NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Studio Pd: Con federalismo debiti per 196 euro a testa. In Calabria peggio: 594 euro

     

     

    Studio Pd: Con federalismo debiti per 196 euro a testa. In Calabria peggio: 594 euro

    26 apr 11 Oltre 11,5 miliardi di indebitamento, un fardello di 196 euro a testa. La Calabria paga il prezzo maggiore, la quota sale a 594 euro procapite. Questo il totale dell'indebitamento delle provincie italiane nel solo 2008 stando ad uno studio realizzato dal senatore del Pd, Marco Stradiotto, in un dossier che analizza i 'numeri' e i bilanci delle amministrazioni locali ai fini di "un buon federalismo". La Provincia Italiana che nel 2008 registra l'indebitamento pro capite più alto - emerge dallo studio - è Catanzaro con 594 euro, seguita da Cosenza con 581 euro per abitante, poi troviamo Crotone con 518 euro e ancora la Provincia di Vibo Valentia con 472 euro per abitante. La Provincia italiana più virtuosa, relativamente al dato dell'indebitamento, è Carbonia Iglesias: 0 euro per abitante. Appena sopra troviamo la Provincia di Napoli con 4 euro per abitante quindi Cagliari con 30 per abitante. In classifica arriva poi Piacenza con un debito di 34 euro per abitante; appena sopra Bari, con un indebitamento di 41 per abitante.

    Avere oltre 200.000 abitanti; poter definire in modo chiaro i servizi da erogare ed essere in grado di coordinare e realizzare investimenti sul territorio. Sono le 'condizioni' necessarie, secondo uno studio del Pd, per dare senso e utilità all'esistenza delle province. "Da anni in Italia è in corso un dibattito sull'utilità delle provincie. C'é chi non le vuole, e chiede la loro abolizione, e c'é chi periodicamente propone di istituirne di nuove" dice il senatore del Pd, Marco Stradiotto che, con 'TrecentoSessanta', ha curato la ricerca volta a comprendere gli elementi necessari alla tenuta istituzionale e di finanza pubblica del Paese di questi enti. Dallo studio emerge che l'indebitamento complessivo delle province è pari a 11,5 miliardi, 196 euro a testa. Per questo la ricerca ha classificato le provincie sulla base di 5 indicatori, ricavati dai bilanci consuntivi del 2008 che vengono messi in relazione con il numero di abitanti.

    DEBITO E ABITANTI. La Provincia che nel 2008 ha l'indebitamento pro capite più alto è Catanzaro, con 594 euro per abitante. Il più basso è a Carbonia-Iglesias e Olbia-Tempio: neppure un euro.

    SPESA PER IL PERSONALE. La Provincia italiana che nel 2008 ha la spesa per il personale più alta è Vibo Valentia, 104 euro per abitante; la più bassa è a Olbia-Tempio, 22 euro per abitante.

    SPESA PER ABITANTE. La provincia che ha la spesa corrente pro capite più alta è Siena, con 345 euro per abitante. La spesa minore si realizza a Varese con 87 euro.

    TRASFERIMENTI. La Provincia con trasferimenti pro-capite più alti è Trieste: 280 euro per abitante. Pescara è in coda con 25 euro per abitante.

    ENTRATE TRIBUTARIE. La Provincia con le maggiori entrate proprie, sempre nel 2008, è Prato con 95 euro e quella con minori entrate proprie è Trieste, 36 euro per abitante. "In molti casi i bilanci delle provincie si caratterizzino come dei 'passa-soldi', ovvero istituzioni che sul territorio hanno come prioritario incarico quello di usare trasferimenti (dallo Stato centrale e da regioni) per distribuirli ad altri enti o realtà private" si osserva nello studio che, per questa ragione, ha privilegiato negli indici di virtuosità l'utilizzo delle risorse proprie per la realizzazione delle funzioni fondamentali. "L'analisi di questi numeri ci ha portato a ritenere che il valore chiave per una decisione finale sulla 'questione provincie' e le risorse ad esse destinate possa essere l'utilizzabilità" dice Stradiotto. "Il livello di debito delle provincie è molto alto e questo è probabilmente riconducibile ai territori nei quali storicamente il ruolo della provincia è stato proprio quello della 'stazione appaltante'" si osserva ancora nello studio in cui si sottolinea però che "rispetto al decreto delegato sul federalismo fiscale per quel che riguarda le provincie, a maggior ragione possiamo confermare che la logica vedo-pago-voto non si realizza nei termini di rapporto funzionale autonomia-responsabilità che rappresenta, invece, la stella polare" delle proposte del Pd. Più in generale lo studio analizza i bilanci consuntivi 2008 di tutte le provincie italiane: sono comprese le entrate e spese in parte corrente, ma non le spese in conto capitale (per infrastrutture) in quanto - sostiene lo studio - poco indicative a causa del Patto di stabilità.

    POPOLAZIONE: la provincia più popolosa è Roma con 4.061.543 abitanti, la meno popolosa è Ogliastra con 58.019 abitanti. In Italia ci sono ben 16 provincie con meno di 200.000 abitanti e solo 10 hanno una popolazione superiore al milione di abitanti.

    SPESA. Il totale della spesa corrente nel 2008 è stato pari a 9,1 miliardi di euro, la spesa per il personale di 2,5 miliardi, la spesa per la prestazione di servizi 3,7 miliardi, la spesa per trasferimenti ad altri enti, associazioni ed imprese di 1,8 miliardi. La spesa totale per interessi passivi, pari a 522 milioni deriva da un dato del debito complessivo, sempre del 2008, molto elevato, pari a 11,5 miliardi di euro.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- > Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

     

     

Elezioni 28/29 marzo

Elezioni

Regionali - Comunali - Ballottaggi- Affluenza

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore