannelli, Sorbo San Basile, in rappresentanza delle popolazioni residenti nei territori montani e pre-montani, con il supporto dei comitati spontanei di cittadini, costituitisi nei Comuni di Acri, San Giovanni in Fiore, Sorbo San Basile e Soveria Mannelli. Chiedono la qualificazione degli ospedali di montagna secondo il modello di struttura ospedaliera di tipo generale. "L'ospedale di Soveria Mannelli - sottolinea il sindaco Pascuzzi - deve tornare ad essere ospedale generale. Oggi persino il Pronto soccorso è inadeguato, perché dopo le ore 14 non ci sono più medici rianimatori, e c'é il rischio reale che una qualsiasi emergenza non possa essere affrontata, mentre il più vicino ospedale è a 40 km di distanza". Hanno intenzione di protestare e applaudiranno durante i lavori del Consiglio regionale sulla sanità avviato la scorsa seduta e sospeso a causa dell'abbandono dell'aula da parte dei consiglieri regionali di minoranza.

    Il dibattito sulla sanità: Il Consiglio regionale, successivamente alla comunicazione del presidente Francesco Talarico, ha proseguito il dibattito sulla sanità che era stato interrotto durante la precedente seduta. Numerosi gli interventi, soprattutto dai banchi dell'opposizione. Per il consigliere Scalzo, del Pd, "c'é pericolo di desertificazione dei servizi sul territorio, e per questo occorre recuperare urgentemente il ruolo dei medici di base". Enzo Ciconte, rivolto al presidente della Giunta regionale Scopelliti ha chiesto "di interrompere le continue procedure di nomina dei direttori generali in attesa della definizione del Piano di rientro. Sul sistema sanità - ha detto Ciconte - emerge una insufficienza di informazione ma, dai banchi dell'opposizione ci sono professionalità ed esperienze che possono essere utilizzate affinché questo delicato settore possa riprendere il giusto cammino". Ciconte infine ha posto in evidenza "il pericolo dell'erogazione degli stipendi degli ultimi due mesi al personale del polo oncologico". Il consigliere Bruno Censore, Pd, ha rilanciato nel suo intervento il potenziamento dell'ospedale di Tropea. "Voglio ricordare - ha detto Censore - che la manifestazione di qualche mese fa era stata organizzata da numerosi sindaci del comprensorio del Poro e guidata dall'arcivescovo di Mileto. Dopo quella giornata, nulla è cambiato. Tutt'altro, tenuto conto che le risorse premiali che lo Stato ha liberato per le altre regioni per la Calabria invece sono ancora bloccate". Il consigliere Carlo Guccione, Pd, ha affermato che "l'approvazione del Piano di rientro può essere una buona occasione per rompere con talune gestioni del passato". Guccione, inoltre, ha detto che attorno al reale stato debitorio della Calabria in passato non sono stati forniti numeri corretti. "Bisogna costruire - ha proseguito - un sistema sanitario in cui i calabresi nutrano effettiva fiducia poiché é ancora alta la cifra che ogni anno la Regione sborsa per la cosiddetta emigrazione sanitaria. Sul piano politico però - ha detto Guccione - è necessario segnalare la mancanza dei risultati della Giunta guidata da Scopelliti come peraltro è stato certificato durante l'ultima riunione del Tavolo Massicci. E' necessario dunque - ha concluso - mettere in campo ogni iniziativa utile affinché le risorse della premialità possano essere svincolate e messe a disposizione della Calabria". Il dibattito è ancora in corso e sull'argomento concluderà il presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti.

