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Notizie di Politica

 

Di Pietro a Lamezia “Ho sventato un golpe altro che dossier”

16 gen 10 "Ho sventato un ennesimo tentativo di golpe contro la legalità". Lo ha detto Antonio Di Pietro parlando con i giornalisti a Lamezia Terme della vicenda del presunto dossier che lo riguarda. "L'ho sventato - ha aggiunto - perché sono venuto a conoscenza dell'ennesimo dossier farlocco con cui si vorrebbe far credere che io, insieme ad ufficiali di polizia, dei carabinieri ed agenti di potenze straniere ed anche insieme alla mafia, ho inventato Mani Pulite per sconfiggere la prima Repubblica perché erano tutti brava gente e ci siamo inventati le indagini. D'accordo che c'é la ricorrenza della morte di Craxi, però un limite alle baggianate bisogna pure mettercelo perché altrimenti questo Stato diventa lo Stato delle banane". "Per questo - ha detto ancora Di Pietro - ho denunciato gli autori. Per questo deploro coloro che pensano che io mi preoccupo per una boiata del genere. Lo denuncio perché questo Stato ha bisogno di riprendere la credibilità nelle istituzioni e l'inchiesta Mani pulite non può essere scambiata come il male del Paese. La colpa, quando succede un fatto, non è del medico che scopre il tumore, e cioé di Mani Pulite che scopre tangentopoli, ma è del tumore che ha invaso il corpo della democrazia italiana negli anni novanta". "Magari - ha detto ancora Di Pietro rispondendo alle domande dei giornalisti - ci fosse un collegamento col decennale della morte di Craxi. La verità è che anche quel decennale viene strumentalizzato oggi dai nemici di ieri che sono diventati leccapiedi di oggi per giustificare le malefatte che si commettono facendo credere che ieri e oggi siano tutti vittime dei colpi giudiziari dei magistrati e non autori massacratori della legalità e della Costituzione. La verità è molto più semplice: si vuole far credere che l'inchiesta Mani Pulite fosse eterodiretta, chissà da quale potenza straniera, per nascondere una verità molto più semplice, più lineare, più banale: c'erano corrotti, grassatori nella prima Repubblica che ci sono ancora oggi, alcuni in continuità tra la prima e la seconda e questo durerà fino a quando non ci sarà un ricambio generazionale della classe dirigente ed un riallineamento del livello etico di fa politica e di chi sta nelle istituzioni. Secondo il leader di Idv, "si vuole fare credere che l'inchiesta Mani Pulite non ha scoperto tangentopoli perché non c'era alcuna tangentopoli e le condanne sono state falsate e falsificate. Così come si vuole far credere che oggi non ci sia ancora e non ci sia più tangentopoli appunto, perché si devono nascondere i comportamenti delle persone che sono nelle massime istituzioni dello Stato e anziché affidarsi alla magistratura si affidano a se stessi che, andando all'interno delle istituzioni, si fanno delle leggi per non farsi processare".

Pizzini (Pdl) “Gravi danni dalle mareggiate in Calabria, intervenga Berlusconi”

