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    Manovra, Enti Locali a Premier: "Ci veda subito"

     

     

    Manovra, Enti Locali a Premier: "Ci veda subito"

    30 giu 10 Quello di oggi e' stato uno dei pochi giorni in cui l'agenda di Regioni, Comuni, Province e Comunita' Montane ha coinciso perfettamente, declinandosi in una serie di incontri con Cgil, Cisl e Uil e anche con un numero cospicuo di organizzazioni imprenditoriali. Faccia a faccia che avevano fatto presagire a piu' di un addetto ai lavori che questo mercoledi' avrebbe potuto essere l'inizio di una fase di recrudescenza dei rapporti con Palazzo Chigi. E invece no. In ogni momento della giornata i protagonisti di Regioni e enti locali hanno rilanciato la palla al Governo, ribadendo si' un assoluto dissenso sulla distribuzione dei tagli, ma rilanciando al tempo stesso con un ampio quadro propositivo e una richiesta di incontro con il Premier. E Errani si e' preso la briga di spiegare: ''stiamo incontrando le parti sociali e gli enti locali per un confronto sui temi della manovra - ha ricordato - ma la posizione delle Regioni e' nota: serve un tavolo di lavoro comune e impegnativo con il governo''. E' questo, ha ricordato il governatore dell'Emilia Romagna, ''il nostro primo obiettivo e a nulla servono azioni come quella promossa con l'emendamento Azzolini, che non solo non risolve nessun problema, ma e' peggiorativo in quanto ingestibile''. La fitta giornata di incontri e' servita quindi anche a tracciare un nuovo e possibile perimetro di dialogo nel braccio di ferro sulla manovra finanziaria 2010-2012. Regioni, Anci, Upi e Uncem hanno prima ribadito, con un ordine del giorno congiunto, la propria ''convinta disponibilita' a contribuire al contenimento della spesa pubblica e al rispetto dei saldi finanziari contenuti nella manovra; allo stesso tempo sono pero' tornati a ribadire un ''assoluto'' dissenso sulla distribuzione dei tagli fra i diversi comparti della Pubblica Amministrazione, non senza sottolineare che ''i tagli a carico dello Stato sono del tutto insufficienti rispetto al peso e alla competenza della quantita' della spesa pubblica di sua competenza''. Da qui sono tornati a chiedere il varo di una Commissione straordinaria tra Governo-Regioni-Autonomie locali, al fine di verificare i costi di funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni. Detto questo e' stata la volta della proposta 'forte', non a caso presentata nella conferenza stampa conclusiva: ''un incontro tempestivo con il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per giungere a una definizione condivisa delle misure riguardanti le autonomie locali. ''Noi tutti vogliamo fare un accordo con il governo e stringere insieme un patto di stabilita' per affrontare la crisi'', ha esortato il presidente dell'Anci Sergio Chiamparino. ''Per questo - ha aggiunto - auspico a nome mio e di tutti i colleghi che il Premier ci convochi in tempi compatibili per l'approvazione della manovra finanziaria 2010-2012''. Una mano tesa a Palazzo Chigi l'hanno espressa oggi, dopo un incontro svoltosi presso la Regione Lazio, anche i governatori del Lazio, Campania, Calabria, Molise e Abruzzo, convinti che ''debba continuare il confronto con il Governo'', auspicando un'attenuazione del Patto di stabilita', ''soprattutto per quelle Regioni che devono osservare il piano di rientro della Sanita'. Risposta a tono infine, anche se scontata, di Vasco Errani al ministro delle Riforme Umberto Bossi, che aveva annunciato oggi lo 'scoppio' della pace tra le Regioni e il ministro Tremonti. ''La pace vera tra le Regioni e Tremonti - ha spiegato il leader dei governatori - arrivera' nel momento in cui il governo si rendera' disponibile a rivedere i tagli''.

    Scopelliti "Nel sud pochi investimenti grandi aziene". ''Nel Mezzogiorno c'e' un grave problema che riguarda gli investimenti delle grandi aziende nazionali, che dovrebbero raggiungere un tetto minimo del 40%: cio' invece non accade e di questo ho parlato questa mattina nel corso di un incontro al ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto'': e' quanto ha denunciato il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, a margine di un incontro della Conferenza delle Regioni con le parti sociali. Tranne l'Anas, che nel 2007 ha erogato investimenti per il 51,5%, ''le altre grandi aziende hanno visto il loro impegno molto al di sotto del 40% dovuto, come ad esempio le Ferrovie dello Stato, con il 21% - e 3,1% nello specifico per la Calabria -, e cio' dimostra che la stagione del federalismo e' sempre piu' complessa se il sud non si avvicinera' al resto del Paese''. Allo stesso modo, ha spiegato Scopelliti, l'impegno dell'Enel verso il Mezzogiorno nel 2007 e' stato pari al 27,6% e del 36,3% per l'Eni. ''In termini complessivi - ha osservato ancora Scopelliti - a noi risulta che sul Pon ci siano ancora risorse e progetti ma evidentemente, e parlo piu' in particolare delle Ferrovie dello Stato, le grandi aziende non intendono impegnarsi in un piano di investimenti nel Mezzogiorno''. Il ministro Fitto, ha poi reso noto Scopelliti, si e' detto disponibile a varare un tavolo con le Regioni finalizzato all'ammodernamento del sud. Nell'incontro di questa mattina con il ministro Fitto, ha ricordato in conclusione il presidente Scopelliti, ''abbiamo anche parlato dei fondi Fas 2000-2006 e dei fondi Ue 2000-2006 e 2006-2013. Ebbene, ho rilevato con soddisfazione il giudizio favorevole espresso dal ministro Fitto nei confronti della Calabria e del suo nuovo approccio nell'utilizzo dei fondi europei''

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