    Gli ultimi interventi sono stati quelli di Emilio De Masi (Idv), Antonio Rappoccio, Nazzareno Salerno (Pdl), Francesco Rosario Antonio Mirabelli, (Misto) e Domenico Talarico e Giuseppe Giordano (Idv). Dai consiglieri di maggioranza sono stati ribaditi e rilanciati gli apprezzamenti per il lavoro svolto da Scopelliti. "Un opera di risanamento - ha sottolineato Antonio Rappoccio - apprezzata anche dal segretario nazionale del Pri, Francesco Nucara, quale componente della parlamentare sugli errori sanitari. La strada seguita è quella giusta. Eliminando gli inutili doppioni garantirà la possibilità di erogare prestazioni ottimali. Appare utopistico pensare però - ha concluso Rappoccio - che il risanamento della sanità possa arrivare in tempi brevi. Il cammino è lungo e difficile". "Da alcuni interventi traspare un modo distorto di fare politica - ha detto Nazzareno Salerno - mentre da altri è arrivato qualche segnale. E questo deve far pensare la stessa minoranza. Scopelliti, nella sua 'mission' sulla sanità, è partito da sotto zero, mentre nei cinque anni precedenti non si é mai pensato ad un piano sanitario o di razionalizzare il sistema esistente. Noi abbiamo messo un punto di partenza per gli ospedali di montagna., Man mano che si andrà avanti possiamo pensare di rivedere alcune decisioni. E' stata una grande conquista avere definito il debito. Oggi si ragiona su come organizzare i servizi sul territorio. E' questa una grande scommessa sulla quale la minoranza è chiamata a darci una mano. Scopelliti ha dato ampia disponibilità a dialogare. La sua relazione tecnica, che non è stato facile illustrare in aula, si è dimostrata molto completa. Gli sconti e gli attacchi - ha concluso Salerno - non ci portano da nessuna parte". Un appello fatto proprio da Francesco Antonio Rosario Mirabelli (Misto), con l'obiettivo "di contribuire al miglioramento della sanità della Calabria". Domenico Talarico, di Idv, ha messo in evidenza "due elementi del 'Tavolo Massicci': un rallentamento del piano di rientro e lo scostamento negativo rispetto al 2011. E' evidente che la Giunta regionale non riesce a mettere in carreggiata la sanità calabrese - ha commentato Talarico offrendo però "la disponibilità ad aiutare questo processo. A patto che ci sia un reciproco ascolto. Non abbiamo nessuna nostalgia della sanità di Loiero, che è servita per produrre affari o consenso elettorale. Per il nostro dialogo si tratta di cose indifendibili". Concetto ribadito da Giuseppe Giordano, anch'egli di Idv, che ha affermato: "non abbiamo nostalgia di modelli gestionali del passato".

    Scopelliti "Piano sanità va attuato". La replica finale del Presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, nella sua qualità di Commissario straordinario per la sanità, ha concluso il lungo dibattito in Consiglio regionale. "Ho ascoltato con attenzione - ha esordito Scopelliti gli interventi di tutti i colleghi, ma non ho ascoltato un riferimento alla mia relazione, in gran parte tecnica, dettagliata e precisa dedicata allo stato della sanità in Calabria. Ma volevo anche aggiungere che il piano di rientro di cui si è molto parlato non è soggetto a bocciatura o ad approvazione, può essere solo soggetto all'attuazione. E' un atto già approvato da tempo". Altra precisazione fatta da Scopelliti nel corso del suo intervento riguarda lo sblocco dei finanziamenti ottenuto dalla Regioni Campania e Lazio. "Regioni - ha spiegato - che risultano commissariate ben prima di noi. E se hanno ottenuto tale risultato è perché sono più avanti di noi". Poi Scopelliti si è soffermato sulle tante considerazioni fatte nel dibattito "su un Piano - ha aggiunto - che contiene linee ben determinate e precise, e quando si parla del Decreto 18 si dimentica che noi siamo stati per oltre sei mesi senza sub-commissario". Ed in riferimento alla riorganizzazione dei presidi ospedalieri ha ricordato che la delibera 87 del 10 febbraio 2010, approvata dall'allora Giunta Loiero, decretava la chiusura di tutti gli ospedali con meno di 120 posti letto: "Perché allora non c'é stato nessuno che ha strattonato i Sindaci a scendere in piazza come sta avvenendo adesso" si è chiesto Scopelliti. "La filosofia - ha proseguito il commissario straordinario per la sanità in Calabria - che abbiamo seguito è stata quella dell'appropriatezza legata al numero delle prestazioni. E' vero che il 'Tavolo Massicci' ci redarguisce ogni volta che ci presentiamo, ma la nostra è una battaglia per dare risposte al nostro territorio. Anche per gli ospedali di frontiera abbiamo dialogato con i Sindaci, per far capire loro che vanno orientati a garantire delle risposte. La premialità non ha nulla a che fare con le attività della Regione. E sono fondi che non possono essere utilizzati per coprire i buchi della sanità". Scopelliti ha fatto quindi appello ad una serena valutazione dei fatti. "Il dibattito - ha detto - va inserito nei binari giusti. Ma se chiedete che l'ospedale di montagna debba per forza diventare un ospedale generale, non ci ritroviamo". Per Scopelliti, invece, la discussione con i Sindaci deve servire a spiegare cosa cambia nel sistema della sanità, dove il sistema dell'Emergenza-Urgenza può diventare la risposta più adatta rispetto alla chiusura o alla riconversione. "E' uno spiraglio che può essere la risposta giusta". E citando alcuni dati riferiti da Leoluca Orlando, nel corso di una trasmissione televisiva "alla quale ho partecipato - ha aggiunto - la maggior parte delle morti sanitarie derivano dalla difficoltà di percepire quello che è un ospedale da quello che non lo è. Ed è quello di cui da anni ci stiamo preoccupando; strutture in cui non si garantisce il diritto alla salute". "La vogliamo smettere di difendere il nulla" è stata l'esortazione di Scopelliti offrendo "l'apertura al dibattito. Se le aspettative sono altre - ha aggiunto - non c'é possibilità di trovare soluzioni alternative". Un ultimo dato Scopelliti l'ha dedicato alla spesa farmaceutica, che è diminuita a livello nazionale del 6,4% ed in Calabria ha superato il 14% solo considerando i mesi da giugno a settembre 2011. "Un risparmio che per l'intero anno sarà di circa 131 milioni di euro. Soldi - ha detto Scopelliti - che abbiamo tolto, a chi non sappiamo. Ma li a persi quest'anno e li continuerà a perdere negli anni a venire. Non siamo qui per gli applausi e i complimenti, ma per avere molto rispetto nel nostro impegno di continuare a rappresentare i diritti dei cittadini. Quella della sanità era una battaglia che avremmo dovuto fare tutti insieme". "Abbiamo ascoltato tutti, ma abbiamo nello stesso tempo - ha concluso - la necessità di agire, nel bene e nel male. Ce ne assumiamo le responsabilità, fiduciosi nelle scelte che facciamo. Sui temi della salute non ci dovrebbero essere divisioni, ma maggiore compattezza e capacità di analisi da parte di tutti".

