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    Continua la vergognosa polemica dal veneto sui 100 e lode al sud

     

     

    Continua la vergognosa polemica dal veneto sui 100 e lode al sud

    07 ago 11 E' ingiusto che ragazzi dello stesso Paese vengano valutati con criteri diversi. A scagliarsi contro "la proliferazione di 100 e lode al Sud" è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale veneto Dario Bond, che afferma di aver chiesto sull'argomento "un incontro chiarificatore al ministro Mariastella Gelmini che però non ha mai risposto". "Anche per questo l'assessore all'istruzione della Provincia di Vicenza Morena Martini, che in questi giorni ha sollevato la questione - aggiunge - ha tutto il mio appoggio". Martini aveva scritto una lettera al preside del liceo Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria chiedendogli i verbali dei consigli di classe riguardanti quegli alunni che hanno superato l'esame di maturità con il massimo dei voti, cioé con la medaglia della lode. "Quello della disparità di voti tra regioni d'Italia - rincara Bond - è sempre stato uno dei misteri d'Italia. Mistero al quale oggi più mai, vista la crisi e la necessità impellente di meritocrazia, dobbiamo dare una soluzione. Per questo - dice ancora - chiedo al governatore del Veneto Luca Zaia e all'assessore Elena Donazzan di promuovere un confronto sul tema con i loro colleghi calabresi e delle altre regioni del Sud". Per il PdL veneto qui non c'entra nulla l'eterna diatriba Nord-Sud, ma di numeri che difficilmente sono interpretabili. "Non è possibile che al liceo classico Lollino di Belluno, tanto per fare un esempio, su 23 studenti non ci sia stata nessuna lode (nonostante tre 100) - esemplifica Bond - mentre in certe classi del Sud le lodi si contano sulle dita di più mani". Serve chiarezza, prosegue il capogruppo del Popolo della Libertà, "anche perché le classifiche si ribaltano quando si prendono in considerazione le prove Invalsi che valutano la preparazione degli studenti con criteri standardizzati in tutta Italia. In questo caso Veneto e Lombardia sono ai primi posti"

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