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    Censore (PD): "Piano rientro penalizza aree montane"

     

     

    Censore (PD): "Piano rientro penalizza aree montane"

    28 set 10 ''Le preoccupazioni per la sorte che sarebbe toccata ad alcuni ospedali territorialmente strategici purtroppo si stanno rivelando fondate, specie alla luce di quanto ha annunciato oggi il presidente Scopelliti''. E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale Bruno Censore, del Pd, vice presidente della Commissione regionale Antimafia. ''Secondo quanto riportato dall'Ansa, nell'elenco delle 18 strutture ospedaliere da disattivare e riconvertire indicate da Scopelliti - aggiunge Censore - ci sarebbero almeno due ospedali il cui mantenimento rivestiva un'importanza incommensurabile per le popolazioni interessate: si tratta dei presidi di Serra San Bruno e San Giovanni in Fiore, due ospedali di montagna che finora hanno rappresentato gli unici avamposti sanitari presenti in territori geograficamente disagiati e frammentati quali quello silano e quello delle serre vibonesi. Con la riconversione e quindi con lo smantellamento dei presidi per acuti, che fino ad oggi hanno garantito all'utenza la presenza di un ospedale funzionante e fruibile nell'ambito del territorio di appartenenza, questi territori si apprestano a subire un depauperamento senza precedenti''. Per Censore ''cosi' si ritorna ai viaggi della speranza di quarant'anni fa. Queste popolazioni non possono subire l'ennesimo scippo. Cio' non vuol dire affatto, come si legge nelle demagogiche dichiarazioni fotocopia di alcuni esponenti del Pdl, che la gente di Serra San Bruno e di San Giovanni in Fiore pretende di avere l'ospedale sotto casa, tutt'altro. Il problema e' la spoliazione di interi territori socialmente e geograficamente isolati. Per fare un esempio, per un cittadino di Cassari (piccola frazione montana di Nardodipace al confine tra vibonese e reggino) poter contare sull'ospedale di Serra significa non doversi sobbarcare chilometri e chilometri di strade tortuose e malandate per raggiungere la struttura piu' vicina. Stesso discorso per il territorio silano, che come quello serrese soffre di deficit infrastrutturali e di sviluppo che oggi appaiono ancora piu' incolmabili''. ''Come previsto, purtroppo - sostiene ancora Censore - la riforma sanitaria si abbatte proprio sui territori piu' deboli: cio' non puo' e non deve passare sotto silenzio. Gia' lunedi' avra' luogo, a Lamezia Terme, una riunione dei consiglieri regionali e dei parlamentari calabresi del Pd con il commissario Musi da cui emergera' la nostra richiesta di confronto verso gli attuali vertici della Regione e la nostra piattaforma programmatica di proposte in tema sanitario. Nei giorni successivi, inoltre, si terra' a Vibo Valentia una conferenza stampa cui partecipera' il sottoscritto insieme al presidente della Provincia, Francesco De Nisi, e al presidente provinciale dell'Ordine dei Medici, Michele Soriano. Dal piano di rientro cosi' come e' stato presentato oggi non emerge affatto una visione condivisibile dell'intera geografia ospedaliera calabrese. Ad ogni modo, vale la pena ribadire che nel piano di rientro predisposto dalla giunta Loiero, tuttora consultabile sul sito internet della Regione, era prevista la riconversione e la chiusura in totale di 11-12 ospedali; Serra e San Giovanni in Fiore, proprio per la loro particolare importanza strategica, non erano sicuramente tra questi''

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