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Incarichi all'Arssa, interrogazioni della Napoli

 

Incarichi all’Arssa, interrogazione della Napoli. Polemica con l’ass. Maiolo

25 feb 10 L’On. Angela Napoli del PDL ha presentato un interrogazione parlamentare a risposta scritta a proposito degli incarichi a dirigenti nell’ARSSA. Di seguito ne pubblichiamo il testo integrale. Ai ministri per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, della Giustizia, delle Politiche agricole alimentari e forestali, dell’Economia e delle Finanze – per sapere – premesso che:
• Nel mese di aprile del 2006, il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura (ARSSA) Calabria, con delibera n.44/C, nell’ambito di una redistribuzione degli incarichi dei Dirigenti di ruolo, ha individuato per dieci strutture dirigenziali vacanti un identico numero di Funzionari, categoria D;
• Nel citato provvedimento, al fine di sopperire alle carenze di organico dei Dirigenti, nelle more dell’attivazione delle relative procedure concorsuali veniva consentito di individuare tra il personale dell’ARSSA le necessarie professionalità e competenze cui affidare l’incarico per garantire ed assicurare funzionalità ed efficienza delle strutture dell’Agenzia stessa;
• Dal 2006 non solo non è stata mai attivata alcuna procedura concorsuale dall’Amministrazione dell’ARSSA, ma neppure risulta adottata alcuna procedura selettiva per l’individuazione dei Funzionari cui attribuire l’incarico di Dirigente in questione, incarico che avrebbe dovuto avere la durata di un anno;
• I dieci incarichi di dirigente a funzionari categoria D, sono stati affidati non sulla base di quanto previsto dall’art. 19 comma 6 del D.lgs. n.165/2001, bensì solo su “vicinanza” all’attuale Amministrazione regionale calabrese, così come per il dottor Bruno Maiolo e per il dottor Benito Scazziota, peraltro, entrambi bocciati nel concorso per Dirigenti bandito ed espletato dalla Regione Calabria;
• In prossimità della scadenza dell’incarico annuale affidato ai dieci Dirigenti di cui sopra, il Direttore Generale pro-tempore dell’ARSSA, in data 16 marzo 2007, con circolare n.7 prot.n.1423, ha avviato una procedura selettiva mai portata avanti, tesa al mantenimento dell’incarico ai nominati in precedenza;
• I curricula all’ARSSA sono stati, infatti, inviati da circa 200 Funzionari e, nonostante ciò, sono stati prorogati, con semplici lettere, gli incarichi di Dirigenti ai soliti dieci Funzionari nominati in precedenza;
• In data 11 maggio 2007, è stata approvata dal Consiglio regionale della Calabria la legge n.9 che all’art.5 ha previsto la soppressione dell’ARSSA e la sua messa in liquidazione;
• Con D.G.R. n.343 del 04 giugno 2007, è stato nominato il Commissario liquidatore dell’ARSSA, alla presenza nella seduta di Giunta dell’Assessore Mario Maiolo, fratello dell’incaricato Dirigente Bruno Maiolo; presenza rinvenuta anche nella Giunta regionale del 19 novembre 2007, dove con delibera n.748 è stata concessa la proroga dell’incarico di Commissario liquidatore alla stessa persona;
• La D.G.R. n.343/2007, tra l’altro, prevedeva che la gestione del personale venisse attuata dal Commissario liquidatore;
• Con delibera n.137/CL del 23 novembre 2007, il Commissario liquidatore dell’ARSSA, su proposta del Direttore Generale dell’Agenzia Regionale in questione, ha determinato la cessazione degli incarichi di Dirigente attribuiti originariamente con la delibera 44/C del 26 aprile 2006, tranne che per il dottor Benito Scazziota e per il dottor Bruno Maiolo (quest’ultimo fratello dell’Assessore regionale Mario, il quale, come evidenziato, risultava presente nelle delibere di incarico e di relativa proroga del Commissario liquidatore);
• Gli altri Dirigenti per i quali è stata deliberata la cessazione dall’incarico si sono rivolti alla magistratura e qualcuno ha già conseguito il risultato favorevole al proprio ricorso;
• in data 21 luglio 2008, con delibera n.460, la Giunta regionale della Calabria, sempre con la presenza dell’Assessore Mario Maiolo, fratello dell’incaricato dirigente Bruno Maiolo, scaduto l’incarico al Commissario liquidatore, ha deliberato l’affidamento dello stesso incarico al già Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ARSSA, soppressa con l’art.5 della Legge regionale n.9 del 2007;
• il nuovo Commissario liquidatore, con delibera n.357/CL del 01 dicembre 2008, su proposta del nuovo Direttore Generale dell’ARSSA, peraltro Autorità di gestione del Piano di Sviluppo regionale dell’Assessorato all’Agricoltura della Calabria, ha prorogato fino al 31 dicembre 2008 gli incarichi di dirigenti ai dottori Bruno Maiolo e Benito Scazziota;
• ancora, scaduto l’incarico a quest’ultimo Commissario liquidatore, la Giunta regionale della Calabria, in data 19 gennaio 2009, con delibera n.16, e sempre con la presenza dell’Assessore Mario Maiolo, ha prorogato per ulteriori sei mesi l’incarico del Commissario liquidatore;
• oltre alle presunte illegittimità amministrative fin qui evidenziate, occorre segnalare che gli incarichi dirigenziali sono stati rinnovati con altre tre sequenze di provvedimenti monocratici, senza proposta del Direttore Generale né parere di legittimità, il tutto in difformità della normativa vigente in merito alla separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa e al regolamento organizzativo dell’ex ARSSA;
• con provvedimenti n.2 e 3 del 05 marzo 2009, il Commissario liquidatore ha ulteriormente prorogato fino al 30 giugno 2009 (scadenza del commissariamento) gli incarichi di dirigente ai dottori Bruno Maiolo e Benito Scazziota;
• ed ancora, il 10 luglio 2009, data nella quale il Commissario liquidatore risultava in regime di prorogatio ed in attesa di riconferma, questi con i provvedimenti n.3230 e 3231 redatti sottoforma di mera comunicazione formale, ha prorogato gli incarichi dirigenziali ai dottori Bruno Maiolo e Benito Scazziota fino al 31 dicembre 2009;
• solo il 07 agosto 2009 la Giunta regionale della Calabria con delibera n.530, sempre alla presenza dell’Assessore Mario Maiolo, fratello dell’incaricato dirigente Bruno Maiolo, ha prorogato l’incarico per ulteriori sei mesi al Commissario liquidatore, già Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ARSSA, soppressa con l’art.5 della legge regionale n.09 del 2007 e dopo che lo stesso Commissario liquidatore, pur nello status di prorogatio aveva prorogato i due incarichi dirigenziali;
• dall’ultima proroga n.530/2009 il Commissario liquidatore si trovava nuovamente in regime di prorogatio la cui scadenza era prevista per il 15 febbraio 2010, ai sensi della legge regionale 04 agosto 1995 n.39 e, pertanto, avrebbe potuto adottare solo atti di ordinaria amministrazione;
• nonostante ciò, in data 03 febbraio 2010 (periodo di definizione delle candidature per le prossime elezioni regionali), con provvedimenti n.04 e 05 il Commissario liquidatore ha prorogato nuovamente gli incarichi del dottor Bruno Maiolo e del dottor Benito Scazziota, questa volta addirittura fino al 30 aprile 2011: se non ritengano necessario ed urgente predisporre un’adeguata visita ispettiva, a cura dell’apposito Ispettorato Generale di Finanze del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, nonché dell’Ispettorato della Funzione Pubblica, previsti dall’art.60 commi 5 e 6 del decreto legislativo 165/2001, al fine di verificare l’efficacia dell’attività amministrativa, l’osservanza delle disposizioni vigenti sugli enti in liquidazione, il corretto affidamento degli incarichi dirigenziali da parte dell’ex ARSSA della Regione Calabria, nonché eventuali responsabilità a carico di singoli.

