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    Colace (Cgil) “Su rilievi Corte Conti Trematerra scopre l'acqua calda”

     

     

    Colace (Cgil) “Su rilievi Corte Conti Trematerra scopre l'acqua calda”

    29 apr 11 "La CGIL aziendale ed, a suo tempo anche la RSU dell’Arssa, ha più volte tentato una chiara interlocuzione con lo stesso On.le Michele Trematerra – così come con la Presidenza della Giunta Regionale – sul tema riforma Arssa e servizi in agricoltura. Va da sé che tutti i tentativi di confronto sul tema (anche i più recenti avviati dalla Segreteria della FPCGIL Calabria) sono stati accuratamente evitati e dal responsabile all’agricoltura e dal Presidente della Giunta Regionale, forse legittimamente impegnati in altre questioni più urgenti". Così Davide Colace della FP-CGIL dell'Arssa. "Nel frattempo, -aggiunge- nonostante la FP-CGIL abbia cercato di porre un freno alla deregolamentazione delle procedure che negli ultimi anni investe anche la gestione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura - i calabresi devono sapere che si “nominano” dirigenti senza ricorrere alle previste selezioni concorsuali (la FP-CGIL ha diffidato l’Arssa e chiesto la revoca delle deliberazioni di nomina) - l’Assessore all’agricoltura non brilla per attitudine di controllo e iniziativa ma, piuttosto, dice cose banali sulle considerazioni che la Corte dei Conti, di tanto in tanto, esterna sulle vicende dell’amministrazione pubblica calabrese. Eppure nonostante sia parte di una maggioranza diversa da quella che aveva inaugurato questa stagione di riforme in Calabria – così veniva definita dalla giunta Loiero la L.R. 9/2007 che liquidava l’Agenzia e l’Afor – oggi l’On.le Trematerra non si discosta dalle solite valutazioni che la vecchia giunta faceva sulle difficoltà e gli intoppi della liquidazione dell’Arssa: la situazione di stallo è principalmente dovuta alle obiezioni sollevate dalle organizzazioni sindacali e dalle amministrazioni provinciali (cito liberamente dalle cronache della stampa di oggi)! In altre parole – il refrain è sempre lo stesso – se le riforme non si fanno in Italia, quindi anche in Calabria, la colpa è di quei conservatori delle organizzazioni sindacali! Noi, più realisticamente, pensiamo che le riforme non vanno in porto perché toccano pericolosamente aree di interesse e potere. Complimenti. E a nessuno viene in mente di indagare sulla bontà, sulla razionalità e sulla concreta percorribilità degli iter normativi che la classe politica regionale è usa inaugurare, senza mai (è ovvio) sottoporre a verifica e condivisione con le parti sociali premesse, principi e norme attuative della propria produzione legislativa. Intanto, oggi, all’Arssa si rincorrono le voci di ulteriori nomine dirigenziali esterne senza il ricorso alle procedure concorsuali !!! E chi deve preoccuparsi delle sorti dei lavoratori è, piuttosto, costretto a confrontarsi sul testo di riforma che la maggioranza regionale il 18 aprile scorso ha annunciato, e che prefigura destini di privatizzazione, attraverso la trasformazione dell’Agenzia in Azienda, governata da un atto aziendale di diritto privato. L’Assessore ancora non ne parla apertamente, preferendo puntare sull’eleganza della locuzione “...gestione aggregata delle funzioni afferenti l’agricoltura e le politiche della montagna ...”, ma il processo di aziendalizzazione non riguarderà solo l’Arssa, ma anche l’Afor e le Comunità Montane! Al danno della liquidazione imposta dalla Giunta Loiero, oggi – dopo quattro anni di gestione liquidatoria inconcludente – si aggiunge la beffa della privatizzazione, tra l’altro, innominabile. Anche di questa vicenda si discuterà nell’assemblea che la FP-CGIL Calabria ha indetto per prossimo 4 maggio nella sede centrale dell’Arssa di Viale Trieste, nell’ambito delle iniziative di mobilitazione che la CGIL ha programmato in vista dello sciopero generale del 6 maggio.

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