16 gen 10 Dopo i danni causati dalle violente mareggiate che due settimane fa hanno colpito il tirreno cosentino, interviene il Consigliere Regionale del PdL, Antonio Pizzini, che annuncia una sua richiesta d’intervento al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e al Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. “Dopo le passerelle e le promesse d’intervento cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, lontano da quei clamori e dalle adunanze di partito, ho inteso scrivere alle massime autorità nazionali non solo per chiedere un congruo intervento economico a sostegno di quanti sono stati colpiti dalla forza inarrestabile della natura, ma anche per sollecitare un controllo ed un intervento mirato sulle opere da realizzare per l’immediato ripristino di quanto danneggiato e per quanto deve essere prontamente programmato a tutela delle coste calabresi, soprattutto in funzione della prossima stagione balneare. A mio avviso, sarebbe prioritario convocare una conferenza regionale sull’ambiente per comprendere lo stato del patrimonio costiero della nostra regione e per selezionare opere durevoli che salvaguardino quel poco di buono che ancora le nostre spiagge e le nostre coste presentano. Non bisognerà solo intervenire presto lì dove si sono verificati i danni, ma bisognerà soprattutto intervenire bene per risolvere l’emergenza che si è determinata, potendo magari contare sulle capacità professionali e sulla velocità d’azione del nostro Governo, efficacia già ampiamente dimostrata in tutta Italia nelle recenti sciagure che l’hanno purtroppo colpita in ogni suo angolo. Così come è altrettanto vero che bisognerebbe dire ai calabresi che se tutti noi vogliamo guardare in faccia la realtà dobbiamo ammettere che in questi anni le amministrazioni di sinistra non solo non hanno saputo difendere i propri litorali ma che quando hanno provato a farlo queste hanno soltanto commesso gravi errori. E magari domani, ancora una volta, ci vedremo costretti a dover chiedere al Governo l’ennesima dichiarazione di stato di calamità, senza prima ricordare a noi stessi che le mareggiate sono un fenomeno che è possibile prevenire: non tanto nel loro verificarsi temporale ma, certamente, sulle possibili conseguenze della drammatica eventualità. È giunto il momento che si finisca di elargire sovvenzioni per opere che hanno il solo fine del favore elettorale o per una mera benevolenza nei confronti di qualche amico sindaco. È giunto il momento di considerare una vera politica delle coste. Chi paga questi disastri non sono solo quei cittadini laboriosi che vedono le proprie attività messe a rischio o addirittura distrutte per l’inconsistenza di opere durevoli a tutela di coste, lungomari, spiagge e porti turistici. Chi paga sono anche tutti quei cittadini calabresi che non riescono da anni ad usufruire delle bellezze delle nostre coste, della limpidezza delle acque in cui un tempo si bagnavano, delle infrastrutture che dovrebbero accoglierli e consentire loro di vivere vacanze decenti e degne di essere chiamate tali”. Ma l’esponente del centrodestra si spinge oltre e rilancia. “I recenti effetti delle mareggiate ribadiscono che l’emergenza per i litorali calabresi sarà sempre più costituita dai fenomeni erosivi. Bisogna che si evidenzino presto ed attentamente tutte le aree di maggiore rischio, oltre a costituire un piano di interventi strutturali, magari finanziato dai fondi europei. Altre strade percorribili potrebbero essere quelle di un decreto da parte del Consiglio Regionale, di consentire un abbattimento del cinquanta per cento dei canoni dei titolari degli stabilimenti o delle attività collegate al turismo balneare, oppure la possibilità di chiedere un mutuo gratuito per dieci o venti anni garantito al cento per cento dalla Regione. Senza dimenticare le opere infrastrutturali, come spiagge attrezzate, porti, lungomari, strade e ferrovia, seriamente danneggiati o addirittura distrutti dalla forza del mare. Alla Provincia di Cosenza, all’ANAS, a Trenitalia e alle Capitanerie di Porto chiedo di intervenire subito su quanto di loro diretta competenza, al fine di ripristinare celermente quanto distrutto o seriamente danneggiato. Fruibilità, percorribilità e mobilità innanzitutto, unitamente ad un’offerta strutturale e professionale che possa garantire ai tanti imprenditori colpiti di riprendersi dal grave danno economico subito”.

Tassi (SD) “Il PD oltre a Udc apra dialogo con Callipo”

16 gen 10 “La sospensione delle primarie del Pd e la proposta di candidatura dell’On. Occhiuto sono dei fatti importanti che possono far riaprire il dialogo tra le forze del centro-sinistra”. Così Pimo Tassi del coordinamento regionale di Sinistra Democratica. “Sinistra Democratica -è scritto- esprime la propria soddisfazione perché è stato recepito il nostro appello all’unità, alla discontinuità e al dialogo. Questo da solo non basta. Il PD, nelle prossime ore, dovrà aprire un dialogo forte con tutta la sinistra, con IDV e con Pippo Callipo per ricercare una nuova alleanza di centro-sinistra. Una unità basata, non su accordi di potere o di spartizione, ma su un nuovo modo di governare e di amministrare la regione Calabria. Un’unità che ponga la necessità del cambiamento e rinnovamento di un’intera classe dirigente e che quindi punti al rinnovamento delle idee e degli uomini. Un’unità che poggi sull’alleanza dei partiti e dei movimenti reali presenti nella società calabrese. Nel momento in cui un esponente dell’UDC dovesse assumere il ruolo di candidato alla presidenza è chiaro che devono essere conseguenti scelte di campo chiare e coerenti sia a livello amministrativo, vedi elezioni di Vibo Valentia e di Lamezia Terme, e sia nelle altre regioni del Sud Italia. Sinistra Ecologia e Libertà non ha mai posto veti politici pregiudiziali, abbiamo ricercato il terreno del confronto e anche dell’unità a partire dai contenuti e dalla necessità di innovazione, e chiediamo che lo stesso avvenga da parte dell’UDC. Il dialogo può portare ad un nuovo centro-sinistra, forte, credibile, rinnovato.

