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Notizie di Politica

 

Loiero a Radio2 "Programmazione europea e accoglienza"

18 feb 10 La Calabria dei paesaggi mozzafiato e delle enormi potenzialità turistiche ancora in gran parte inespresse che fa il paio con l’immagine fatta di ‘ndrangheta, di ‘‘ferite” come quella di Rosarno e, in ultimo, del territorio che si sgretola per le frane. Barbara Palombelli, nel suo salotto di “28 Minuti”, la trasmissione di Radio2, ha ospitato il presidente della Regione, Agazio Loiero, ricandidato dopo il responso delle primarie di domenica scorsa alla presidenza, mette subito in primo piano, elencandole, le “contraddizioni” di una terra antica con ancora grandi questioni irrisolte. Loiero non si sottrae. E anzi rilancia. “L’immagine della regione? È questo - dice - il mio cruccio più grande e anche il mio più grande insuccesso. Ritenevo che, essendo stato molto a Roma e avendo avuto anche qualche incarico di governo, fossi la persona giusta per cambiare questo circuito mediatico che è davvero drammatico. La legislatura è iniziata addirittura con un omicidio. Non c’é dubbio che qui in Calabria avvengono tante cose negative a partire dalla presenza di una criminalità che é la più efferata del pianeta e quindi i problemi non mancano”. Il presidente, incalzato dalla conduttrice, fa anche riferimenti più personali. “Vivo con la scorta - ammette - anche se non la volevo essendo un pò claustrofobico, dopo avere ricevuto alcune minacce. In ogni caso, tutto ciò che di negativo avviene qui si mescola con un antichissimo pregiudizio anticalabrese che ho cercato anche di studiare e approfondire soprattutto negli ultimi cinque anni. Un pregiudizio difficile da superare perché ha radici storiche antichissime”. I fatti di Rosarno, rilancia Palombelli, hanno contribuito a mettere sotto una luce negativa la Calabria. “È vero - ha sostenuto Loiero - che la vicenda è stata vissuta così nel Paese. Però non è assolutamente così. Sull’immigrazione noi siamo su un altro pianeta. Rosarno è una ferita ma le devo dire che ci sono tre comuni della regione che, anche sostenuti da una nostra legge regionale, unica in Italia e votata anche dall’opposizione, si favoriscono moltissimo i richiedenti asilo che giungono in Calabria. A Riace, Caulonia e Stignano, i primi due comuni di centrosinistra e l’altro di centrodestra, che praticano in forma sistematica l’accoglienza. Facciamo venire persone che ripopolano i borghi svuotati dall’emigrazione. Ci sono sindaci di qualità assoluta e accade che bimbi eritrei e afghani parlino il nostro dialetto. Del resto, tutto questo avviene da una decina di anni. Sono esempi insuperabili. Ecco perché Rosarno, per noi è una ferita”. Un esempio di inclusione e integrazione, sottolinea ancora Loiero, che ha ispirato anche il regista tedesco Wim Wenders autore di un cortometraggio “Il Volo”, finanziato in parte dalla Regione, su una storia di integrazione e di cui si è parlato nel summit dei premi Nobel a Berlino. E ancora: si parla di politica con le primarie (“sono convinto che le primarie saranno l’approdo anche del centrodestra per il dopo Berlusconi. Se si vuole tenere vivo il rapporto tra il centro e il territorio non c’è altro strumento”) e di attualità con il caso Bertolaso (“le inchieste facciano il loro corso e facciano venire a galla la verità perché questo è giusto. Io faccio una distinzione netta, però, tra l’inchiesta e le capacità di intervento di Bertolaso, che sono innegabili”). C’é spazio, ovviamente, in poco meno di mezz’ora, anche per i punti forti da presentare agli elettori e da contrapporre, come dice la conduttrice al candidato del centrodestra, Giuseppe Scopelliti. “Primo - indica Loiero - programmazione europea. Dopo tanti disastri con l’Europa adesso siamo considerati una regione virtuosa. E poi la Cittadella regionale che ho voluto per porre fine allo scandalo di 14 miliardi di vecchie lire sborsate all’anno in fitti”. Turismo? “Mare e montagna - conclude Loiero - come ha illustrato la pubblicità con Rino Gattuso”.

Scopelliti "La mia candidatura al servizio dei giovani"

18 feb 10 “La mia candidatura nasce come spirito di servizio verso tutti i giovani, senza nessuno steccato, perchè a loro appartiene il destino della Calabria. Per questo , abbiamo voluto organizzare il 27 febbraio il meeting della gioventù all’ex centro agroalimentare di Lamezia Terme, scegliendo proprio il primo giorno di presentazione delle liste”. Lo ha detto, durante una conferenza stampa a Lamezia Terme, Giuseppe Scopelliti, candidato governatore del Pdl. “Sarà lo start up della campagna elettorale- ha proseguito Scopelliti- e sarà affidata all’entusiasmo giovanile . Interverranno giovani di ogni fascia sociale, capaci di rappresentare le culture ed i territori della Calabria. Sono le nuove generazioni ad essere il motore di un futuro - dice Scopelliti- che va ben oltre i confini della nostra coalizione . Il messaggio noi lo mandiamo ai giovani, non solo agli elettori, ma anche ai sedicenni, agli adolescenti che saranno la classe dirigente di domani. Ognuno di loro dovrà scrivere il libro della Calabria del domani ed a loro sono rivolte le nostre idee in materia di sviluppo, di espansione , di rinnovamento strutturale”. Scopelliti ha sottolineato come la sua candidatura punti a superare “la stagione dell’assistenzialismo per innescare quello della meritocrazia. Crediamo di poter parlare un linguaggio semplice, chiaro, onesto - ha aggiunto Scopelliti - per interloquire con i bisogni del mondo giovanile Il candidato a Presidente ha ricordato come già nella sua esperienza di Sindaco abbia guardato “ pur in assenza di deleghe precise , al mondo giovanile. La nostra campagna elettorale sarà immediata , diretta, orizzontale: parlerà del linguaggio giovanile e della voglia di reimportare le migliori energie “ Non faremo mai discriminazioni sul merito - ha aggiunto Scopelliti - sostenendo e valorizzando il patrimonio della qualità, prescindendo dalle appartenenze ; non ci interessa il colore politico, ma il contenuto delle idee. Vogliamo governare 10 anni- ha aggiunto Scopelliti- e per fare questo c’è bisogno di un processo culturale che coinvolga , con un’aggregazione mirata , le scuole, le università, i luoghi sociali. La cultura della legalità parte dalla prevenzione - ha aggiunto Scopelliti - offrendo ad ogni ragazzo dei riferimenti nuovi e strategici”. Scopelliti ha illustrato la giornata del 27: “Sarà partecipata, aperta , improntata alla discussione, al confronto “ Rispondendo a una domanda sulle idee per il rilancio dell’occupazione, Scopelliti ha detto: “La formazione e la cultura saranno il leit motiv del nostro programma, ma esse si intersecheranno con l’inserimento nel mondo del lavoro”. Scopelliti ha ricordato l’esperienza di “Imprendigiovani, che finanziò - ha detto - 315 nuove imprese ai tempi in cui io ero assessore : con la legge 4 del 2001 stabilizzammo 2.800 precari. La nostra politica del fare è questa. Non abbiamo mai preso in giro nessuno, né illuso nessuno - ha aggiunto Scopelliti - le cose che diremo, le faremo”.

