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    Avviato il Consiglio regionale dedicato ai tagli della politica

     

     

    Avviato il Consiglio regionale dedicato ai tagli della politica

    31 mag 10 Il consiglio regionale della Calabria ha aperto i propri lavori, presieduto da Francesco Talarico. All'ordine del giorno della seduta la riduzione dei costi della politica, una proposta di legge dell'ufficio di presidenza di una modifica del collegato alla finanziaria 2010 deliberato il 26 febbraio scorso dal Consiglio e una proposta di provvedimento amministrativo di iniziativa dell'ufficio di presidenza per l'assestamento del bilancio di previsione del Consiglio regionale per l'anno 2010. Prima dell'avvio dei lavori nei preliminari il Consiglio ha votato all'unanimita' l'assunzione all'ordine del giorno di cui e' firmatario l'on. Francesco Morelli di solidarieta' e di sostegno al procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone e ai magistrati della stessa procura per gli atti di intimidazione di cui sono stati bersaglio in queste ultime settimane. Il primo intervento e' stato quello del presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, sulla riduzione dei costi della politica: ''Si tratta - ha detto Scopelliti - di un percorso condiviso tra Giunta regionale e Consiglio regionale che si muove nel solco delle indicazioni delle linee di politica nazionale. Per parte nostra, come Giunta regionale, abbiamo allo studio la rivisitazione degli enti in cui e' coinvolta la Regione per valutarne la loro valenza strategica e funzionale ai fini delle necessita' di sviluppo''. Scopelliti inoltre ha chiesto al Consiglio di introdurre all'ordine del giorno dei lavori un provvedimento della Giunta che ridefinisce ''i criteri di distribuzione a pioggia per un valore di quattro milioni di euro ad associazioni che in molti casi non presentano uno straccio di documentazione relativamente alle loro attivita'''. Tale provvedimento era stato assunto dalla Giunta Loiero poco prima dello scioglimento della passata legislatura.

    Taglio enti, rinviata discussione. Il Consiglio regionale non discutera' oggi la delibera di Giunta per eliminare contributi finanziari a enti, associazioni e fondazioni. La votazione per l'inserimento immediato nell'ordine del giorno della delibera per l'abrograzione dell'articolo del collegato alla finanziaria che prevedeva i contributi, infatti, non ha raggiunto il quorum di voti necessario pari ai 2/3 dei consiglieri presenti. Nella proposta di legge e' prevista la cancellazione dei contributi destinando il corrispondente importo, pari a quattro milioni di euro, al finanziamento della legge n. 1 del 2004, su ''Politiche regionali per la famiglia''. Sull'inserimento della proposta nell'ordine del giorno di oggi hanno votato 46 consiglieri: 29 i si', 17 i no. Per raggiungere il quorum erano necessari 31 voti. La votazione e' avvenuta al termine di un articolato dibattito completato dagli interventi di Vincenzo Ciconte (Autonomia e Diritti), Giovanni Emanuele Bilardi (Scopelliti Presidente), Luigi Fedele, (Pdl), e Pasquale Maria Tripodi, (Udc). Ciconte ha parlato di ''terapia dei tagli molto blanda'', poiche' ''se si parla di riduzione, essa va fatta in un contesto piu' generale coinvolgendo assessorati, direzioni generali. Solo cosi' avremmo un quadro generale completo sul quale intervenire''. Per Bilardi, i tagli riguardanti il funzionamento dei gruppi e delle indennita' dei consiglieri regionali sono talmente irrisori da sfiorare la demagogia. Bilardi ha parlato della necessita' di ''affondare decisamente il bisturi del buon governo, per eliminare tutti gli sprechi che fino ad ora sono stati considerati ordinaria amministrazione''. Infine, ha evidenziato che nel documento programmatico presentato dal Presidente Scopelliti e' evidente la volonta' di eliminare gli sperperi e di restituire alla Calabria e ai calabresi la dignita' che meritano''. ''Nessuna demagogia'', invece, a parere di Luigi Fedele, per il quale una volta approvato il provvedimento ''si andra' ad una riduzione dei costi, che per l'intera legislatura, sara' di circa sette milioni di euro''. Nel lanciare l'avvertimento che su ''temi delicati come questo e' meglio evitare il gioco della ricorsa'', Fedele ha messo l'accento sulla necessita' di ''salvaguardare la dignita' del Consiglio regionale che deve essere tutelata, perche' molti suoi costi di funzionamento non sono eccessi, ma esigenza di rappresentanza della massima istituzione regionale calabrese''. Infine Pasquale Maria Tripodi (Udc) ha sostenuto che sui costi della politica ''e' necessario distinguere tra costi della politica e costi di gestione dell'apparato burocratico-politico cercando di capire quali sono gli enti utili e i doppioni esistenti''. Tripodi ha annunciato quindi la presentazione di due distinte proposte di legge riguardanti, rispettivamente, la rimodulazione dei costi della politica e la gestione dell'apparato burocratico politico regionale.

    La discussione in aula. Il dibattito al Consiglio regionale, in particolare sulla riduazione dei costi della politica, ha visto l'intervento di numerosi consiglieri. ''La proposta del taglio degli appannaggi - ha detto Giampaolo Chiappetta (Pdl) - e' importante perche' apripista di una mentalita' innovativa dalla quale ripartire per ridare 'l'architettura morale' alla nuova Regione. E lo e' ancora di piu' se viene considerato che le somme risparmiate saranno utilizzate in favore delle politiche familiari e sociali, in aderenza, tra l'altro, al monito della Chiesa che ha invitato di recente la politica ad attivare iniziative concrete in favore della famiglie, pena il lento suicidio democratico''. ''L'auspicio - ha aggiunto - e' che tutte le forze politiche, di fronte alle difficolta' storiche, rendano possibile l'apertura di un clima politico fondato su di un efficace confronto produttivo che determini scelte per il superamento delle emergenze e l'avvio di riforme il piu' possibile condivise''. Per Bruno Censore (Pd), ''in tutta Europa si sta dando corso a politiche restrittive di bilancio. E' quindi giusto dare responsabilmente segnali, ma occorre anche riflettere sulle attivita' dei gruppi consiliari''. Demetrio Battaglia (Pd) ha evidenziato che ''e' necessario che assieme ai tagli delle attivita' consiliari, di pari passo, la Giunta regionale faccia conoscere cosa, come e quando intende muoversi su questo fronte. Mi pare pero' che il Presidente Scopelliti abbia detto che tutto si vedra' nei prossimi giorni''. Sul taglio dei contributi alle associazioni proposta da Scopelliti, Battaglia ha aggiunto ''che se ne puo' discutere nel merito, perche' quei contributi sono frutto di un lavoro bipartisan. Se vogliamo revocare quel provvedimento legislativo diamo almeno una chiara indicazione che dal 2010 quel tipo di contributi non saranno piu' concessi dalla Regione. Ma evitiamo di dare il sapore di vendette postume o di volere discriminare a seconda della maggioranza del momento, altrimenti si instaurera' un pericoloso precedente istituzionale''. Battaglia, infine, ha chiesto che ''entro il 20 giugno, siano resi noti nei particolari tutti i provvedimenti che riguardano il taglio delle spesa''. Giuseppe Bova, del gruppo Misto, pur riconfermando il suo impegno gia' assunto in conferenza dei capigruppo sul taglio dei costi, ha ricordato che oltre ai tagli, la Regione ''deve assumere per le infrastrutture e le politiche di sviluppo''. Bova in merito alla proposta di Scopelliti di revocare i contributi alle associazioni deliberati dal Consiglio precedente, ha detto che ''sarebbe una iniziativa senza precedenti, poiche' si trattava di un atto concordato con i gruppi di minoranza e non sarebbe giusto fare di tutta l'erba un fascio''. Per Fausto Orsomarso (Pdl) ''la decisione di ridurre i costi della politica non deve interessare solo il funzionamento del Consiglio e della Giunta regionale, ma deve riguardare l'intera Calabria in quanto rappresenta anche un'azione simbolica in linea con un clima di grande austerita'. Occorre coniugare tale gesto simbolico con altri concreti, come pare abbia gia' fatto la Giunta regionale. E' necessario, soprattutto far aumentare non tanto e non solo la produttivita' della politica, ma recuperare l'autorevolezza dell'azione politica che in questi anni gli pare abbia lasciato il posto all'autorita'. Le priorita' dovranno scaturire da un confronto fra maggioranza e minoranza, anche se indubbiamente le scelte sugli strumenti da adoperare per centrarle competono alla maggioranza ed al Presidente della Giunta''.

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