Zavettieri commemora Craxi ad Hammamet

16 gen 10 “E’ giunta ieri ad Hammamet una delegazione guidata dal leader Saverio Zavettieri, dei “Socialisti Uniti – P.S.I.” per prendere parte alle commemorazioni in occasione del decennale della scomparsa del leader e statista socialista Bettino Craxi”. E’ quanto si legge in una nota dell’Ufficio stampa dei “Socialisti Uniti – P.S.I.” a seguito della delegazione. “La nostra presenza – ha poi dichiarato Zavettieri – è non per chiudere una pagina travagliata e vergognosa della politica italiana e del socialismo riformista quanto per aprire una riflessione critica sullo stato del paese e della democrazia italiana da quando il Partito Socialista è stato estromesso, mano giudiziaria, dalla scena nazionale e la cui presenza si tende a cancellare con tutti gli strumenti istituzionale, elettorale e massmediatici che tendono ad imporre un sistema falsamente bi-polare causa non ultima del regresso economico, sociale e democratico dell’Italia”. “Dispiace dover costatare – prosegue Zavettieri - che dinnanzi al clamoroso fallimento della seconda repubblica, dove tutto da ragione ai socialisti, questi non abbiamo il coraggio di ritrovarsi per rilanciare, forti del loro grande patrimonio politico ed ideale, nel solco dell’autonomia socialista propugnata Craxi, una loro presenza ed una loro proposta politica”. “ Noi continueremo a batterci – conclude Zavettieri – perché questo obiettivo possa prendere corpo nei tempi più brevi possibili nell’interesse del paese e delle nuove generazioni”

Congiusta: "Politica ponga limite a due legislature"

16 gen 10 "Non più di due legislature per la politica, Se eletto, accetterò una sola eventuale ricandidatura". Lo afferma, in una nota, Mario Congiusta, candidato indipendente nella lista di Idv alle elezioni regionali, che afferma di accogliere l'appello delle associazioni Calabria Futura, Calabria Protagonista e ABC Calabria. "Nei giorni scorsi - aggiunge - le associazioni calabresi avevano lanciato un appello ai leader regionali del PDL e del PD chiedendo che non vengano candidati alle imminenti elezioni regionali coloro che hanno già esaurito il corso di due legislature". Congiusta afferma di credere "fermamente nel rinnovamento politico realizzato attraverso i giovani volti di coloro che si avvicinano ai partiti. Mi pongo in prima linea tra quelli che, se eletti, non si presenteranno che un'altra sola volta a qualsiasi tipo di competizione elettorale regionale. E' ora di cercare con convinzione il rinnovamento della classe politica che è fatta da soggetti che hanno fatto della 'carriera' una professione, sedendo sulle poltrone istituzionali da più di un decennio". "Concordo - conclude Congiusta - con le associazioni che commentano la situazione fotografando nella nostra classe politica regionale 'una brigata di indimenticabili pasticcioni votati all'inconcludenzà".

Versace (Pdl) “Attenzione del Governo verso la Calabria”

16 gen 10 "Bene ha fatto il ministro di Giustizia Alfano nel disporre tempestivamente misure di contrasto alla 'ndrangheta e di rafforzamento della magistratura inquirente. La notizia che un Consiglio dei ministri straordinario si terra' a Reggio Calabria per discutere e approvare il nuovo piano straordinario antimafia mi riempie di gioia perché mostra l'attenzione del Governo centrale e smentisce quanti dicono che in Calabria manca lo Stato". Lo afferma Santo Versace, deputato del Pdl. "L'attentato di Reggio Calabria e i fatti di Rosarno hanno concentrato l'attenzione dei media sulla Calabria - aggiunge - ma devo rimarcare che la risposta più rapida e concreta alla richiesta di sicurezza e di giustizia dei Calabresi è venuta dal Governo con provvedimenti straordinari che si sono già tradotti nell'invio a Reggio Calabria di sei magistrati e delle forze dell'ordine necessarie per supportare le indagini delle Procure". "Voglio sottolineare l'operato del ministro Alfano che ha tempestivamente raccolto gli inviti e le sollecitazioni che anche io personalmente gli ho rivolto a nome dei miei conterranei - conclude - Il Guardasigilli ha compiuto i passi necessari per assicurare alla Procura di Reggio Calabria le risorse umane per aumentare ancora di più la azione di contrasto della criminalità organizzata"

