HOME, Torna alla pagina Indice
Citta' di Cosenza , Torna alla pagina Indice
Dir.resp. Pippo Gatto
Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .
Hinterland
 Rende
 Castrolibero
 Castiglione
 Servizi on Line
 Segnala i problemi 
 Famacie di Turno 
 Gare e Appalti 
 Bandi e Concorsi 
 Cinema 
 Scrivi alla Redazione 


 
 Turismo
 I Monumenti
 Mappa dell'Hinterland
 Centro Storico
 Notizie per i visitatori
 Rubriche
 Alimentazione
 Ambiente
 Attualità/Cronaca
 Consumatori
 Cronaca Rosa e Gossip
 Cultura
 Diritti del Cittadino
 Economia e Finanza
 Innovazione e Tecnologia
 Politica e Sociale
 Servizi Speciali e Dossier
 Sindacati
 Spettacoli
 Sport
 Partecipativi
 Chat
 Forum
 Scienza
 Informatica
 Innovazione
 Scienza
 Associazioni
 Salute
 Prevenzione
 Sanità e Salute
 Scuola e Giovani
 Scuola
 Musica
 Università




Previsioni: Epson Meteo

    Condividi su Facebook

Notizie di Politica

 

Per le primarie nessuna divisione nel PD

06 fen 10 Le primarie per scelta del candidato alla presidenza della Regione non provocheranno divisioni all'interno della sinistra, ma sanciranno una maggiore unità all'interno della coalizione. E' quanto è emerso dall conferenza stampa tenuta a Lamezia Terme dai tre candidati alle primarie, Agazio Loiero, Giuseppe Bova e Bruno Censore, insieme al segretario regionale del Pd , Carlo Guccione. "Quello di oggi - ha detto Guccione - è un incontro che è frutto di una riunione per la scelta del candidato alla presidenza della Regione che noi volevamo fare in modo aperto, non solo rispetto agli iscritti ed alla stampa, ma anche rispetto a tutti i calabresi per verificare il nostro livello di discussione perché non abbiamo nulla da nascondere. Siamo convinti che solo con una discussione franca si può trovare una sintesi unitaria e nel panorama calabrese non c'é nessun partito che, in modo così palese, abbia potuto scegliere i suoi candidati". Un partito unito, quindi, così come ribadito anche da Loiero, Bova e Censore. "Noi - ha detto Loiero - pur diversi, come del resto lo sono tutti gli uomini, il messaggio che vogliamo dare, insieme al segretario, è che c'é unità e che chiunque vinca vada a fare il presidente della Regione perché il rischio è che vinca questa destra.. Ora si tratta di scegliere il candidato presidente della Regione che ha più chance. Quando ci sarà la scelta e quando ci saranno anche le liste, solo allora si potranno fare i veri sondaggi. Io non avrei aderito ad un partito se non avesse avuto un sigillo federale molto forte. E' bene ricordare che non stiamo scegliendo il candidato a capo di un condominio ma il candidato alla presidenza di una Regione. Mi sono battuto per le primarie per legge che, però, costavano troppo e non me la sono sentita come non se la è sentita anche Bova". Bova ha criticato il "modello del pensiero unico, per cui comanda uno e tutti seguono. Noi stamattina sembriamo tutti un po' matti, fuori dal coro. Non è così e non siamo soli perché questo tipo di meccanismo cresce nel sud dove stiamo imparando il duro mestiere del crescere. Noi tentiamo di parlare ai calabresi ed io sono convinto che stiamo facendo una cosa giusta. Non neghiamo i problemi che ci sono, ma non abbiamo timore ed abbiamo fiducia dei calabresi onesti. Considero di grande valore il fatto che Loiero sia stato il primo firmatario della legge regionale sulle primarie ed è un segno di grande intelligenza politica. Io, per quel che mi riguarda, ho già vinto perché, quando tutti hanno rinnegato i calabresi e la Calabria, noi non lo abbiamo fatto in quanto noi tutti assieme vogliamo essere la Calabria". Di "primarie come strumento per rinnovare la politica" ha poi parlato Bruno Censore, secondo il quale "bisogna costruire questa alleanza con le forze che stanno all'opposizione del Governo Berlusconi. Mi sono candidato - ha aggiunto - per il valore che do alle primarie e per allargare la partecipazione. Penso, così, di dare un contributo alla mia terra. La mia non é una candidatura contro Loiero o contro Bova, ma è per costruire. Ecco perché, dopo il risultato del 14 febbraio, il compito di ciascuno di noi dovrà essere quello di appoggiare chi ha vinto. La partita è tutta aperta e non solo in Calabria".

Nuova legge elettorale, il dibattito in Consiglio

06 feb 10 Nel dibattito che ha preceduto l'approvazione della legge elettorale sono intervenuti i rappresentanti dei vari gruppi consiliari. Per il Pd, il capogruppo Nicola Adamo ha parlato di "momento solenne che però - ha aggiunto - non è determinato dalle pressioni esterne che ci sono state per l'abolizione del listino, ma è stato frutto di una precisa volontà del Consiglio. Un provvedimento che non poteva essere adottato prima perché si è dovuto riformare lo Statuto attraverso una doppia lettura da parte dell'Assemblea. In questo modo giungiamo al recupero più vero dello spirito maggioritario". Il capogruppo dei Popolari europei verso il Pdl, Giampaolo Chiappetta, ha definito il dibattito "carico di un'enfasi esagerata rispetto all'argomento posto all'ordine del giorno e spropositati i termini usati per presentare questa riforma. E' impensabile, a soli quattro giorni dalla fine della legislatura, mettere mano in modo così profondo alla modifica della legge elettorale". Per Egidio Chiarella, dell'Alleanza per l'Italia, "la discussione sulla legge elettorale è stata seria ed ha qualificato il Consiglio regionale, che sta vivendo un'importante pagina di democrazia". Il capogruppo di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano, ha detto che "l'approvazione delle legge rappresenta un segno storico anche per l'intero Paese", mentre quello del Pdci, Michelangelo Tripodi, ha parlato di "assunzione di responsabilità da parte del Consiglio regionale che dà piena espressione alla volontà popolare". Infine, il capogruppo del Partito socialista, Giuseppe Guerriero, ha parlato di "momento importante per la democrazia in Calabria" e di "esempio per molte altre regioni italiane". A conclusione della seduta è stata approvata, con i voti della maggioranza di centrosinistra, la legge sulla riduzione dei costi di gestione del Consiglio regionale.

Frascà “Ecco chi ha votato le quote rosa”

06 feb 10 “In Consiglio regionale, l'emendamento da me presentato per consentire la doppia preferenza uomo - donna è stato respinto con 37 voti contrari e 9 favorevoli. Tra questi ultimi vanno considerati il mio e quello della collega Stefania Covello, le uniche donne di questa Assemblea. Assieme a noi si sono espressi a favore della norma solo Adamo, Bova, Loiero, Giamborino, Racco, De Gaetano e Michelangelo Tripodi". E' quanto afferma, in una nota l'assessore regionale Liliana Frascà. "Invece - prosegue Frascà - la quasi totalità dei consiglieri regionali, che a parole afferma da anni la necessità di promuovere una maggiore presenza delle donne nelle istituzioni, alla prova dei fatti ha dimostrato il contrario. Non sono sorpresa, ma francamente non mi aspettavo che si arrivasse ad un risultato così disarmante. La stragrande maggioranza dei componenti del Consiglio regionale ha detto che non era il caso. Qualcuno si è addirittura spinto al punto da trincerarsi dietro la presunta incostituzionalità dell'emendamento, ignorando che poche settimane fa la stessa identica norma, approvata dal Consiglio regionale della Campania e impugnata dal Governo, è stata dichiarata pienamente legittima dalla Corte Costituzionale. E' stata così sciupata un'occasione per inverare il principio delle pari opportunità che, purtroppo, ancora oggi appare solo una vuota espressione priva di reale contenuto e, soprattutto, di una sincera volontà politica".