Interrogazione dei deputati del PD "Riconoscere stato di calamità in Calabria"

18 feb 10 I deputati calabresi del Partito Democratico Maria Grazia Laganà Fortugno e Nicodemo Oliverio, in seguito alle ondate di maltempo che hanno colpito il Sud Italia ed in particolare la Calabria, causando ingenti danni all’ambiente e alle infrastrutture, hanno presentato al presidente del Consiglio dei ministri un’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta. I due parlamentari del Pd hanno chiesto “se intenda riconoscere lo stato di calamità naturale su tutto le zone della Calabria che hanno subito forti danni a causa del maltempo; se non ritenga di dover adottare provvedimenti urgenti, stanziando le risorse economiche necessarie, al fine di riparare i danni subiti che richiedono un intervento immediato; se intenda predisporre un programma di interventi di adeguamento e di prevenzione ambientale di medio/lungo termine per rendere il sistema idrogeologico calabro idoneo a fronteggiare in futuro situazioni di maltempo anche di forte intensità; se non sia il caso di demandare al Dipartimento della Protezione civile un’articolata ricognizione del territorio al fine di individuare in maniera sistematica i danni subiti dall’ambiente, dalle strutture, dalle aziende e dalle attività agricole e artigianali in generale”. Laganà e Oliverio, nella stessa interrogazione, evidenziano “la situazione di disagio e di paura vissuta dalla popolazione di Maierato”, in seguito al movimento franoso che ha messo in serio pericolo persone e cose del centro del vibonese. “Questa è al momento la situazione emergenziale più grave - conclude il testo dell’interrogazione al presidente Berlusconi -, tuttavia, sono state segnalate in questi ultimi mesi innumerevoli altre frane e smottamenti che hanno minacciato alloggi, determinato la rottura di ponti e la chiusura di diversi tratti di strada e di autostrada, con forti penalizzazioni sulla già difficoltosa viabilità. Pertanto, le ripercussioni negative sul tessuto cittadino e sulle attività economiche di agricoltori, operai, negozianti, artigiani e piccoli e medi imprenditori si sono fatte sentire molto pesantemente. In estrema sintesi, si può affermare che il precario e già disastrato assetto idrogeologico ed ambientale dell’intera regione è stato scosso profondamente, lasciando segni che potranno essere cancellati, allorquando sarà stata superata la situazione di emergenza, soltanto con l’adozione di interventi strutturali articolati e complessi di medio e lungo termine”.

Senatori Pdl "Commissione ambiente visiti la Calabria"

18 feb 10 I senatori del Pdl calabrese Antonio Gentile, Giuseppe Valentino, Vincenzo Speziali, Franco Bevilacqua e Giovanbattista Caligiuri hanno scritto una lettera al Presidente della Commissione Ambiente del Senato, Antonio D’Ali, invitandolo a “venire urgentemente in Calabria per verificare i gravi danni causati dal maltempo. Il governo è prontamente intervenuto - si legge nella lettera - ma c’è la necessità che il Parlamento si renda conto di quello che è accaduto e delle responsabilità connesse alla mancanza di una seria politica della prevenzione del suolo Siamo certi - concludono i senatori rivolgendosi a D’Ali - conoscendo la tua sensibilità che non mancherai di aderire alla nostra richiesta, dettata dalla necessità di garantire sicurezza alla nostra gente e di programmare interventi strutturali, di concerto con il Governo, per la ricostruzione”.

Castagna (Uil) "Frane, basta emergenze ora soluzioni definitive"

18 feb 10 Basta qualche giorno di pioggia per riaprire le piaghe della terra di Calabria, tutta la regione è immobilizzata da centinaia di frane che mettono a rischio la vita ed il futuro dei cittadini -sostiene il Segretario generale della UIL calabrese Roberto Castagna- non siamo dinanzi ad un evento imprevedibile, ma l'intero territorio della regione, già a grave rischio idrogeologico, è collassato con le abbondanti piogge dei giorni scorsi. In questo scenario anche gli incendi estivi hanno dato un notevole contributo a questa catastrofe, la terra priva della rete di protezione naturale costituita dalla vegetazione si è arresa immediatamente alla furia delle intemperie con il risultato che la rete viaria di tutta la regione, già di per se insufficiente, ha avuto un collasso isolando interi comuni e cittadine. Ora a questo punto il Governo centrale deve rendersi conto che in una regione come la Calabria non si possono più rincorrere le emergenze, bisogna avviare un piano di provvedimenti definitivi in grado di permettere ai cittadini di questa regione di vivere in sicurezza e di poter investire nel futuro. Ieri gli operai idraulico forestali venivano additati come uno spreco, oggi, la natura, ha dimostrato che invece sono una necessità insostituibile. Ancora una volta -conclude il sindacalista- possiamo dire che piove sul bagnato, ma è ora di dire basta. Oggi bisogna dare maggiore forza all'impegno, che la Regione ha già preannunciato, in merito ad un piano d'intervento che porti alla messa in sicurezza del territorio, quest'opera, ormai irrimandabile, non può che partire dalla completa regimentazione delle acque che preveda l'impiego in maniera massiva degli operai idraulico forestali.