Mancini (Pdl) “Auguri a Caldoro”

16 gen 10 La candidatura di Stefano Caldoro in Campania inorgoglisce tutti coloro i quali provengono da una storia socialista e rappresenta l’ennesima conferma che il PDL è l’unico riferimineto credibile per i riformisti- così Giacomo Mancini del PDL. All’onorevole Caldoro- conclude Mancini- al quale mi lega un’antica familiare, iniziata con il rapporto profondo tra suo padre Tonino e mio nonno Giacomo, e rafforzata da un lavoro comune alle ultime europee, rivolgo un caloroso in bocca al lupo, convinto che saprà ripulire la sua regione dai disastri del PD dimostrando di essere un “bravo e giovane” governatore.

Loiero “Allarmati per minacce a Vescovo”

16 gen 10 “Sono sconcertato e avvilito. Se si arriva a minacciare anche un vescovo che predica e pratica solo il Vangelo, c’è da essere più che allarmati”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, dopo avere appreso della missiva fatta recapitare a monsignor Luigi Cantafora, vescovo di Lamezia Terme. “Voglio esprimere a mons. Cantanfora, un presule dalla alte qualità umane, la solidarietà, l’affetto e la vicinanza mia e di tutta la Calabria. Quello che è accaduto è intollerabile. E auspico che al più presto si faccia luce sull’episodio. Lamezia è una città costretta a vivere molte situazioni di disagio e le istituzioni locali e regionali hanno sempre avuto lo stimolo di un pastore intelligente e partecipe della vita sociale. Sotto questo profilo le minacce sono rivolte anche a tutta la buona gente di Lamezia che coralmente e con forza si schiera con il suo amato vescovo”.

Talarico (Udc) “Vicinanza a Mons. Cantafora”

16 gen 10 “Esprimo la più sentita e sincera vicinanza a monsignor Luigi Cantafora, Vescovo della diocesi di Lamezia Terme, per il gesto vile e ignobile perpetrato contro la sua persona e il suo ruolo pastorale. Lo faccio anche a nome del mio partito e per rendere pubblica la forte e convinta solidarietà per la gravissima intimidazione da lui subita”. Il consigliere regionale Francesco Talarico, che è anche segretario dell’Udc calabrese, interviene a sostegno del presule lametino che nei giorni scorsi è stato bersaglio di una missiva anonima contenente una grave intimidazione di stampo mafioso. “Ritengo che chi trama nell’ombra - aggiunge Talarico - tentando di ostacolare l’attività pastorale o illudendosi di bloccare la libertà di espressione e di azione della Chiesa appartenga alla più infima specie criminale e auspico che rapidamente le autorità competenti sappiano rispondere in termini operativi a simili gesti smascherando e assicurando i responsabili alla giustizia”. “E’ urgente, infatti - conclude l’esponente politico scudocrociato - che non solo la popolazione ma anche le istituzioni si stringano a fianco del vescovo. L’attacco rivolto a monsignor Cantafora non turba soltanto la città di Lamezia e il suo comprensorio ma inquieta l’intera regione per l’inaudita tracotanza del gesto che colpisce una chiesa sempre più vicina ai deboli e ai sofferenti e impegnata in un’azione di intervento, stimolo e risveglio sociale e morale.”

