Prima ‘uscita’ ufficiale del neo Presidente Talarico a Lamezia

Prima ‘uscita’ ufficiale del neo Presidente Talarico nella 'sua' Lamezia

05 apr 10 “Ho voluto dedicare la prima giornata da Presidente del Consiglio regionale alla mia città non solo perché è forte in me, come per tutti, l’attaccamento umano alle radici ed ai luoghi che ci hanno aiutato a crescere e fatto diventare quello che siamo, ma anche perché credo che l’Istituzione che presiedo debba aprirsi quanto più possibile alla Calabria. Mettersi in ascolto ed andare tra la gente. Ritengo, tuttavia, che la visita di oggi sia stata importante soprattutto dal punto di vista istituzionale, perché aver ascoltato alcuni dei disagi più scottanti e analizzato, con chi direttamente le vive, talune delle emergenze sociali di più stringete attualità di Lamezia Terme, città baricentrica dalle grandi potenzialità in gran parte però inespresse, assuma un valore politico su cui occorrerà fare una riflessione molto attenta”. E’ quanto ha sostenuto il neo Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, che questa mattina ha incontrato il Vescovo della Diocesi lametina, monsignor Luigi Cantafora e, successivamente, il presidente facente funzioni del Tribunale, nonché presidente della Sezione penale, dottor Giuseppe Spadaro, il Procuratore della Repubblica dottor Salvatore Vitello ed il sostituto procuratore dottor Domenico Galletta, per concludere con il sindaco della città Gianni Speranza. Il Presidente dell’Assemblea legislativa calabrese ha ascoltato, nel corso di un lungo colloquio, le parole di monsignor Cantafora che, nel ribadire l’importanza degli insegnamenti cristiani, ha esortato “ad amare la Calabria”, “perché – ha aggiunto - solo se la amiamo, con le sue luci e le sue ombre, possiamo sperare nel futuro”. Nel ringrazia re Talarico “per la sua amicizia”, il Vescovo ha richiamato l’attenzione sul concetto di “bene comune” da non considerare più alla stregua di una categoria astratta. Senza bisogno di perifrasi, ma con un linguaggio diretto il presidente facente funzioni del Tribunale ha stigmatizzato “il trasferimento di cinque magistrati su undici” dinanzi a una condizione allarmante della giustizia nel territorio. Se non saranno rimpiazzati, rischiamo di chiudere”. In un altro passaggio, il dottor Spadaro ha chiesto un impegno del presidente Talarico circa il finanziamento di due progetti (mediazione famigliare ed informatizzazione) da parte del Ministero della Giustizia: “Negli altri Tribunali i finanziamenti arrivano, a Lamezia no”. Il Procuratore della Repubblica, che si è detto “lusingato della vista del Presidente del Consiglio regionale”, ha posto l’accento sui problemi della sicurezza, rendendo edotto il presidente Talarico sui problemi di organico a fronte della mole di lavoro che si registra. Apprezzamento per la scelta di Lamezia quale esordio istituzionale “del primo lametino chiamato a ricoprire la più alta carica del Consiglio regionale della Calabria”, da parte del sindaco Speranza, accompagnato dal presidente del consiglio comunale Francesco Muraca. Speranza ha proposto al presidente Talarico un suo incontro con l’intero consiglio comunale per affrontare temi fondamentali per la città quali quello della sanità, dell’area industriale e del Patto di sviluppo della cui fase di applicazione è stato chiesto al presidente Talarico di farsi garante. Quest’ultimo ha espresso parole di gratitudine per la calorosa accoglienza ed ha ribadito il concetto su cui più volte ha insistito nel corso degli incontri: “Il non aver puntato sullo sviluppo della Piana lametina e della città di Lamezia, in quarant’anni di regionalismo, è stata una miopia ed un grave errore, perché il mancato sviluppo di quest’area strategica ha avuto come effetto l’ impoverimento dell’intera Calabria”.