D'Ippolito (Pdl) "Frane, un decreto legge per la Calabria"

18 feb 10 “La straordinaria gravità dell’assetto idrogeologico della Regione Calabria, evidenziatasi proprio in questi giorni per effetto del maltempo, richiede un’attenzione eccezionale che, con fiducia e sulla scorta di precedenti e consolidate esperienze, voglio a lei in particolare sollecitare.”. Lo scrive la deputata Pdl Ida D’Ippolito in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Berlusconi. D’Ippolito scrive di “un vero e proprio bollettino di guerra in una Calabria che si sgretola: 145 le aree considerate critiche nel Catanzarese; il Cosentino in ginocchio; nel Vibonese crolla la montagna a ridosso di Maierato (2300 gli sfollati); interrotta l’autostrada A3 per controlli; chiusa la S.S. 18 a Cetraro; il 100% dei Comuni della Calabria è a rischio; la Regione Calabria ha chiesto lo stato di calamità. Nel quadro generale dell’impegno profuso dal Governo per la messa in sicurezza del territorio nazionale - continua la deputata Pdl - sento forte la necessità di proporre un provvedimento mirato, in direzione di una delle regioni a più alto degrado ambientale, soprattutto per la reiterata e persistente carenza nel tempo di “politiche di sistema” dirette a interventi, tarati sulle caratteristiche morfologiche dei nostri territori. Chiedo perciò - conclude - un decreto legge per la Calabria che, unitamente alle iniziative previste all’interno del Piano per il Sud, dimostri la volontà concreta del Governo di consentire, partendo dal punto di maggiore criticità, il nuovo “rinascimento del Sud””

Laganà e N.Oliverio "Berlusconi riconosca stato di calamità"

18 feb 10 I deputati calabresi del Partito democratico Maria Grazia Laganà Fortugno e Nicodemo Oliverio hanno presentato al Presidente del Consiglio un’interrogazione “sull’ondata di maltempo - scrivono - che ha colpito e sta continuando a colpire, quasi incessantemente, il sud Italia ed in particolare la Calabria, causando ingenti danni all’ambiente e alle infrastrutture e determinando una situazione di tragica emergenza”. I due parlamentari del Pd chiedono al Presidente del Consiglio “se intenda riconoscere lo stato di calamità naturale su tutto le zone della Calabria che hanno subito forti danni a causa del maltempo; se non ritenga di dover adottare provvedimenti urgenti, stanziando le risorse economiche necessarie, al fine di riparare i danni subiti che richiedono un intervento immediato; se intenda predisporre un programma di interventi di adeguamento e di prevenzione ambientale di medio e lungo termine per rendere il sistema idrogeologico calabro idoneo a fronteggiare in futuro situazioni di maltempo anche di forte intensità; se non sia il caso di demandare al Dipartimento della Protezione civile un’articolata ricognizione del territorio al fine di individuare in maniera sistematica i danni subiti dall’ambiente, dalle strutture, dalle aziende e dalle attività agricole e artigianali in generale”. Maria Grazia Laganà e Oliverio sottolineano, inoltre, “la situazione di disagio e di paura vissuta dalla popolazione di Maierato, dove - affermano - si vive la situazione emergenziale più grave. Tuttavia, in questi ultimi mesi sono state segnalate innumerevoli altre frane e smottamenti che hanno minacciato alloggi, determinato la rottura di ponti e la chiusura di diversi tratti di strada e di autostrada, con forti penalizzazioni sulla già difficoltosa viabilità. Pertanto, le ripercussioni negative sul tessuto cittadino e sulle attività economiche di agricoltori, operai, negozianti, artigiani e piccoli e medi imprenditori si sono fatte sentire molto pesantemente”. “Si può affermare - concludono i due parlamentari - che il precario e già disastrato assetto idrogeologico ed ambientale dell’intera regione è stato scosso profondamente, lasciando segni che potranno essere cancellati, allorquando sarà stata superata la situazione di emergenza, soltanto con l’adozione di interventi strutturali articolati e complessi di medio e lungo termine”.

Commissione antimafia approva codice etico per le candidature

18 feb 10 Un codice di autoregolamentazione finalizzato alla “trasparenza” delle candidature che i partiti, le formazioni politiche e le liste civiche che si presenteranno alle regionali è stato approvato all’unanimità dalla Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Giuseppe Pisanu. In pratica, le formazioni che vi aderiranno non presenteranno candidati rinviati a giudizio, o destinatari di misura cautelare personale, o in stato di latitanza o condannati con sentenza anche non definitiva per i reati, tra gli altri, di associazione mafiosa, estorsione, usura, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita, traffico illecito di rifiuti. Un analogo “Codice etico” venne approvato dalla Commissione - allora presieduto da Francesco Forgione - il 3 aprile del 2007, alla vigilia delle amministrative, dopo una discussione “accelerata” proprio per non mancare l’appuntamento con un test elettorale che avrebbe portato alle urne quasi 12 milioni di italiani. La nuova “proposta di autoregolamentazione”, redatta dallo stesso Pisanu, riordinata e integrata dopo un serrato dibattito, non rappresenta naturalmente un obbligo essendo le forze politiche invitate ad aderire “su base volontaristica”: essa è estesa anche alle elezioni dei consigli provinciali, comunali e circoscrizionali, e fissa temporalmente il possesso dei “requisiti” di trasparenza per le candidature “alla data di pubblicazione dei comizi elettorali”. Tra i delitti presi in considerazione, figurano anche il trasferimento fraudolento di valori, l’omessa comunicazione delle variazioni patrimoniali da parte dei sottoposti a misure di prevenzione e tutti quelli che rientrano “nelle pratiche comuni alle attività a carattere mafioso”.