Pino Gentile (Pdl) “Abolizione listino fatto positivo”

06 feb 10 "L'abolizione del listino é un fatto estremamente positivo, perché supera una norma anacronistica e interdittiva dei bisogni di partecipazione democratica". Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl alla Regione, Pino Gentile. "Registriamo con soddisfazione - prosegue Gentile - come sia passata la nostra linea, esplicitata dall'avere chiesto e ottenuto che il Consiglio si riunisse entro venerdì per approvare la norma, di concerto con il nostro candidato a presidente Scopelliti e il coordinamento regionale. La ratio di concepimento della norma è stata superata nel tempo ed è giusto che il premio di governabilità venga distribuito sulle liste, ampliando le possibilità di inclusione istituzionale per quanti acquisiscano il consenso popolare". "Abbiamo mantenuto fede all'impegno - conclude il capogruppo del Pdl - assunto con l'opinione pubblica esprimendo un si convinto e unitario alla cancellazione della norma: una vittoria nostra e di Scopelliti". "Una strage di San Valentino della politica, delle primarie, della credibilità: non ci sono commenti per definire questa ennesima, tragicomica decisione del Partito Democratico in Calabria". E' quanto afferma ancora Gentile. "Siamo vicini agli elettori del Pd che rispettiamo e che crediamo sempre più distanti dal loro partito in Calabria che è capace di arricchire con contenuti tragicomici, ogni giorno, questa parossistica vicenda. Dovevano fare le primarie a gennaio istituzionali poi le hanno annullate, hanno convocato quelle di partito e le hanno sospese, le hanno fissate al sette, uno dei candidati (Censore) si è ritirato". "Infine, al decisione di arrivare a San Valentino - prosegue Gentile - e di reintegrare anche Censore. Se questa classe dirigente peraltro invisa a Callipo e a De Magistris, pensa di legittimarsi con una quotidiana azione di autodemolizione vuol dire che è lontana mille miglia dai problemi di una Calabria che vive quotidianamente tensioni e lacerazioni che meriterebbero rispetto".

De Gaetano (Prc) “Il Pdl spieghi voto contrario a voto pari opportunità”

06 feb 10 "La brutta pagina vissuta ieri in Consiglio regionale in tema di pari opportunità non può essere frettolosamente archiviata". Lo afferma in una nota il capogruppo di Rifondazione comunista in consiglio regionale Nino De Gaetano. "Oggi - aggiunge - è l'ora delle spiegazioni alle tante calabresi che avevano invocato da parte dei partiti la correzione della precedente legge elettorale nel nome di una compiuta democrazia paritaria. Gli appelli e i richiami bipartisan, però, non hanno neppure scalfito la compattezza dei consiglieri regionali del Pdl, tutti uniti contro gli emendamenti per una compiuta rappresentanza di genere nell'Assemblea calabrese. Per dare un segnale forte alle donne calabresi gli uomini del Pdl hanno avuto la possibilità di scegliere tra l'emendamento presentato dal sottoscritto e da Michelangelo Tripodi che prevedeva, pena il decadimento, la presenza nelle liste elettorali di non più di due terzi di candidati dello stesso genere e l'emendamento firmato da Liliana Frascà per la doppia preferenza. Forse confusi da tanta abbondanza li hanno bocciati entrambi, dimostrando con i fatti che per il centrodestra le pari opportunità sono un buon argomento per convegni, per vaghe dichiarazioni di principio o per barzellette. Niente di più". "La pratica nel Pdl - prosegue - è decisamente un'altra cosa e, tanto a Roma quanto a Reggio Calabria, va da sempre nel segno di un maschilismo volgare e retrogrado. Il voto di ieri, però, inchioda ciascuno alle proprie responsabilità. Davvero impossibile fare finta di nulla. Gli uomini del centrodestra che, come se nulla fosse successo, si stanno già preparando a chiedere il voto delle donne di Calabria, elogiando nei loro comizi elettorali il valore delle pari opportunità, dovrebbero cominciare con un mea culpa ed una bella spiegazione dell'accaduto. Ma non basterà. Il voto del Consiglio regionale di ieri, infatti, dà chiare ed inequivocabili indicazioni alle calabresi che di certo, di fronte a chi ne ha bocciato senza appello le legittime aspirazioni, sapranno essere consequenziali alle prossime elezioni regionali".