    Consiglio approva Odg Sanità. Il Consiglio regionale ha votato a maggioranza un ordine del giorno illustrato dal capogruppo del Pdl, Luigi Fedele e sottoscritto dai capigruppo Bilardi (Scopelliti presidente), Dattolo (Udc) e Serra (Insieme per la Calabria), con cui si impegna il Consiglio "a sostenere e condividere l'azione posta in essere dal presidente Scopelliti impegnato per il Piano di rientro sulla sanità e per l'emergenza socio-economica e sanitaria della Regione Calabria che ha prodotto risultati ampiamente postivi per la realizzazione delle reti assistenziali". L'ordine del giorno della maggioranza , inoltre, "impegna e sollecita il presidente della Giunta regionale a chiedere al Governo nazionale una più equa distribuzione sul Fondo sanitario nazionale considerando anche indicatori di deprivazione sociale ed una migliore integrazione delle politiche e degli interventi sociali, sanitari attraverso una più forte strutturazione territoriale integrata; di dare priorità alla riorganizzazione della rete territoriale con una celere attivazione dei Capt instituiti a seguito della riconversione di alcune strutture ospedaliere; di accelerare e migliorare la rete di emergenza-urgenza e a far si che al più presto si esca dall'emergenza per potere programmare per i prossimi anni gli interventi idonei a garantire l'adeguata assistenza sanitaria per tutti i cittadini calabresi"

    Approvato DpFR e Legge persone non autosufficenti. Il Consiglio regionale ha concluso i propri lavori approvando a maggioranza il Documento di programmazione economico-finanzaria della Regione per gli anni 2002-2014. "Il Documento - ha detto l'assessore Giacomo Mancini nel suo intervento - offre le linee guida, i riferimenti su cui orientare il bilancio di previsione dell'ente". Mancini ha "sfidato l'opposizione a presentare eventuali emendamenti migliorativi agli indirizzi del governo Scopelliti". I consiglieri di opposizione, con Giordano (Idv) e Principe (Pd), ha sottolineato in particolare "la mancanza di visione strategica del Dpefr e soprattutto i tagli alla spesa sociale e la mancata fuoriuscita della Regione dalle società partecipate". L'assemblea, inoltre, ha approvato all'unanimità una legge a sostegno delle famiglie che hanno avuto perdite di persone decedute sui luoghi di lavoro e delle persone che hanno riportato gravissimi handicap sul lavoro, illustrata dal presidente della terza Commissione, Nazzareno Salerno. Il provvedimento contiene anche norme in favore di persone non autosufficienti. Il Consiglio regionale ha anche approvato un ordine del giorno del consigliere Imbalzano a difesa dell'occupazione alle Omeca di Reggio Calabria, ed uno del consigliere Gallo (Udc) con cui si impegna il "il Governo regionale, nelle persone del presidente della giunta regionale e dell'assessore regionale all'agricoltura, con particolare riferimento all'operato di Simest, ad intraprendere le opportune e necessarie iniziative per ottenere esaustive informazioni, anche al fine di valutare possibili azioni legali a tutela dell'immagine della Regione, il cui improprio utilizzo è foriero di danni al sistema produttivo e occupazionale regionale; e per impedire l'uso improprio di risorse pubbliche per la commercializzazione sui mercati esteri di prodotti di imitazione Italian sounding, a favore, invece, della promozione dell'autentico made in Italy". Sono stati approvati all'unanimità altri due punti all'ordine del giorno. Il primo riguarda il ripianamento delle perdite di esercizio dell'aeroporto Sant'Anna di Crotone e l'altro il sostegno in favore della Scuola superiore della magistratura a Catanzaro.