Diliberto il 19 e 20 in Calabria

18 feb 10 Il rilancio del mezzogiorno, la crisi economica, il ruolo della federazione della sinistra, le imminenti elezioni locali e regionali, saranno alcuni dei temi e degli argomenti trattati dal segretario nazionale del PdCI on. Oliviero Diliberto che sarà in Calabria venerdì 19 e sabato 20 febbraio. In modo particolare venerdì 19 febbraio alle ore 18 presso la sala Mommo di Polistena (RC) Oliviero Diliberto concluderà la manifestazione pubblica dal titolo “La nuova stagione dei diritti riparte da Polistena e dalla Piana di Gioia Tauro”. Alla manifestazione di Polistena, oltre a Diliberto, parteciperanno, tra gli altri, il segretario della locale sezione della Fgci Fabio Racobaldo, il candidato a Sindaco di Polistena Michele Tripodi, il segretario provinciale del PdCI di Reggio Calabria Massimo Canale e il segretario regionale del PdCI e candidato alle prossime elezioni regionali Michelangelo Tripodi. Sabato 20 febbraio alle ore 10.30 nella sala del Consiglio Comunale di Lamezia Terme Oliviero Diliberto terrà una conferenza stampa assieme al segretario regionale del PdCI Michelangelo Tripodi e al segretario provinciale di Catanzaro del PdCI Antonino Rappoccio. Nel pomeriggio di sabato Diliberto si sposterà a Crotone e concluderà, nella sala del Museo Civico, una manifestazione pubblica sul futuro della Federazione della Sinistra. Alla manifestazione di Crotone, tra gli altri, interverranno il segretario provinciale del PRC Francesco la Bernarda, il segretario provinciale del PdCI Salvatore Bonofiglio e quello regionale Michelangelo Tripodi.

Callipo “Sui premi ai Dg nessun abbaglio, c’è la delibera”

18 feb 10 ''L'unica risposta apprezzabile alle mie osservazioni (che confermo integralmente) sul 'premio' da assegnare ai direttori generali della sanita', sarebbe quella, se ancora c'e', del direttore del Dipartimento dell'Assessorato. A lui tocca rassicurare i calabresi, affermando, con poche ma chiare parole, che nessun premio sara' dato a direttori generali, in quanto la sanita' calabrese e' allo sfascio, affogata da debiti e priva di qualsiasi prospettiva''. E' quanto afferma, in una nota, il candidato alla presidenza della Regione, Pippo Callipo. ''In realta', anche questo dire e non dire - prosegue Callipo - fa parte di un errore commesso a monte dal Governo che avrebbe dovuto commissariare la sanita' calabrese, sanzionare i responsabili politici e amministrativi dello sfascio e consentire, a tutti i soggetti che nel settore hanno voce e ruolo, di avviare la ricostruzione in base a dati certi e linee trasparenti. Invece e' ancora tutto nell'ombra e nell'ombra si continua a usare la sanita' come un serbatoio elettorale, se poi i calabresi per ogni prestazione debbono ricorrere ad altre regioni e' un dato irrilevante. Il disastro finanziario della sanita' calabrese dovrebbe essere motivo di dimissioni in tronco di tutti i responsabili e non l'occasione per altri premi''. ''Sul punto specifico del 'premio' ai direttori generali - prosegue Callipo - non c'e' stato alcun abbaglio da parte mia. La delibera per assegnare i premi ai direttori generali c'e' (la numero 28 del 28.1.2010) e, sul medesimo argomento, c'e' anche l'esposto dall'Anaao (Associazione nazionale medici dirigenti) del 14 febbraio indirizzato al Governo nazionale ed alla Corte dei Conti. Stabiliranno questi ultimi soggetti il da farsi. Inoltre, e' noto che i bilanci delle aziende sanitarie sono in disavanzo e che questa criticita' e' una causa, prevista dalla legislazione vigente, per la rimozione dei direttori generali. Pertanto, al di la' del macroscopico tentativo di dare premi per ragioni non amministrative, ci sarebbe da chiedersi perche' si predispongono delibere per attribuire premi a direttori generali inadempienti. Ma la risposta e' ovvia''.

Puccio e Paraboschi (PD) "Contro la destra serve unità"

18 feb 10 "L'unità dei gruppi dirigenti, la capacità di fare sintesi e di stare insieme, è la migliore risposta politica che in questo momento il PD può dare per far fronte all'attacco strumentale di una destra inconcludente, aggressiva e distruttiva che non vanta nessun merito politico". E' quanto affermano, in una nota congiunta, Giovanni Puccio e Mario Paraboschi, dirigenti regionali del PD. "Costruire l'unità - proseguono Puccio e Paraboschi - è un compito di tutti ed è un valore fondamentale inestimabile. Un messaggio forte deve arrivare alla nostra gente, un segno di rigore, di serietà e di responsabilità. L'appuntamento elettorale che abbiamo di fronte diventa un passaggio vitale per il progetto politico del PD e per il futuro della nostra regione. Un gruppo dirigente che si ritiene tale deve saper mettere da parte personalismi e ambizioni, per quanto legittime, e combattere insieme questa battaglia elettorale che richiede tutto il nostro impegno, la nostra forza politica e la nostra capacità progettuale. Avremo tempi e modi per discutere delle nostre cose subito dopo la campagna elettorale". "Possiamo e dobbiamo avviare - sostengono i due dirigenti del Pd - una seria e severa riflessione politica discutendo e confrontandoci tra di noi e se serve anche decidere democraticamente con un voto. La storia insegna che quando si vince si discute meglio e spesso si trovano le soluzioni giuste ai problemi politici e di governo. Bisogna dare forza e continuità ad un programma di governo che affronta i problemi del risanamento finanziario, i nodi strutturali della nostra regione, che purtroppo ancora oggi esistono ed è esempio emblematico la drammatica situazione geomorfologica che si è venuta a creare dopo il maltempo di questi giorni". Per Puccio e Paraboschi "bisogna puntare su una rinnovata capacità di spesa, che aiuti il superamento della crisi economica e dia opportunità di lavoro ai tanti giovani capaci che oggi vedono nell'abbandono della Calabria l'unica prospettiva di vita percorribile. Costruire l'unità è un compito di tutti e rimane il valore di riferimento per poter stare insieme. Dobbiamo combattere una difficile battaglia politico - elettorale non solo per il successo e la vittoria ma per una storia, per una cultura di governo, per un' idea di società, per una capacità d'innovazione e cambiamento, per dare speranza e futuro alla nostra terra. E' il momento per tutto il gruppo dirigente di saper cogliere per intero la sfida e di esserne davvero all'altezza con intelligenza, serietà e responsabilità".

Messina (Idv) "Approvazione codice etico, abbiamo precorso i tempi"

18 feb 10 “L'approvazione unanime da parte della Commissione antimafia del codice di autoregolamentazione per le candidature rappresenta una svolta di trasparenza nel rapporto tra cittadino e istituzioni. Le norme contenute nel codice richiamano i partiti alla massima coerenza, pulizia e responsabilità nella scelta dei candidati. Noi di Idv abbiamo precorso i tempi, sottoponendo addirittura le proposte di candidatura per la conposizione delle liste alla Commisisone Nazionale Antimafia ma il nostro auspicio era quello che divenisse prassi". È quanto afferma, in una nota, Ignazio Messina, Commissario Regionale Idv che aggiunge: "Ora è prioritario – conclude Messina- che queste norme non restino sulla carta e abbiano effetti immediati sulla selezione della futura classe dirigente del Governo Calabrese, l'on.Antonio Di Pietro e il sen.Luigi Li Gotti, componenti e nostri rappresentanti in Commissione, vigileranno affinchè questo avvenga”.