Tripodi (Pdci) “Rammarico per mancata approvazione pari opportunità”

06 feb 10 “Grande soddisfazione per l’abolizione del listino e rammarico per la mancata approvazione in Consiglio regionale dell’emendamento alla nuova legge elettorale che avrebbe consentito di garantire nelle liste la partecipazione di almeno un terzo di rappresentanti del mondo femminile” viene espressa, in una nota, da Michelangelo Tripodi, capogruppo del PdCI e assessore regionale all’Urbanistica e Governo del Territorio. “L’abolizione del listino, che consente ai cittadini calabresi di scegliere democraticamente tutti i consiglieri regionali senza alcun privilegio per questi ultimi – sottolinea Tripodi – è un segnale che va oltre la Calabria perché come ben sappiamo abbiamo un Parlamento di nominati sia alla Camera che al Senato con l’impossibilità da parte degli elettori di esprimere una preferenza, in sostanza di decidere chi sarà il loro deputato e il loro senatore, a causa delle cosiddette liste bloccate decise dalle segreterie dei partiti, vera e propria offesa e schiaffo alla democrazia”. “Rimane, invece, continua Tripodi, l’amarezza per la mancata approvazione dell’emendamento da me presentato, assieme al consigliere De Gaetano, che prevedeva che almeno un terzo dei candidati nelle liste fossero donne. Una scelta che è stata ostacolata da una maggioranza trasversale ma, soprattutto, del centrodestra che ha dimostrato all’unanimità di essere assolutamente arretrato rispetto alle battaglie di civiltà come questa che noi abbiamo rappresentato nell’aula del Consiglio”.“Un centrodestra che da sempre e che continua ad avere una concezione becera e prettamente maschilista che non prevede nel proprio programma la partecipazione delle donne alla vita politica o che comunque non la favorisce”. “Debbo aggiungere però con altrettanto rammarico –conclude Tripodi – che si è registrata la stessa posizione anche di alcuni esponenti del Pd. Morale della favola: il Consiglio regionale nella sua interezza ha perso una grande occasione per poter lanciare un segnale per dire che la Calabria si pone davvero all’avanguardia sui diritti e sulla civiltà”.

Callipo “Abolizione consigliere supplente, prevale buon senso”

06 feb 10 ''La cancellazione della figura del consigliere regionale supplente, introdotta nella riforma dello Statuto della Regione votata di recente, che avrebbe fatto ridere l'Italia, e' un elemento positivo. Si vede che, dopo le insistenze della societa' civile, il buon senso ha prevalso". Lo ha dichiarato Pippo Callipo, candidato dell'Idv alle elezioni regionali in Calabria. "Sarebbe interessante, per comprendere le dinamiche clientelari che animano questa politica, capire come sia stato possibile escogitare una figura cosi grottesca, costosa e inutile per i calabresi come il consigliere regione supplente, ma immagino che la risposta ce la possiamo dare da soli - prosegue - Resta tuttavia il numero altissimo di consiglieri regionali: 50 (la scorsa legislatura erano 40) che, sommati ai 4 assessori esterni ed ai 2 sottosegretari, arrivano a 56. Mi chiedo, quindi, e chiedo alla gente perbene della Calabria che per sbarcare il lunario non sa come fare: servono davvero cosi' tanti consiglieri regionali ed e' cosi' indispensabile dare loro la stessa remunerazione di un manager di una grande azienda produttiva in una Calabria che e' letteralmente in ginocchio e dove 30 consiglieri regionali sarebbero piu' che sufficienti?". "In una Calabria che ha una Regione improduttiva, il 'Pil' piu' basso d'Europa ed e' considerata la piu' povera d'Italia? - aggiunge - A mio avviso, si e' ancora ben lontani da ogni riforma seria dell'Istituzione Regione, ben lontani ancora dall'avere una Regione utile per i calabresi perche' ancora i calabresi non hanno voce, ancora i calabresi non contano nulla e questa politica agisce come gli pare e piace''.

