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    Mottafollone, l’ass. Rende replica a Tedesco

     

     

    Mottafollone, l’ass. Rende replica a Tedesco

    29 giu 10 “A volte chi parla di democrazia calpestata lo fa senza rendersi conto di quanto la sua ignoranza possa indurlo in errore”. Questa dichiarazione è l’inizio della risposta dell’assessore del Comune di Mottafollone, Gaetano Rende, nei confronti del consigliere di minoranza Antonio Tedesco. L’esponente del monogruppo “Le Spighe” aveva attaccato nei giorni scorsi la giunta e l’amministrazione guidata dal sindaco Bruno per un’irregolarità verificatasi, a suo dire, in sede di consiglio comunale. In quell’occasione, in effetti, per un innocuo malinteso, la segretaria comunale aveva verbalizzato l’assenso dei consiglieri dell’opposizione in favore dell’approvazione del Piano Strutturale Comunale. Solo un semplice errore di trascrizione, modificabile peraltro di diritto nel prossimo consiglio comunale. “La malafede del consigliere Tedesco – continua l’assessore Rende – sta in due elementi, chiari e inequivocabili, che non possono minimamente intaccare la professionalità e l’alto senso del dovere del segretario comunale, Giuseppina Romeo. Il primo, consiste nel fatto che il PSC è stato ampiamente approvato con i nove voti della maggioranza e che i quattro miseri voti dell’opposizione non potevano certo rappresentare l’elemento differenziale. Il secondo, consiste nella mancanza da parte di Tedesco di una cultura e di una conoscenza delle regole amministrative della pubblica amministrazione e, in particolare, di quelle del Comune di Mottafollone. Se invece di farneticare e scrivere fandonie, il consigliere Tedesco dedicasse più tempo alla lettura e all’apprendimento, scoprirebbe che il regolamento comunale prevede che ogni incongruenza o errore di scrittura del verbale della precedente seduta dell’assise comunale viene evidenziata e modificata all’atto della lettura nel primo consiglio utile, cioè il prossimo”. Quindi, una polemica sterile e viziata anche dalla strana conoscenza del consigliere Tedesco di quello che sta scritto nella bozza del verbale del 26 aprile scorso e che al momento doveva essere solo a conoscenza della stessa redattrice, ovvero la segretaria comunale. Questo dimostrerebbe, piuttosto, che all’interno della casa comunale qualcuno non si comporta in maniera leale a quelli che dovrebbero essere i propri principi professionali. “Come maggioranza siamo piuttosto sbalorditi per come certe notizie siano conosciute in anticipo da alcuni rappresentanti del comune di Mottafollone, senza che queste siano ancora affisse all’albo comunale. Proprio in virtù del rispetto delle regole e della trasparenza amministrativa, chiediamo alla segretaria comunale e ai responsabili di servizio di vigilare e denunciare alle autorità competenti la diffusione anticipata e impropria di notizie sensibili dell’amministrazione comunale”. Ma la replica di Rende non si ferma solo alla vicenda dello scorso consiglio comunale. Le parole di biasimo che l’assessore rivolge all’esponente del monogruppo “Le Spighe” sono dettate anche dalle gravi affermazioni del consigliere di minoranza circa probabili brogli e irregolarità nella compilazione ed espletamento di bandi di gara comunali. “Tedesco dovrebbe sapere che all’interno di un ente pubblico l’attività politica di un amministratore è di solo indirizzo, mentre la redazione e il controllo della regolarità e bontà di una gara pubblica è riservata esclusivamente agli uffici competenti. Se l’oracolo Tedesco è a conoscenza di future o passate irregolarità amministrative commesse da qualche dipendente, non dovrebbe abbaiarle alla stampa pensando di incutere timore al sindaco o alla sua giunta, ma indicarle prontamente e per iscritto alle autorità competenti, affinché queste possano verificare gli eventuali reati e punire gli autori. Altrimenti, il suo dire potrebbe apparire più come una richiesta di inciucio o di minaccia, piuttosto che l’opera meritevole di una sentinella posta a difesa della corretta azione amministrativa. Comportamenti irresponsabili quelli di Tedesco, che nulla hanno in comune con il nostro senso dello Stato, della democrazia partecipata, dell’ossequio delle regole e del rispetto che va rivolto quotidianamente verso i propri concittadini amministrati”. Rende ha chiarito bene ogni punto sollevato da Tedesco, ma la maggioranza attende adesso che il consigliere di minoranza si assuma le proprie responsabilità e che denunci tutte le irregolarità amministrative alle autorità competenti, assumendosi gli obblighi personali conseguenti alle sue affermazioni e per le gravi accuse rivolte a mezzo stampa.

     

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