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    De Masi (Idv) "Scopelliti lontano da visione democratica"

     

     

    De Masi (Idv) "Scopelliti lontano da visione democratica"

    16 mag 10 ''I passi iniziali del presidente della Regione non risentono di alcuna incertezza. Scopelliti incede spedito verso una dimensione governativa surreale, sostenuto dall'anacronistica mitologia della destra nutrita di efficientismo e pragmatismo, se non di vere pulsioni populistiche, prive della faticosa ed onesta ricerca dell'effettiva condizione della realta' e dunque delle sue necessita' strutturali''. E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale dell'Italia dei valori, Emilio De Masi. ''Lontano da una visione democratica delle funzioni di governo - prosegue De Masi - il presidente, rassicurato peraltro dal patrocinio politico del suo mentore, Berlusconi, ne ripropone in una Regione che ben altri e profondi bisogni manifesta, tutta la prorompenza mediatico- propagandistica. Non appare di diversa interpretazione l'inaugurazione della sua esperienza di Governatore mediante, da un lato, l'annuncio, spavaldo, del rifinanziamento della Societa' cui e' demandato il compito di congetturare la realizzazione del ponte sullo stretto e, dall'altro, la fideistica adesione alla prescrizione del capo del Governo nazionale circa il ricorso all'inasprimento fiscale quale strumento finanziario per la risoluzione della situazione debitoria della sanita'''. A giudizio di De Masi ''questo e' davvero surreale. La Calabria cede, si va frantumando, dappertutto ed, in particolare, nella zona sulla quale dovrebbe poggiare il sontuoso fondamento di un'opera destinata a scrivere il nome del premier e, magari anche quello di Scopelliti, sulle pagine di quelle leggende realizzative senza rispetto, appunto, della realta'.Ed in Calabria, come in Sicilia, altrettanto fragile territorialmente ed economicamente, prima del Ponte, prefigurabile quale culmine della riqualificazione ambientale ed infrastrutturale, occorre, con un grado di urgenza sconosciuto all'attuale governo regionale ed a quello nazionale, mettere mano a un massicci interventi riequilibrativi dell'assetto ecologico. E' questo anche un modo, finalmente fruttuoso, di indurre opportunita' occupazionali per i giovani, oltre che opportunita' di un futuro altrimenti per loro impossibile''.C'e' di piu': per il ponte, ci si propone con concreta tensione programmatoria ad alimentare le disponibilita' finanziarie necessarie alla sua realizzazione; per le altre, indispensabili infrastrutture, ci si accontenta delle vaghe rassicurazioni di un ministro''. ''Sulla sanita' - sostiene ancora De Masi - le ultime notizie fanno trapelare una certa foga esplorativa del governatore sulle effettive cause della voragine debitoria, tanto piu' che il semplice inasprimento fiscale non produrrebbe, a parte i danni alle tasche dei calabresi, alcuna soluzione. Aspettiamo di conoscere il vero proposito nella materia in cui si misura, con la tutela della salute dei cittadini, il grado di civilta' dell'intera Regione. Ne' il rimpiattino di responsabilita' tra uno schieramento e l'altro possiede alcun fondamento. E' noto a tutti che l'irresponsabilita' nella gestione della sanita' e' riconoscibile ad entrambi anche se alla giunta precedente quella di Loiero, e Scopelliti non ne era distante, vanno ricondotti con ogni probabilita' i principali demeriti''. E' il clientelismo - continua De Masi - fenomeno che divora l'anima democratica delle istituzioni, la causa ormai strutturale delle nostre arretratezze, e non solo di quelle sanitarie. Quel clientelismo che Scalari definisce di maggiore consistenza di quello statale. A questo e' sovrapponibile, e Callipo ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale, la pletorica strutturazione della burocrazia. Ed inoltre la generalizzata mediocrita' assistenziale fatalmente connessa al numero spropositato di ospedali. E poi criminalita' e malaffare protagonisti talvolta incontrollati dei settori decisivi sul cammino del riscatto sociale della Calabria''. ''Queste - sottolinea ancora il consigliere regionale di Idv - sono le consuetudini delle nostre quotidianita' istituzionali. E' difficilissimo rimuoverle: e' obbligatorio riuscirvi. Non nutriamo soverchie speranze. Ma se qualcuna fosse percepibile in un approccio di governo di effettivo cambiamento di certi vergognosi comportamenti, saremo pronti a rivedere il nostro atteggiamento in seno al Consiglio regionale''

     

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