Pizzini (Pdl) “Calabria malata di ‘parchite’ acuta”

18 feb 10 “Mentre i territori andrebbero maggiormente tutelati attraverso una seria politica di salvaguardia dell’ambiente, in Calabria ci si continua ad ammalare di ‘parchite acuta’ con la chiara volontà di offrire favori ed opportunità per gli amici degli amici piuttosto che per il territorio cui viene concepita l’istituzione di certi organismi”. Ad aprire un dibattito su una lunga lista di parchi marini e naturalistici da organizzare lungo tutta la terra di Calabria, e presentata nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Regionale, è l’esponente del PdL, Antonio Pizzini. “Non sono per nulla contrario a politiche di promozione e tutela del nostro meraviglioso territorio o alla conservazione e valorizzazione degli splendidi fondali prospicenti le incantevoli coste della Calabria, ma non bisogna celare dietro il pretesto dell’istituzione di un parco il solito carrozzone politico dove infilarci decine e decine di dipendenti, che poi andranno solo a ricoprire ruoli rappresentativi o amministrativi, con grave carico per le già deboli casse regionali. Le nostre montagne come i nostri mari hanno bisogno di una cura e di un amore diverso che non un nuovo Ente da sovvenzionare. Guardate cosa sta succedendo in questi ultimi mesi dopo anni di incosciente politica ambientale e dopo aver provato a smantellare alcuni organismi funzionanti o a rimuovere professionalità competenti, utili per la cura del nostro patrimonio naturalistico. Fortunatamente, pochi giorni fa, mentre con un atto piratesco alcuni colleghi provavano ad infilare una proposta di legge di istituzione del “Parco Monte Caloria e della Catena Costiera” tra le maglie di quanto si stava approvando in chiusura di legislatura, il sottoscritto e l’onorevole Pasquale Tripodi, minacciando di allontanarsi dall’aula e far così mancare il numero legale per il proseguimento della seduta, siamo riusciti a bloccare questo scempio legislativo che avrebbe partorito l’ennesimo parco della Calabria”. L’on. Pizzini si riferisce all’area naturalistica che sarebbe dovuta sorgere nei comuni di Fagnano Castello, Malvito, Cetraro, Acquappesa, Guardia Piemontese, Mongrassano, Cerzeto, San Martino di Finita, Rota Greca e Fuscaldo, che presentava una lunghezza di circa 70 km ed un’estensione di 7.300 ettari. Le finalità del Parco, la sua perimetrazione, le norme di salvaguardia ma, soprattutto, le norme finanziarie erano state stabilite con una delibera di Giunta Regionale nello scorso mese di dicembre. “Basta con queste invenzioni dell’ultimo momento che hanno il solo intento di ridistribuire i soldi dei calabresi a pochi amici per fini elettoralistici. La Regione Calabria e tutti gli amministratori locali debbono perseguire il solo obiettivo di gestire con parsimonia e lungimiranza il grande patrimonio ambientale di questa terra. Necessitano subito interventi che promuovano l’applicazione di metodi di gestione e valorizzazione che siano tesi a realizzare realmente un’integrazione tra uomo e ambiente naturale. La legge regionale è chiara e richiede esplicitamente che tutto ciò si ottenga solo attraverso la salvaguardia dei valori antropologici, architettonici, archeologici e storici delle tante zone interessanti della nostra regione, oltre che con le attività agricole produttive ed agro-silvo-pastorali, di agricoltura biologica e di ogni altra attività economica tradizionale attualmente in uso e compatibile con la finalità della conservazione degli ecosistemi naturali. Speriamo che alla nostra Calabria si possa assicurare una prospettiva di sviluppo sostenibile con le popolazioni residenti, senza dover compromettere la natura ed il paesaggio. Ma, soprattutto, senza consentire che si depredino continuamente le casse ed i soldi dei calabresi con l’inganno di una camuffata politica a tutela dell’ambiente”.

Talarico (Idv) “Dissesto territorio frutto di dodici anni di commissariamento ambientale”

18 feb 10 “Le frane, gli smottamenti, le profonde ferite che il maltempo sta infliggendo al territorio calabrese, le immagini terrificanti di Maierato, inducono ad una rinnovata riflessione sullo stato dell’ambiente in Calabria. Una Regione in cui l’emergenza ambientale, dichiarata nel lontano 1997, dopo ben dodici anni di commissariamento e nonostante il fiume di quattrini spesi, è rimasta sostanzialmente tale”. Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale di Italia dei Valori, Mimmo Talarico. “Dai rifiuti alla depurazione, passando per il dissesto idrogeologico, il quadro che emerge –spiega Talarico- è fortemente cupo. Per la questione rifiuti è ancora evidente l’insufficienza degli impianti di trattamento e smaltimento, e quelli attivi stanno esaurendo le loro capacità di intervento. La raccolta differenzia procede a macchia di leopardo, nel frattempo tarda una proposta organica, chiara ed operativa su scala regionale. Tra Regione, province e comuni si gioca a rimpiattino per quanto riguarda ruoli, competenze e responsabilità, mentre il rischio di esplosione dell’emergenza si fa sempre più concreto. Per non parlare della depurazione. In Calabria ogni mille metri di costa c'è un depuratore. In tutto sono circa 700. Intanto continuano a scaricare la loro sozzura millecinquecento torrenti e fiumare che scendono dalle montagne. Tutto finisce nel mare. Com’è stato più volte segnalato, in ogni luogo dove c'è uno di questi pseudo depuratori c'è sempre una discarica sottomarina. Possiamo stare certi che anche l’anno prossimo ci sarà bisogno di chiedere scusa ai bagnanti per il mare sporco! Poi c’è il dissesto idrogeologico. Sempre lo stesso, dai tempi in cui Giustino Fortunato definiva la Calabria “sfasciume pendulo”. D’altro canto, in Calabria, tutti i 409 comuni sono stati classificati a rischio idrogeologico dal Ministero dell’Ambiente (57 a rischio frana, 2 a rischio alluvione e 350 a rischio sia di frane che di alluvioni). Ci chiediamo allora di cosa si è occupata la gestione commissariale in Calabria in questi 12 anni e quali sono i fatti, le iniziative, gli interventi di cui l’attuale classe politica di destracentrosinistra può fregiarsi con riguardo alla risoluzione di questi annosi problemi. Ci chiediamo se la tragedia di Maierato, l’ultima di una serie lunghissima, non sia sufficiente per convincere il Governo nazionale ad accantonare il progetto di costruzione del ponte sullo stretto, destinando i relativi fondi ad un piano organico di risanamento ambientale e di difesa del suolo nella nostra Regione.