Appello di Bevacqua all’ass. Maiolo “Velocizzare bandi voucher per disabili”

16 gen 10 A seguito dell’impegno assunto nel corso della cerimonia di inaugurazione di un corso riservato ai non vedenti e organizzato dall’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la formazione e la riabilitazione) per volontà dell’Unione Italiana Ciechi, sezione provinciale di Cosenza, il vice presidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua, ha scritto all’Assessore regionale alla Formazione Professionale, on. Mario Maiolo, sollecitando la convocazione di un tavolo tecnico-politico per meglio approfondire i problemi legati all’accelerazione dei bandi inerenti l’erogazione di voucher regionali destinati ai disabili. Di seguito si riporta il testo integrale della missiva: Caro Mario, in occasione della mia partecipazione all’inaugurazione di un corso riservato a non vedenti e finalizzato all’acquisizione della qualifica di centralinista, organizzato dall’IRIFOR (Istituto per la Ricerca, la formazione e la riabilitazione) per volontà dell’Unione Italiana Ciechi, sezione provinciale di Cosenza, ho constatato la necessità di meglio approfondire, attraverso un tavolo tecnico-politico, i problemi legati all’accelerazione dei bandi da voi già previsti ed inerenti l’erogazione di voucher riservati a tale categoria. Ciò è necessario anche e soprattutto per evitare attese e delusioni riguardanti l’attuale bando che prevede voucher formativi a sostegno di famiglie bisognose. Sono fortemente convinto, infatti, che chi svolge ruoli di responsabilità in questo nostro territorio deve affrontare situazioni come quelle di cui discutiamo con maggiore forza e determinazione. Ho apprezzato molto lo sforzo compiuto dall’Unione Italiana Ciechi per dar vita a questo corso di formazione dopo dieci anni di attesa e non vorrei, pertanto, deludere le aspettative del presidente dell’Unione e di tutti gli iscritti. Conoscendo la Tua grande sensibilità, sono certo che farai quanto è nelle Tue possibilità per venire incontro positivamente a questa esigenza.

Proto “L’enoteca regionale a Palazzo Arnone a Cirò”

16 gen 10 Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Provinciale Benedetto Proto, accompagnato da Achille Tricoli funzionario al Patrimonio ha visitato, insieme al Sindaco di Cirò Marina Nicodemo Parrilla, ed al consigliere comunale Giuseppe Giacobbe palazzo Arnone. Già nel 1988 (ventidue anni fa), il Comune di Cirò Marina ha deliberato in merito rivendicando la sede dell’Enoteca regionale. La visita di giovedì rientra in una più ampia ricognizione avviata per l’individuazione di possibili siti. La ricognizione è servita per prendere consapevolezza delle potenzialità della struttura in se stessa, la quale si inserisce in un contesto ideale. Nel corso dell’incontro il sindaco Parrilla ha illustrato quanto attualmente si trova intorno a palazzo Arnone e le caratteristiche di un terreno ad alta vocazione vinicola. Il funzionario Tricoli invece ha descritto nei dettagli le caratteristiche tecniche del palazzo. Una struttura di spiccato valore con cantinetta e laboratorio, adiacente ad un istituto agrario con foresteria, con ettari di vigneti, milioni di bottiglie di vino prodotte, cantine produttrici, questo è lo scenario che potrebbe far diventare realtà quella che ad oggi è la legittima esigenza di questo territorio. Inoltre l’area sarà dotata di un’ulteriore struttura, c’è infatti in progetto la costruzione di un auditorium da ottocento posti. Per queste ragioni si è guardato con attenzione al territorio di Cirò Marina. Un sopralluogo utile con il quale ci si è resi conto di quelle che sono le potenzialità del posto. Le due istituzioni inoltre hanno inteso dare un segno tangibile alla popolazione sottolineando implicitamente che l’attenzione sull’ intera vicenda resta comunque alta. Una sinergia che può portare solo buoni frutti. Nel corso della visita infatti più volte Parrilla ha sottolineato la volontà di uscire da ogni sorta di campanilismo ed operare per apportare benefici ad una grossa fetta di popolazione e che non bisogna fermarsi solo ai confini di un singolo comune ed il compito dell’Ente intermedio deve essere proprio quello di coordinare gli interventi per velocizzare gli iter procedurali al fine di realizzare quanto progettato. In ogni caso è intenzione del Presidente Proto di tenere alta l’attenzione, e di proporre al Consiglio Provinciale una discussione ampia che tuteli il territorio crotonese. Un documento unitario darebbe una risposta concreta per evitare scelte di altri enti che potrebbero favorire altri luoghi a discapito del Crotonese.

De Magistris presenta il suo libro a Cetraro e Paola.

16 gen 10 “Chi si vuole opporre ad una deriva autoritaria e difendere la Costituzione di questo Paese deve mettersi insieme, ribaltando la degenerazione che oggi domina la scena politica e unendosi sui principi ed i valori che fondano una società sana, pulita, onesta, per il perseguimento del bene pubblico”. Lo ha detto Luigi de Magistris, europarlamentare dell’Italia dei Valori, questa sera a Cetraro (Cosenza), in occasione di un incontro pubblico per la presentazione del volume “Giustizia e potere”, il libro intervista allo stesso de Magistris realizzato dal giovane scrittore Sergio Nazzaro (Editori riuniti), cui hanno preso parte anche Franca Maltese, di Sinistra democratica di Cetraro, Beniamino Iacovo, consigliere comunale di Cetraro, ed il consigliere regionale Mimmo Talarico. “Ho detto più volte – ha aggiunto l’europarlamentare - che il nuovo programma politico per questo Paese deve essere incentrato sulla questione culturale e sulla questione morale. Bisogna rinnovare dalle fondamenta, con scelte coraggiose e grande determinazione, un centrosinistra crollato sulla questione morale. Sulla gestione affaristica e corrotta delle amministrazioni, sulla gestione illegale della spesa pubblica, sull’ostacolo alle azioni giudiziarie, troppo spesso non c’è stata alcuna diversità rispetto alle gestioni del centrodestra, anzi è evidente che in alcune zone del Paese, in particolare al Sud, si è registrata una piena trasversalità che ha consentito ai vari comitati di affari di governare il territorio senza soluzione di continuità”. “Per questo è necessaria – ha detto ancora de Magistris - quella che io ho chiamato la ‘rivoluzione dei buoni’. Un impegno diretto e fattivo dei cittadini onesti e volenterosi, della gente perbene. Ma questa ‘rivoluzione’ culturale e civile deve partire dalla politica: perché alla politica spetta di dare l’esempio ai cittadini, i quali invece si sono sentiti traditi nel momento in cui non si è riusciti a trovare punti fermi ed irremovibili sui quali fondare e mantenere il consenso. Noi invece, tutti insieme, dobbiamo dare vita ad un laboratorio politico, che accorpi anzitutto il meglio della sinistra, e che coinvolga anche le altre forze che credono nel cambiamento e nella rinascita culturale. Non è certamente un caso che la nostra straordinaria Costituzione, che tutto il mondo ci invidia, sia nata dalla sinergia di diverse sensibilità, che si sono unite per attuare la democrazia. I calabresi – ha concluso de Magistris - hanno oggi l’occasione di rendersi protagonisti del cambiamento, di riappropriarsi della propria terra, di riaffermare le proprie istanze, di scegliere in maniera libera e coraggiosa”.
A Paola con Luigi de Magistris hanno preso parte alla presentazione anche il presidente dell’Arci di Paola, Andrea Caruso, il giornalista Alessandro Pagliaro, ed il consigliere regionale Mimmo Talarico. “Ho trovato conferma, -ha affermato De Magistris- girando il Paese in questi mesi, che i cittadini sono stanchi di ascoltare parole vuote e non confermate nei fatti da chi le pronuncia, e sono invece sempre più attenti a cosa le persone, ed i politici in particolare, hanno fatto ed hanno rappresentato nella loro vita. E’ una cosa che mi rincuora, perché su questo secondo me si deve fondare una rinascita della politica, sulla scelta di mettere al primo posto questione culturale e questione morale, puntando incessantemente alla difesa ed all’attuazione della Costituzione italiana. E’ compito della politica dare l’esempio, ma in questa nostra epoca purtroppo vige il modello assolutamente opposto, una nuova forma di autoritarismo che vuole ostacolare lo sviluppo culturale, perché non si rafforzi nelle coscienze quel senso critico che porta al dissenso verso ciò che non è all’altezza dei veri bisogni della gente”. “Un grande cambiamento politico avviene sempre attraverso il cambiamento della classe dirigente – ha aggiunto de Magistris -, ma i cittadini non devono pensare che i problemi del Paese si possano risolvere delegando tutto a pochi singoli. E’ il momento di dare di più, di fare tutti la propria parte. Il popolo si deve mettere in cammino, si deve ribellare pacificamente per uscire dal silenzio in cui lo si vuole tenere. E’ ora che la Calabria si riappropri dei propri diritti e del proprio territorio, scegliendo con responsabilità da che parte stare”.

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