La replica di Maiolo: “Gli atti della Giunta regionale sull’Arssa, richiamati nell’interrogazione parlamentare dell’onorevole Angela Napoli, sono legittimi e corretti senza ombra di dubbio. La mia compatibilità formale e morale alla partecipazione e alla decisione degli atti che riguardano l’Arssa è assolutamente indiscutibile”. È quanto afferma, in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale, l’assessore alla Programmazione Mario Maiolo. “Non spetta a me esprimere valutazioni sugli atti dell’Arssa - aggiunge Maiolo - ma conosco la preparazione e l’onestà del commissario liquidatore e sono certo che quanto da lui prodotto sia orientato alla buona amministrazione e correttezza. La presenza nell’Arssa e il ruolo di mio fratello al suo interno è datata, non ha avuto alcuna interazione con la mia attività politica e, in assoluto, non ha avuto alcuna attenzione da chicchessia. Anzi quando le ha avute sono state tutte attenzioni penalizzanti, provenienti strumentalmente sia dal centrodestra che dal centrosinistra”. “Quindi, anche questa volta – afferma inoltre l’assessore Maiolo - le ispezioni richieste dall’onorevole Napoli si concluderanno in un inutile esborso finanziario per l’erario dello Stato. Mi permetto di fare solo due considerazioni ad Angela Napoli. La rima è che analoghi contenuti della sua interrogazione li ho letti tempo fa su un quotidiano e sottolineo che sono stati considerati diffamatori e che gli autori sono stati condannati. Mi auguro, come credo, che sia tutta farina del suo sacco. La seconda, per meglio dire, è una considerazione e un ringraziamento perché nella sua interrogazione ci sono tante illazioni ma una sola notizia vera: cioè che mio fratello ha partecipato al concorso per dirigenti nella Regione, avendo fatto domanda in epoca in cui io non ero consigliere regionale, ed è risultato non vincitore, pur avendo titoli e meriti, espletandosi il concorso mentre io ero consigliere regionale”. “Ringrazio l’onorevole Napoli – conclude Maiolo - per aver confermato quello che i cittadini calabresi attenti hanno potuto nel tempo verificare: ovvero la mia correttezza e il mio impegno per affermare in questa regione una politica fatta per bene e impermeabile a qualsiasi forma clientelare”.

La risposta della Napoli. Prendo atto della nota dell’Assessore regionale della Calabria, Mario Maiolo, e non entro assolutamente nel merito della stessa, considerato che la risposta al mio atto ispettivo parlamentare dovrà pervenire esclusivamente dai ministri ai quali l’atto stesso è stato rivolto. Intendo, però, solo ricordare all’Assessore Maiolo, che non mi sembra di essere stata tanto peregrina nel chiedere un inutile (così dallo stesso assessore considerato!) esborso finanziario, visto che il Direttore generale dell’ARSSA Calabria, non condividendo gli atti, appunto oggetto della mia interrogazione parlamentare, ha già provveduto a richiedere l’intervento degli organismi superiori di controllo amministrativo.

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