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    Dalla Regione Protocollo d'intesa su integrazione immigrati

     

     

    Dalla Regione Protocollo d'intesa su integrazione immigrati

    30 giu 10 Un protocollo di intesa per l'attuazione della ''Rete regionale per la coesione sociale e la realizzazione di iniziative per l'integrazione degli immigrati'' e' stato firmato questa mattina, nella sede dell'assessorato regionale alle Politiche sociali, dall'assessore regionale Francescantonio Stillitani (Udc), dalle Province, dalle Prefetture calabresi, dall'Anci Calabria, dalla Legautonomie, dall'Inal, dall'Inps, dalla commissione regionale per l'emersione del lavoro regolare, dalla fondazione Field, da Confindustria, da Cgil, Cisl e Uil, dalle Camere di commercio, da Confagricoltura, Coldiretti, dalla Cia, da Confartigianto, dalla Cna, dall'Unione regionale del Commercio e del Turismo e da Confesercenti. ''Alla base del protocollo - e' detto in un comunicato - c'e' la realizzazione di una rete regionale per la coesione sociale e per la realizzazione di iniziative per l'integrazione degli immigrati che contribuisca al raggiungimento degli obiettivi e delle strategie dell'Unione europea sui temi dell'accoglienza, coesione e dell'inclusione sociale, del dialogo interculturale e della convivenza pacifica, della tutela delle minorane autoctone e della prevenzione, gestione e trasformazione dei conflitti sociali, del contrasto allo sfruttamento ed al lavoro nero. Una protocollo che e' stato definito importante perche' finalizzato a produrre azioni positive e coordinate''. ''Ecco perche' - ha detto l'assessore Stillitani - e' importante un'azione comune da parte di tutte le istituzioni, delle parti sociali e sindacali che operano sul territorio nella soluzione di queste problematiche, nello spirito di una collaborazione interistituzionale e nel rispetto dei ruoli che ogni istituzione svolge sul territorio. Oggi si crea una cabina di regia per monitorare un processo di per se' di difficile quantificazione facendo ricorso a misure o indicatori statistici che a livello comparativo possono segnalare situazioni generali o specifiche di non integrazione o di discriminazione rispetto agli autoctoni di alcune, molte o tutte, le collettivita' immigrate. Mettere su questa rete e' importante anche perche' ci consente di programmare tutti gli interventi e gestire in maniera unitaria il fenomeno della immigrazione, potendolo affrontare secondo il punto di vista e le esperienze di tutti i partecipanti al tavolo''. Secondo Stillitani, ''uno degli obiettivi principali che l'assessorato si propone e' quello di incoraggiare l'integrazione anche con azioni apparentemente semplici ma importanti come l'apprendimento della lingua italiana o il potenziamento della rete dei mediatori culturali, soggetti questi ultimi che all'interno di tutte le amministrazioni pubbliche devono supportare l'immigrato nel disbrigo di pratiche e nella soluzione dei loro problemi. Gli obiettivi del protocollo sono promuovere e collaborare su progetti e iniziative a livello locale, regionale, interregionale e transnazionale riguardanti: l'inserimento regolare e non subalterno dei migranti nel mercato del lavoro locale; l'accesso all'orientamento, alla formazione ed alla qualificazione professionale dei lavoratori stranieri; le politiche di accoglienza. Ed inoltre promuovere iniziative comuni e coordinate per stimare in maniera congrua e realistica i fabbisogni lavorativi, necessari per una coerente definizione e corretta ripartizione delle quote di lavoratori stranieri stabilite a livello statale (cosiddetti flussi di ingresso). Ed inoltre programmare attivita' di animazione territoriale volte anche a migliorare l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro regolare, nonche' a sensibilizzare sul tema dell'inclusione sociale dei migranti. I sottoscrittori del protocollo inoltre si impegnano, ognuno per le proprie competenze e nel rispetto dei propri regolamenti, a condividere e trasferire alla Rete dati e proprie elaborazioni statistiche, buone prassi e opportunita' progettuali sul tema oggetto dell'intesa. Per la realizzazione del Protocollo sara' costituito un apposito Comitato di Pilotaggio responsabile delle attivita' di collaborazione avviate nell'ambito della intesa, che e' stata sottoscritta. II comitato e' composto dai referenti, competenti per materia, di ciascuna delle Parti. Al comitato sono affidati i compiti di promuovere, indirizzare, monitorare e valutare gli interventi che saranno attivati. Inoltre garantire la condivisione di strumenti, pratiche e conoscenze e garantire il flusso informativo sistematico e costante sul tema, al fine di consolidare un processo stabile di concertazione e condivisione dei reciproci programmi di attivita' e mettere in comune le esperienze realizzate''. ''Altro compito del comitato - si afferma ancora nella nota - e' quello di individuare e realizzare azioni di cooperazione, finalizzate allo scambio e allo sviluppo di prodotti e servizi di interesse comune ed anche organizzare i lavori della Rete attraverso l'attivazione di Gruppi di lavoro specifici per le linee d'intervento e/o tematiche decise e condivise e, infine, promuovere iniziative progettuali''

     

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