P. Tripodi "Taglio treni sulal jonica allontana su dal nord"

18 feb 10 “Querelle a parte, è indubbio che la paventata soppressione dal primo marzo da parte di Trenitalia di 12 treni a lunga percorrenza da Reggio Calabria verso la fascia jonica reggina di collegamento con le città settentrionali allargherà il divario di opportunità alla mobilità tra il Nord ed il Sud del Paese”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Pasquale Tripodi. “Sarà una iniziativa che penalizzerà - aggiunge - irrimediabilmente tutto il territorio calabrese e nello specifico della provincia reggina, che verrà completamente isolata dal contesto ferroviario a lunga percorrenza. Tale materiale rotabile è a rischio di soppressione in quanto privo di finanziamento, anche in considerazione del fatto che il contratto di servizio tra il Ministero dei Trasporti e Trenitalia non è stato rinnovato. La situazione che si prospetta, dunque, in vista degli imminenti tagli, è allarmante. Le ricadute in termini sociali ed economiche sono ovviamente negative e prive di ogni logica di sviluppo sostenibile per la nostra Regione. Difatti, tutti i settori verranno interessati ai tagli di organici; macchina, bordo, manovra, stazioni, manutenzione causando la perdita di circa 80 posti di lavoro senza considerare l’indotto. Per di più, non dimentichiamo un altro aspetto della questione, vale a dire i gravi disagi che ne deriveranno per i numerosi pendolari che quotidianamente si servono dei mezzi ferroviari per raggiungere il posto di lavoro nella fascia ionica reggina”. “In assenza dei treni di lunga percorrenza - prosegue Tripodi - l’utenza si troverà costretta a utilizzare i treni del trasporto regionale che su 104 unità solo 60 di questi risultano giornalmente in servizio poiché il restante 40% a causa di avarie giornaliere, trattandosi di mezzi obsoleti, è stato soppresso senza procedere ad una sostituzione degli stessi con mezzi idonei. Inoltre, non comprendo il silenzio da parte di Trenitalia nonostante le numerose e reiterate richieste di un incontro interistituzionale da parte dei rappresentanti sindacali Uiltrasporti di Reggio Calabria Pino Bartolo e Giovanni Itri per discutere della situazione regionale in generale e di quella reggina in particolare. Un incontro che allo stato attuale si rende necessario e irrimandabile anche per chiarire la politica messa in atto da Trenitalia che tra l’altro con arroganza e presunzione ha disatteso l’impegno preso con la Uiltrasporti in data 10 novembre 2009 di mantenere con il nuovo orario dicembre 2009-dicembre 2010 tutti i servizi attualmente erogati. Il risultato di tali scelte scellerate è facilmente intuibile: soppressione di servizi essenziali, carrozze non adeguate, perdita di posti di lavoro e isolamento e arretratezza territoriale; tutto questo a discapito di una collettività quale quella calabrese già costretta a sopportare gravissimi, quanto storici, carenze infrastrutturali e oggettive difficoltà occupazionali”. “Per tali ragioni, è palese - conclude - che il comportamento di Trenitalia, la cui politica si interessa esclusivamente al bilancio della società e non all’erogazione del servizio di pubblica utilità è intollerabile e provoca tensioni sociali. Pertanto, non è più rinviabile un intervento celere e tempestivo da parte della massima istituzione regionale al fine di definire i termini esatti della questione e di pervenire di concerto con Trenitalia, con il Ministero dei Trasporti e con le sigle sindacali interessate ad una soluzione che non solo compensi la situazione di difficoltà attuale, ma che non provochi disservizi e di conseguenza svantaggi e limitazioni all’utenza; creando quindi tutte quelle condizioni utili e indispensabili alla realizzazione di un servizio, quale quello della rete ferroviaria calabrese, in grado di rispondere alla reali esigenze della popolazione”.

Sabato Loiero e Guccione incontreranno i segretari della coalizione

18 feb 10 Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero e il segretario regionale del Pd Carlo Guccione incontreranno a Lamezia Terme, sabato 20 febbraio, alle ore 18, nella sede del Pd calabrese, i segretari regionali e i responsabili dei partiti e dei movimenti che sostengono il presidente Loiero alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo. In quella sede saranno presenti i segretari regionali di Rifondazione Comunista, del Pdci, di Api, di Sinistra Ecologia e Libertà, dei Socialisti, dei Verdi, di Mpa e Alleanza Democratica. Saranno presenti inoltre i responsabili dei movimenti Slega la Calabria e ProCalabria di Aurelio Misiti.

Mancini-La7, scuse e malintesi

18 feb 10 “E’ gravissimo, vergognoso ed ingiustificabile che nel corso della trasmissione di La 7 Tetris condotta da Luca Telese, dedicata alle inchieste sulla corruzione, sia stata inopinatamente inserita una mia fotografia a corredo di un elenco di persone indagate e arrestate per gravi reati- così Giacomo Mancini del PDL. Naturalmente sono completamente estraneo alle vicende narrate e però – ha continuato Mancini- è evidente che la messa in onda del mio volto, sebbene legato ad un nome differente dal mio, in un contesto così negativo abbia provocato disorientamento negli spettatori e un danno alla mia immagine. Per questo chiedo ed anzi pretendo – ha concluso Mancini- le scuse immediate di Luca Telese e di La 7 in mancanza delle quali mi vedrò costretto ad adire le vie legali per ottenere il risarcimento del danno che ho subito”. E le scuse sono arrivate. "Sono dispiaciuto dell'accaduto e mi scuso sia a titolo personale che a nome della redazione di Tetris e de La7". Luca Telese, conduttore di Tetris, risponde così alla richiesta di scuse avanzata da Giacomo Mancini esponente del Pdl. "Abbiamo erroneamente associato la foto di Giacomo Mancini - spiega Telese - al nome di Sergio Bartoletti, persona coinvolta in un'inchiesta sulle truffe ai danni delle compagnie di assicurazione, alla quale Mancini è totalmente estraneo. La concitazione della diretta - conclude in conduttore - ci ha tirato un tiro mancino, al quale rimedieremo subito nella prossima puntata".

Costituiti gli organismi dei giovani di Alleanza per l’Italia Calabria

18 feb 10 Si è svolta oggi pomeriggio la prima riunione provinciale dei giovani di Alleanza per l’Italia, il nuovo movimento politico che fa riferimento al senatore Francesco Rutelli e al senatore Franco Bruno. Dopo un iniziale saluto del coordinatore provinciale Ninni Urso e del responsabile organizzativo Francesco Attico, si è provveduto ad insediare gli organismi provinciali così strutturati: coordinatore politico il giovane assessore del comune di Cellara, Laura Venneri, vice coordinatore il giovane di San Lucido Luca Filippo, coordinatore organizzativo Simone Castrovillari di Bisignano e portavoce Maria Francesca Amodeo di Diamante. Si è formato anche un esecutivo provvisorio organizzato per settori tematici: Università e Lavoro coordinato da Angelo Catalano di Rende, Ambiente e Territorio coordinato da Francesco De Cicco di Mendicino e il comitato provinciale provvisorio costituito da Maria Francesca Calvano, Angela Biondi, Marsico Francesco, Russo Domenico, Evasio Pasquale, Pasqua Claudio, Capalbo Antonio, Andrioli Alessia, Tocci Alberto, Genovese Pamela, Bruno Tiziana, Gaudio Michele, Siciliani Federica, Gardi Samanta, Lombardi Francesco, Amone Fabio e Attico Antonio.

Lucà (CdD) “Nell provincia di Crotone tracollo del mondo del lavoro”

18 feb 10 “Alla luce degli avvenimenti degli ultimi mesi, mi permetto esprimere un mio modesto parere sulla situazione del lavoro a Crotone e nella sua provincia. Quello che si è verificato in questi ultimi anni ha veramente dell'inverosimile”. Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo del CdD della Provincia di Crotone, Salvatore Lucà. “Voglio ribadire –aggiunge Lucà- ove mai c'è ne fosse bisogno, la mia più sentita e sincera solidarietà a tutti i lavoratori che in questo momento subiscono la precarietà del lavoro, in primis i lavoratori che hanno occupato Villa Giose in questi giorni e coloro i quali in questo momento stanno giustamente manifestando presso la Sasol di Crotone e Gres. Siamo alla vigilia di una campagna elettorale regionale, e queste problematiche non sono, purtroppo, “ priorità assuluta” nell'agenda politica dei candidati a presidente, di quelli a componenti del futuro Consiglio Regionale e dei nostri rappresentanti romani. Da crotonese sono preoccupatissimo per la piega che sta prendendo una situazione che molti rappresentanti locali ( per tutelare probabilmente, i loro amici e referenti politici) avallano, forse in buona fede, distruggendo di fatto una classe operaia che era un vanto per questa provincia ed un tessuto economico di micro e piccola imprese che stà, per forza di cose, gettando irreversibilmente la spugna. Una vera vergogna per tutti coloro i quali dicono di voler fare per gli altri, una situazione divenuta a dir poco insostenibile che, per quanto mi riguarda e per la parte politica che rappresento, diventerà l'essenza principale della nostra attività, mettendo in sordina forse altre problematiche pur serie, ma sicuramente meno urgenti. Da oggi il lavoro diventerà la nostra stella polare, considerato anche l'apatia di tanti esponenti politici che vivendo nel mondo ovattato della casta e non avendo contatto con i cittadini pensano evidentemente che tutto proceda per il meglio. A Crotone un'altra consuetudine che dobbiamo cercare di ostacolare è quella di accogliere, senza un minimo di analisi, imprenditori che arrivano da non si sa dove per creare nel concreto agitazioni sociali, inadempienze e chiusure di aziende con relative perdite occupazionali. A tal riguardo una domanda che molti cittadini mi pongono giornalmente è il perché la Sasol è stata fatta acquisire ad un imprenditore che già in passato non aveva dimostrato grande acume imprenditoriale, in quanto anche l'altra azienda di riferimento versa in una situazione a dir poco disastrosa. Mi riferisco in particolare alla Gres ed inoltre sono stato informato che addirittura ( spero non sia vero) è stato invitato a partecipare alla futura costituzione della società portuale; quali sono i motivi di tutte queste alchimie e partecipazioni finanziarie? Personalmente, voglio re-invitare tutti gli esponenti politici locali ad un impegno più confacente ai bisogni ed alle emergenze che stiamo sopportando con cristiana rassegnazione. La micro e piccola impresa calabrese ed in primis quella crotonese ha bisogno di misure concrete atte alle loro capacità finanziarie e strutturali. Riguardo alle possibili contromisure rispetto a queste problematiche, in questo momento né siamo convintissimi insieme agli addetti ai lavori, sono due gli strumenti che in particolare potrebbero salvare il nostro tessuto imprenditoriale e incrementare le nostre capacità occupazionali per cercare di uscire concretamente da questa crisi: 1. facilitazioni concrete sull'accesso al credito, credito di imposta sugli investimenti strutturali e coinvolgimento delle imprese locali nei lavori e future commesse per la bonifica. 2. coinvolgimento nella bonifica di maestranze solo locali, in primis quelle ex Pertusola ma anche di tutti coloro i quali usufruiscono di ammortizzatori sociali nell'attesa di eventuali reintegri, evitando di coinvolgere comunque imprenditoria e maestranze extra territoriale anche quando non necessario. Spero che su queste linee guida si muova la politica e le istituzioni provinciali e comunali. Personalmente mi batterò per quanto potrò, senza alcun tentennamento, sperando di trovare la massima partecipazione anche dalle altre forze politiche, a prescindere dalle varie appartenenze.