Feraudo (Idv) “Approvato un moderno modello elettorale”

06 feb 10 “Esprimo la mia più compiaciuta soddisfazione per le determinazioni assunte dal Consiglio regionale in materia di Legge Elettorale, perché sono determinazioni che copiano con la carta carbone le compatibilità coerentemente da me dettate”. Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale di Italia dei Valori, Maurizio Feraudo. “Infatti, -aggiunge- dopo estenuanti mesi di defatigante bailamme, che ha avuto il suo culmine nella stucchevole liturgia della legge, farsa e truffa, istitutiva delle primarie, prima approvata e poi sostanzialmente cancellata, finalmente ieri sera il Consiglio regionale, in uno spirito di partecipata e diffusa condivisione, ha messo in piedi un nuovo e avanzato modello elettorale, abolendo, innanzitutto, il listino, strumento eminentemente anti democratico ma anche fonte di oscuri accordi tra camarille. E non istituendo la figura del Consigliere supplente, che avrebbe generato ulteriore spreco di denaro, ma anche corrosive distorsioni nella fisiologica dialettica istituzionale. È, dunque, prevalsa, su tutto il fronte, la linea, chiara e univoca, di IdV, che della contrarietà al listino e al Consigliere supplente ne ha fatto una bandiera identificativa della sua azione politica. Resta, tuttavia, l’indignato rammarico per come il Presidente del Consiglio regionale, con spregiudicata prevaricazione, sul finire dei lavori abbia “sporcato” una seduta che, per la verità, meritava ben altro epilogo. Giunti al punto dell’ordine del giorno relativo alla legge sulla riduzione dei costi il Presidente si è cimentato in un autentico ed inedito atto podestarile, esecrabile e intollerabile. In un secondo, sì proprio così letteralmente in un secondo, ha proclamato l’approvazione della legge sulla riduzione dei costi, senza che la stessa sia stata votata. Incredibile a dirsi e a credersi: Bova l’ha dichiarata approvata senza che sia stata previamente attivata la procedura di voto. Cioè a dire, senza che nessun Consigliere regionale abbia mai votato. Il Presidente del Consiglio regionale l’ha approvata d’imperio. Un atteggiamento, questo, metodologicamente scandaloso. Indegnamente beffardo delle regole della democrazia istituzionale. Sono convinto che in nessun altro Consiglio regionale d’Italia si sia mai verificata una cosa del genere . Bova, a ciascun Consigliere regionale, ha scippato il diritto al voto. Così come ha scippato a ciascun Consigliere regionale il diritto alla discussione e IdV avrebbe voluto esercitare fino in fondo sia il diritto al voto che il diritto alla discussione, per votare in maniera convinta e solenne a favore della legge, ma anche per offrire, proficuamente il suo fervido contributo di idee al dibattito. Senonchè il Presidente del Consiglio regionale ha indecorosamente vilipeso la dignità dell’aula.

Magorno (PD) “Finalmente abolito listino vergogna”

06 feb 10 “Finalmente il listino della vergogna è stato cancellato. La riserva indiana ora non c’è più” E’ quanto afferma, in una nota, il sindaco di Diamante e capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale, Ernesto Magorno che, insieme a centinaia di sindaci ed amministratori calabresi nelle scorse settimane aveva aderito al vasto movimento promosso dal presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio insieme agli altri quattro presidenti delle Province calabresi. “Il Consiglio Regionale della Calabria –prosegue Magorno –nonostante le mille insidie che lo hanno caratterizzato costringendo l’Assemblea a protrarre i lavori fino a notte fonda e che confermano la necessità di un’iniziativa popolare come quella messa in atto nelle settimane scorse dal presidente della Provincia di Cosenza, è riuscito a chiudere la legislatura con un messaggio di speranza per tutti i calabresi. Il dato che emerge da questo importantissimo atto, infatti, va nella direzione di un cambiamento possibile anche nella vita politica calabrese. In tal senso va dato atto al Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio e agli altri quattro Presidenti delle province calabresi di aver contribuito non poco a spingere nella direzione giusta, rompendo ipocrisie e pregiudizi e dando voce e forza alla reale volontà dei cittadini calabresi che, da oggi in poi, potranno liberamente scegliere tutti i propri rappresentanti in Consiglio regionale”. “Ora –conclude il sindaco di Diamante- bisogna proseguire sulla strada della legalità e del rispetto delle regole, presentando in vista dell’imminente competizione elettorale candidati credibili e vicini ai cittadini e preparando liste forti e trasparenti, in piena sintonia con la forte richiesta di cambiamento che viene dalle popolazioni e dai territori dell’intera regione”.

Corbelli “Abolizione listino svolta epocale”

06 feb 10 Una giornata storica per la Calabria, una svolta epocale, una grande vittoria di una intera regione, dei calabresi, una importante conquista civile, che ripristina la democrazia e il diritto, sancito dalla Costituzione, dei cittadini di poter scegliere i propri rappresentanti nella Assemblea regionale”. Così il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, commenta l’approvazione dell’abolizione del listino bloccato da parte del Consiglio regionale. “L'abolizione del listino-vergogna è un grande successo – prosegue Corbelli – di Diritti Civili, del presidente Oliverio e di quella indipendente e autorevole stampa calabrese che ha sostenuto questa battaglia di democrazia, legalità e rispetto dei diritti dei cittadini elettori calabresi, di poter scegliere liberamente e democraticamente chi eleggere in Consiglio regionale e non essere invece costretta a ratificare le scelte, nomine dei dieci componenti il listino bloccato, fatte dalle segreterie (e boss) dei partiti». «Dopo dieci anni di lotte, di proteste, di denunce di Diritti Civili – dice ancora Corbelli – finalmente è stato abolito il listino-vergogna. Diritti Civili iniziò, in perfetta solitudine, dieci anni fa, nel 2000, presentandosi da solo, alle elezioni regionali calabresi, con una propria lista e un suo candidato alla Presidenza della Regione (lo stesso Corbelli), a denunciare la vergogna del listino bloccato, dei nominati e raccomandati, imposti dai capipartito ed eletti senza alcun consenso elettorale. Dopo che per anni abbiamo gridato, purtroppo inascoltati, contro il listino-vergogna, oggi grazie anche alla importante iniziativa del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che ha promosso il movimento 'Aboliamo il listino', che Diritti Civili ha subito sostenuto, è stato raggiunto questo importante, storico risultato, cancellato questo assurdo e inaccettabile privilegio, riconosciuto e ripristinato il diritto costituzionale dei cittadini elettori di poter scegliere in assoluta libertà e autonomia i propri rappresentanti in seno al Consiglio regionale calabrese». Corbelli ricorda, infine, come «l'abolizione del listino sia il secondo importante, consecutivo successo che Diritti Civili e la Provincia di Cosenza riescono ad ottenere, dopo l’istituzione del Garante della Salute della Calabria, promossa, con una proposta di legge, da me, nella mia veste allora di consigliere provinciale, approvata dal Consiglio provinciale di Cosenza il 17 gennaio 2008 e licenziata, all’unanimità, dal Consiglio regionale il 30 giugno successivo”.

