Giovedì a Palazzo Campanella Nucera coordina convegno su Cassiodoro

11 mag 10 Si terrà giovedì 13 maggio 2010 alle ore 17.00, nella sala ‘Levato’ di Palazzo Campanella un convegno su ‘Cassiodoro, il Grande nella Chiesa e nella società della Calabria’. L’incontro, organizzato dall’associazione culturale ‘Nuovi Sentieri’, sarà introdotto e coordinato dal segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera (che è, tra l’altro, presidente onorario dell’associazione), relatore, l’on. Guido Rhodio, direttore delle riviste ‘Cassiodorus’ e ‘Vivarium Scyllacense’. E’ inoltre previsto l’intervento di mons. Antonino Denisi, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali di Reggio-Bova, mentre le conclusioni saranno affidate a don Antonino Tarzia, direttore del mensile ‘Jesus’, della editrice ‘San Paolo’. “Cassiodoro senatore, ‘il Grande’ - dice Giovanni Nucera - fu grande davvero. Prima, nello svolgimento delle cariche politiche di Questore, di Corrector Lucaniae et Bruttiorum, di Magister Officiorum ed infine, dopo il servizio alla corte di Teodorico, ‘Prefectus Pretorio Italiane’. Ben quattro Re Goti - ricorda Nucera - lo ebbero come proprio ministro. La sua intuizione più grande, che ha anticipato di secoli la storia della unificazione culturale e dei popoli in Europa, fu quella di integrare e fondere insieme l’elemento goto e quello romano cementato dalla civiltà cristiana. Come scrive il prof. Franco Cardini in un suo saggio edito da Jaca Book - prosegue Giovanni Nucera - Cassiodoro fu un grande protagonista della storia cristiana italica e mediterranea tra antichità e Medioevo”. “Al culmine della sua brillante carriera politica Cassiodoro, deluso ed amareggiato - sottolinea Nucera - attraverso un eccezionale itinerario di conversione, si dedicò all’attività intellettuale e religiosa con la fondazione del Monastero di Vivarium in cui sviluppò un originale ed autonomo indirizzo alla regola benedettina, privilegiando in senso intellettuale l’obbligo del lavoro prescritto da San Benedetto. La sua esperienza di governo e la sua saggezza di consigliere dei potenti sono conservate nella celebre raccolta che lo ha immortalato, le ‘Variae’, edita nel 537. Le sue opere furono una guida indispensabile per il lavoro delle generazioni successive di monaci e studiosi. Il centro monastico da Lui fondato - conclude Giovanni Nucera - il ‘Vivarium’ presso la natia Squillace, resta, insieme con Montecassino, faro e modello della cultura da cui è sorto il Medioevo latino, quindi l’Europa”.