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    Guccione (Pd) "Compromessi i livelli di assistenza sanitaria nel cosentino"

     

     

    Guccione (Pd) “Compromessi i livelli di assistenza sanitaria nel cosentino”

    Guccione17 ago 11 "Il 10 ottobre del 2010 il Commissario per l'attuazione del Piano di Rientro, Giuseppe Scopelliti, ha varato un Decreto, il n. 18, che prevede un numero di posti-letto per 'acuti' pari a 2,5 per ogni mille abitanti e per i 'post-acuti' lo 0,7 per ogni mille abitanti. Questo dato, per quanto riguarda la provincia di Cosenza, che è la più grande della Calabria, ad oggi è clamorosamente disatteso e rischia di compromettere i livelli essenziali di assistenza e l'efficienza dell'intero sistema sanitario territoriale". Lo afferma il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione in una lettera inviata al consigliere provinciale di Cosenza Franco Mundo che lo aveva invitato all'assemblea dei sindaci dello Jonio cosentino convocata per domani per esaminare il Piano di rientro dal deficit sanitario. Assemblea alla quale Guccione non potrà partecipare per "impegni istituzionali improrogabili precedentemente assunti". "Per quanto riguarda l'area jonica cosentina, che conta su un numero di abitanti pari a 177.738 - sostiene ancora Guccione nella lettera a Mundo - in base al decreto n.18, che prevede ogni mille abitanti il 2,5 posti-letto per "acuti" pari a 445, ad oggi quelli normalizzati sono solo 285 (160 in meno di quelli previsti). Dato che dimostra lo stato preoccupante della sanità dello jonio cosentino ed evidenzia l'incapacità di far rispettare almeno quanto previsto dai decreti emanati dall'ufficio del Commissario per l'attuazione del Piano di rientro. Questa situazione, che non può essere più assolutamente tollerata e che è frutto della mancata concertazione con i territori e le istituzioni locali, deve essere urgentemente corretta e deve vedere innanzitutto l'impegno e il coinvolgimento dei sindaci e degli amministratori locali dei territori interessati affinché, prima della seduta dell'Assemblea dei Sindaci convocata per il 19 settembre prossimo per esaminare l'atto aziendale dell'Asp di Cosenza e dell'Azienda ospedaliera, si costituisca un tavolo per apportare le dovute modifiche e per far rispettare il criterio del 2,5 per mille abitanti destinato ai posti letto per "acuti" che, ad oggi, nell'Asp di Cosenza, non supera l'1,9 per mille, con una differenza in negativo dello 0,6 per mille che, in termini di posti letto, ammonta a circa 600 posti letto per acuti in meno in tutta la provincia di Cosenza". "Al Commissario-Presidente - conclude Guccione - chiediamo solo il rispetto delle leggi e dei decreti da lui stesso emanati. Non vogliamo e non pretendiamo deroghe o privilegi, ma solo la garanzia che quello che vale per Reggio Calabria possa valere anche per Cosenza e per l'intera regione".

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