    Stasi "Bene ricapitalizzazione aeroporto". La Vicepresidente della giunta regionale Antonella Stasi - informa una nota dell'ufficio stampa - ha espresso soddisfazione per l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio regionale della proposta di legge d'iniziativa della giunta relativa alla ricapitalizzazione dell'aeroporto Sant'Anna di Crotone. "La ricapitalizzazione dell'aeroporto di Crotone - afferma Stasi - è strategica per lo sviluppo di questa parte di territorio. La Giunta regionale crede molto nello scalo crotonese e per questo si era impegnata attraverso una proposta di legge. Sono particolarmente soddisfatta perché l'approvazione odierna è l'ennesimo segnale di attenzione della Giunta per Crotone e l'intero comprensorio".

    Ass. Mancini "Dpfr fissa sfide Calabria". "Il dpefr è un documento ragionato e dettagliato che fissa le sfide della Calabria nel nuovo e complesso panorama economico e finanziario. Nel nuovo quadro caratterizzato da una grave crisi internazionale, in cui si registra una contrazione delle risorse e si deve andare incontro anche al nuovo assetto costituzionale in senso federalista, la Calabria deve arrivare nel 2014 al pareggio di bilancio effettivo e cioè con le spese pari alle entrate senza ricorrere all'indebitamento". Lo ha detto l'assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini, intervenendo durante la riunione del Consiglio regionale. "E insieme al bilancio della Calabria - ha aggiunto - deve introdurre la competenza finanziaria e cioè la previsione di quelle risorse che effettivamente potrà spendere, e del bilancio consolidato il che porterà alla luce il livello di indebitamento degli enti strumentali e delle società partecipate. Per la Calabria queste sono sfide da far tremare le vene ai polsi. E di conseguenza occorre avere un approccio nuovo che con il dpefr, per la prima volta approvato nei tempi fissato dalle norme, l'amministrazione vuole introdurre. Da una parte bisognerà continuare nel corretto utilizzo dei fondi strutturali. Ai risultati ottenuti in quindici mesi dall'amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti al quale il documento dedica spazio ed attenzione. Così come bisognerà continuare nella determinata azione di compressione delle spese nel comparto sanitario. Dall'altro bisognerà spingere il piede sull'acceleratore per le riforme ad iniziare da quei comparti che hanno una ricaduta economica e sociale che desta allarme". "La Calabria - secondo Mancini - sta vivendo una fase delicata e decisiva per il suo futuro. Attraverso la definizione del Bilancio di previsione per il 2012 che a breve occuperà i lavori del Consiglio regionale, l'amministrazione Scopelliti intende raccogliere questa sfida e porre in essere una serie di risposte utili per vincerla".

    "L'istituzione del fondo regionale per i non autosufficienti assume il significato di introdurre e rafforzare singoli servizi (prevalentemente domiciliari) ma anche la base per avviare un percorso di sviluppo pluriennale, con un progetto unitario e magari obiettivi specifici". Lo afferma, in una nota, il relatore della legge, approvata dal Consiglio regionale, Claudio Parente. "Il Fondo, in futuro - prosegue - andrebbe potenziato ed anche utilizzato come strumento per il complessivo ripensamento delle politiche regionali di assistenza continuativa costituendo un settore differente rispetto alla sanità ed ai servizi sociali, un'area di welfare autonoma con una sua precisa specificità ed una propria dignità politico istituzionale. Purtroppo l'attuale fase di turbolenza finanziaria comporta il rischio di un ritorno al passato quando la gran parte dei disabili e dei soggetti non autosufficienti vivevano a domicilio con il lavoro di assistenza suddiviso tra badanti più o meno improvvisate e la famiglia o almeno un componente della stessa impegnate nell'assistenza informale". "Nell'attuale situazione di risorse limitate e pressioni finanziari - afferma Parente - la riforma complessiva del comparto della non autosufficienza può sperare nel successo solo se si riuscirà ad attivare, in uno sforzo coordinato, le potenzialità di tutti i soggetti coinvolti nel progetto di assistenza (pazienti, famiglie, operatori) coniugando un nuovo approccio culturale assistenziale, con le istituzioni impegnate a riformulare il sistema di assistenza ed a reperire i fondi anche attraverso azioni mirate come l'armonizzazione tra sistema previdenziale e fiscale, la riforma dell'indennità di accompagnamento, la revisione dell'ISEE ed il ruolo che potrebbe avere l'INPS, ad esempio organizzando un fascicolo elettronico della persona non autosufficiente e della famiglia, realizzando cosi un'anagrafe generale delle posizioni assistenziali, al fine di monitorare lo stato di bisogno ed il complesso delle prestazioni rese da tutte le amministrazioni pubbliche".

    "L'istituzione del 'Fondo per la non autosufficienza', decisa oggi in Consiglio regionale, è una giusta risposta verso chi nella società ha maggiori difficoltà". A sostenerlo é il consigliere regionale del Pd Mario Maiolo, secondo il quale "non possiamo non rilevare che la Giunta regionale non ha assolto alle richieste del Consiglio di effettuare la ricognizione delle risorse disponibili in materia dei servizi sociali e che, alla data odierna, non risulta predisposto il Piano regionale dei servizi sociali per il triennio 2010-2012". "L'impegno finanziario previsto per il Fondo e per tutte le altre attività di welfare - conclude l'esponente del Pd - è assolutamente inadeguato alle necessità e rischia di inficiare la possibilità di attuare l'odierna previsione normativa. E' evidente che il buon lavoro di concertazione fatto con gli enti locali, le associazioni del Terzo Settore e con tutti gli operatori sociali che per la prima volta ha dato vita al Piano dei servizi sociali per il triennio 2007-2009 ha subito con la Giunta Scopelliti una battuta di arresto".

    "Si afferma, finalmente, anche in Calabria una cultura della terza età che guarda alle esigenze degli anziani, alle loro necessità quotidiane ed agli aspetti riguardanti la loro vita affettiva e di relazione". Questo il commento del Segretario-Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera. "Non posso che esprimere tutta la mia personale soddisfazione, di uomo e di politico - prosegue - per l'approvazione di questa legge e per la sensibilità dimostrata dal Consiglio nell'attenzione rivolta verso un settore sempre più importante della nostra società. E' una legge che si propone, tra l'altro, di realizzare interventi che consentano il mantenimento delle condizioni di autosufficienza residuale ed il recupero di quelle compromesse in quegli anziani che presentano problematiche di deterioramento grave dell'equilibrio psicofisico e relazionale. E' indubbio, ormai il peso e la presenza crescente degli anziani nella nostra società. Da qui la necessità sempre più sentita di mettere in campo una serie di interventi che ne tutelino la condizione, sia sotto l'aspetto sociale, assistenziale e sanitario, oltre che economico e di valorizzazione della risorsa umana, in un processo di reintegrazione e partecipazione attiva, fattiva e collaborativa nella società. Snodo centrale di questa legge è l'istituzione di un Centro di monitoraggio e raccolta dati regionale, in una apposita 'sezione anziani' del Consiglio. Obiettivo prioritario e peculiare di questo intervento, sarà quello di sostenere le famiglie che ospitano e mantengono nel loro contesto anziani tra i sessanta ed i settantacinque anni non autosufficienti, così da evitare il loro ricovero presso strutture protette. Altri aspetti dell'articolato riguardano la promozione del volontariato tra gli anziani in molteplici settori di intervento: all'esterno delle scuole, in servizi di vigilanza, controllo delle aree verdi cittadine, aiuto alle famiglie, e sostegno verso gli emarginati e i bisognosi". "Insomma - conclude Nucera - una norma che si autoalimenta dando vita ad una solidarietà circolare che mette al centro di tutto le persone anziane, una patrimonio umano e di esperienze di inestimabile valore che si pone al servizio della società, dimostrando che anche la vecchiaia può essere vissuta nel modo giusto e può assumere un significato altamente positivo, che va oltre il momento della 'saggezza' per trasformarsi in quello della 'creativita'".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore