Acli "Scopelliti eviti di far pagare debito sanità ai cittadini"

18 mag 10 "Invitiamo il presidente Scopelliti ad agire con responsabilità e celerità affinché le pesantissime conseguenze del baratro nei conti della Sanità non ricadano sui calabresi incolpevoli ma su chi ha sbagliato per incapacità, negligenza o malafede". E' quanto chiede la presidenza regionale delle Acli che in una nota ribadisce che "le priorità che stanno a cuore ai calabresi concernono risposte concrete che fanno riferimento ai bisogni sociali più diffusi". "Le Acli, infatti - prosegue la nota - essendo un'associazione che dispone di strutture fornitrici di servizi ai cittadini come patronati, Caf e punti famiglia, e svolge quindi un lavoro 'in prima linea' nella consulenza e nell'assistenza sociale, ha ben presente qual'é la reale, difficile, situazione nel nostro territorio". "Se le regioni con deficit sanitario - sostengono le Acli - saranno costrette aumentare le tasse fino al suo ripianamento, in Calabria le ricadute saranno drammatiche. I corpi intermedi della società civile dovranno dunque esercitare un attento controllo per esigere una qualità dell'azione politica che incoraggi l'assunzione di responsabilità per il bene comune e delle scelte amministrative che forniscano servizi decenti ai cittadini. Le Acli chiedono che si promuova una campagna di applicazione anche di quella parte della Legge 194, sulla prevenzione dell'interruzione delle gravidanze e l'assistenza alle madri, finora trascurata, bloccando così la 'banalizzazione dell'abortò causata dalla pillola RU 'fai da te'; dando spazio nei consultori anche ai volontari pro-vita, fattore che, fra l'altro, non comporta costi aggiuntivi per lo Stato". "Speriamo - conclude la nota del presidente regionale Saverio Sergi - che la nuova Giunta guidata dal presidente Scopelliti non deluda le grandi attese, testimoniate da un voto popolare amplissimo, ed agisca dinamicamente per evitare un'ulteriore penalizzazione dei calabresi"