Proto “Grave crisi occupazionale nel crotonese”

18 feb 10 “La città di Crotone attraversa una disastrosa crisi occupazionale. In questo momento due importanti realtà del nostro territorio stanno vivendo un periodo molto delicato. Ho portato la mia solidarietà e la vicinanza ai dipendenti della ex Sasol e di Villa Giose”. Così il presidenet del Consiglio provinciale di Crotone, Benedetto Proto. “La visita –aggiunge Proto- però era finalizzata principalmente ad avere informazioni in maniera diretta e per sentire gli umori e le ragioni di chi vive ogni giorno sulla propria pelle i problemi legati alla mancanza del lavoro. Le due realtà sono diverse fra loro, ma in entrambe svolge un ruolo fondamentale il rapporto tra lavoratori e rispettive proprietà. È necessario fare fronte comune tra i soggetti coinvolti ed affrontare in modo serio il problema. Non è più il tempo delle lunghe trattative e delle false promesse, è arrivato il momento di prendere in mano la situazione, mettere gli imprenditori davanti alle proprie responsabilità per una nuova azione imprenditoriale. Serve maggiore trasparenza e programmi a lunga scadenza che garantiscano l’occupazione stabile di un importante numero di lavoratori. In questa azione è necessario il coinvolgimento della Regione e del Governo centrale perché una realtà come la provincia di Crotone non può essere ulteriormente ignorata. La bonifica non deve fare da schermo per sfuggire delle responsabilità, né si può pensare che sia la panacea di tutti i mali, è un’opportunità da cogliere per innescare un’inversione di tendenza e porre le basi per un nuovo e futuro sviluppo economico del nostro territorio.

Schifino (Pd) replica a Devona “Eletto capogruppo da inizio consiliatura”

18 feb 10 “In merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere provinciale, ora capogruppo dei DemoKRatici, Giancarlo Devona, -afferma il Capogruppo del PD nel Consiglio Provinciale di Crotone, Ubaldo Schifino- mi preme precisare quanto segue: Come risulta dagli atti ufficiali del Consiglio Provinciale, nonché dalle riunioni del gruppo Pd, il gruppo del Partito Democratico è stato ufficialmente costituito fin dall’inizio di questa consiliatura ed ha eletto all’unanimità il sottoscritto alla carica di capogruppo così come da regolamento del consiglio Provinciale.

Naccari (PD) “Scopelliti chiarisca sulla centrale a carbone”

18 feb 10 “Sarebbe opportuno che il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti si mettesse d’accordo con il Governo nazionale, espressione del suo stesso partito”. Così Demetrio Naccari Carlizzi commenta il secco rifiuto del primo cittadino reggino in merito alla possibilità che si costruisca una centrale elettrica a carbone in prossimità del territorio del Comune di Reggio, a Saline Joniche. Ad oggi è in corso la riunione definitiva della Commissione del ministero dell’ambiente competente per la Viao Valutazione di Impatto Ambientale; un iter fondamentale per ottenere i permessi governativi alla costruzione di un mostro che potrebbe liberare decine di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera ogni settimana: Salvo sorprese si attende che la commissione deliberi per il sì al progetto portato avanti da una ditta svizzera, la ‘Sei’.“Se Scopelliti è contrario alla soluzione della centrale a carbone, “senza se e senza ma”, per la riconversione del complesso industriale ex Liquichimica di Saline Joniche, dovrebbe comunicarlo anzitutto ai propri alleati politici”, spiega l’assessore regionale al Bilancio. “Scopelliti si metta in contatto con il Consiglio dei Ministri anzitutto, e con il Ministero dell’Ambiente: e ci faccia sapere che rapporti si trova con il ministero retto da Stefania Prestigiacomo, sua collega di partito, in caso di via libera della Commissione ‘Valutazione impatto ambientale’ del ministero,”.Ma il fatto che il Ministero dell’Ambiente possa dare via libera alla centrale, con un parere positivo sull’impatto ambientale non fa dormire sonni sicuri ai calabresi, aggiunge Naccari Carlizzi: “Evidentemente il Governo non consulta il territorio, e non avvisa i suoi stessi amministratori locali, prima di assumere tali fondamentali scelte per il futuro della salute dei cittadini; l’urgenza con la quale il candidato governatore del centrodestra si affretta ad assicurare il suo “impegno per impedire la nascita della centrale” fa capire come anche per l’elettorato di Destra il tema della salute sia fondamentale, in quanto bene prezioso per tutti i cittadini, aldilà dell’appartenenza politica; e mi viene da credere che Scopelliti non sappia nemmeno quanto denunciato non più tardi di due settimane fa dal collega assessore regionale all’Ambiente Silvio Greco, il quale spiegava nel corso dell’ inaugurazione qui a Reggio del nuovo centro ricerche sulla biologia marina, come in base alle valutazioni degli esperti, se il governo Berlusconi dovesse decidere sul ritorno al nucleare, la Calabria sarebbe in cima alla lista dei papabili come deposito per accogliere le scorie radioattive delle centrali a uranio”. Se Scopelliti pensa davvero di essere adatto per candidarsi alla guida della regione Calabria – conclude Naccari Carlizzi -dovrebbe prepararsi adeguatamente ad un impegno complesso. Per dare prova di credibilità, potrebbe cominciare a dimostrare di avere come leader politico, delle capacità di portare le istanze del territorio a conoscenza del Governo centrale. Al momento sembra che il Governo centrale ignori completamente tutti i messaggi in arrivo dai calabresi, siano essi di sinistra o di destra. Viene da chiedersi di che cosa abbiano parlato il sindaco Scopelliti e il premier Silvio Berlusconi in occasione del Consiglio dei ministri tenuto nella città dello Stretto nemmeno un mese fa. Di sicuro non di centrali a carbone”.

Orsomarso (Pdl) “Su Facebook gruppi antisemiti offendono calabresi”

18 feb 10 È vergognoso che su Facebook sia stato aperto un gruppo razzista ed antisemita dal titolo “Ebrei + Calabresi = Calabrei” – così Fausto Orsomarso del PDL. È vomitevole la sua presentazione che testualmente recita “questo gruppo è dedicato a quelli che vorrebbero mettere in pratica nobili e "gassose" tradizioni tedesche nei confronti dei calabresi” e – ha continuato Orsomarso - sconcerta il fatto che tale gruppo vanti sessantuno iscritti. Mi auguro – ha concluso Orsomarso - che i gestori del noto social network oscurino immediatamente questo gruppo che offende profondamente tutti i calabresi e che instilla pericolosi germi di antisemitismo e razzismo contro i quali è giusto schierarsi.

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