Maggi (Fiamma) "No al pedaggio su A3, più fondi per forze armate" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Maggi (Fiamma) "No al pedaggio su A3, più fondi per forze armate"

02 giu 10 ''Ci troviamo di fronte un governo nazionale che ha preferito puntare, finanziandole in maniera puramente demagogica, sulle ronde e che preferisce tagliare i fondi di operativita' delle forze armate o riprendersi i fondi gia' stanziati per il riordino delle carriere e per la specificita' del comparto''. Lo afferma il segretario regionale della Fiamma Tricolore, Umberto Maggi, in relazione ad alcuni contenuti della legge finanziaria. ''Senza parlare del fatto - prosegue Maggi - che, tra le tanto decantate riforme, ancora non trova posto la riforma della rappresentanza militare, da noi auspicata da diverso tempo. Tutto questo si tradurra', fra qualche mese, in un ridotto impiego di personale nelle nostre citta', quindi nella riduzione della sicurezza percepita e reale. Anche in considerazione della fase economica che il Paese sta attraversando, basterebbe reperire le risorse necessarie dal famoso Fondo unico di giustizia e da una percentuale dello scudo fiscale, come anche dallo stesso governo annunciato, mai tradotto in realta'''. Sull'ipotesi di pedaggio per la Salerno-Reggio Calabria, Maggi ha sostenuto che ''apprezzata la chiara e netta presa di posizione, in merito, del Governatore della Calabria, on. Giuseppe Scopelliti, che ha espresso quello che e' il comune sentire di tutti i calabresi, sarebbe opportuno adeguare il percorso con i caselli di entrata ed uscita ma solo per provvedere a pagare i poveri automobilisti calabresi costretti a percorrerla. Pensassero piuttosto a quanto la Fiamma Tricolore ha proposto, naturalmente inascoltata, qualche anno fa: declassare a superstrada od a strada a scorrimento veloce l'A3 e provvedessero a mettersi a costruire una 'vera' autostrada, degna di tal nome''. In materia di pubblico impiego la Fiamma Tricolore calabrese parla di ''di tassa 'mascherata' allorche' si attua un provvedimento come il blocco triennale degli aumenti retributivi ai lavoratori, mentre ancora piu' odiosa e vessatoria risulta lo scaglionamento della buonuscita, soldi dei lavoratori stessi che nessun governo ha il potere di mettere nella disponibilita' di alcuno''.