Gli auguri di Loiero e Scopelliti a Sebastiano Caffo

06 feb 10 “Ho conosciuto tempo fa a New York il giovane Sebastiano Caffo, neoletto presidente del Gruppo Giovani Imprenditori della Calabria. Con i suoi prodotti portava negli Usa il nome e il genio della Calabria. E nello scambio di poche battute ho avuto modo di apprezzarne la voglia di contribuire allo sviluppo della Calabria. È di questi giovani industriali che la regione ha bisogno”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, tramite una nota del portavoce Pantaleone Sergi. “Caffo rappresenta quella Calabria positiva che suscita nuove speranze per giovani e meno giovani e io - ha aggiunto Loiero - intendo congratularmi con lui per l’importante incarico che gli é stato affidato. Raccoglie la bella eredità di Florindo Rubbettino, altro esempio di concretezza e di capacità di iniziativa. Come Regione, in questi anni ci siamo fatti carico dei problemi che l’imprenditoria calabrese ha dovuto affrontare, soprattutto di quella giovanile. Abbiamo avuto attenzione mediante i fondi europei anche con interventi nel settore del credito ma soprattutto abbiamo puntato sulla concertazione per mettere in campo strumenti di sostegno alle imprese”. “Ritengo che, in continuità con il suo predecessore - ha concluso Loiero - Caffo, alla guida dei giovani industriali calabresi, saprà dare un contributo adeguato ai bisogni della nostra terra”.
Anche il sindaco Scopelliti interviene con una nota, diffusa dall'ufficio stampa del Comune di Reggio Calabria, sul cambio di presidenza del gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Calabria. "Un ringraziamento a Florindo Rubbettino - afferma Scopelliti - per aver guidato sapientemente i giovani industriali che si sono dimostrati in grado di rapportarsi con la realtà territoriale in un periodo in cui la crisi internazionale, che nella nostra regione si avverte maggiormente rispetto ad altre aree del Paese e del Mezzogiorno, richiede interventi radicali anche da parte delle imprese. Un augurio di buon lavoro lo rivolgo a Sebastiano Caffo, certo che metterà a disposizione della categoria la sua competenza e le sue capacità organizzative per consentire all'imprenditoria calabrese di diventare protagonista dello sviluppo socio - economico di questa terra".

Adamo (PD) “Scopelliti pericoloso disequilibrio per la Calabria”

06 feb 10 “I ripetuti interventi, cui abbiamo assistito in questi giorni, circa la fantomatica esclusione di Reggio Calabria dai fondi Fas per il piano di mobilità urbana, sottolineano il rischio che la Calabria sta correndo: l’elezione di Scopelliti a Governatore rappresenterebbe indubbiamente un pericolo per il doveroso equilibrio fra i territori e le politiche regionali”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Nicola Adamo, in una dichiarazione. “Se –aggiunge Adamo- persino di fronte ad un finanziamento pari a 100 milioni di euro, si organizza una gazzarra in salsa boia chi molla e la si esporta in giro per la Calabria, vuol dire che non si è in grado di esercitare ruoli e funzioni di grande responsabilità. E’ documentato ed efficacemente chiarito dalla Regione come Reggio non abbia perso alcunché ed anzi sia stata attenzionata come mai in precedenza, da finanziamenti e progetti concreti. La Calabria non ha certo bisogno di essere divisa su questioni su cui le amministrazioni devono lavorare con leale collaborazione nell’interesse dei cittadini. Reggio ha dunque solo il problema dell’assenza di una politica dei trasporti comunale che la fa essere impreparata a cogliere le opportunità offerte dalla Regione, ciononostante la Regione si fa carico di supplire per impedire che i reggini perdano opportunità. Scopelliti invece spieghi alla città come ha fatto a perdere 15 milioni di euro previsti dal bando regionale per l’edilizia popolare. Spieghi ai suoi concittadini perché ha deliberato ampliamente oltre i termini previsti dal bando. Spieghi perché la delibera oltretutto non prevedeva, come richiesto, il cofinanziamento comunale e si limitava esclusivamente a modificare il piano triennale delle opere pubbliche. La verità è che il Comune di Reggio è un baratro finanziario senza precedenti. Questi 15 milioni il Comune li ha persi realmente e non certo per colpa della Regione ma delle sue scelte”.

Messina (Idv) "Politici siano esmpio di eticità"

06 feb 10 "I nostri rappresentanti politici devono essere esempio di eticità e ancor di più in una regione come la Calabria, afflitta da trascuratezza e dispregio generalizzato per i beni pubblici. La politica è competenza, capacità, responsabilità. In Calabria non tutto è un disastro se iniziamo a non aspettare che altri facciano quello che possiamo iniziare a fare noi". Lo ha dicchiarato il commissario regionale di Italia dei Valori, Ignazio Messina nel corso del Congresso nazionale di Italia dei Valori. "Uno dei più importanti obiettivi programmatici -ha aggiunto- è lo sviluppo di un futuro civile e lo stesso sviluppo economico della Calabria che dipendono dalla qualità delle risorse umane, dalle competenze e conoscenze diffuse nell’intero corpo sociale. Il secondo obiettivo programmatico è connesso al potenziamento ed allo sviluppo in Calabria di attività diffuse legate all’economia verde e alle infrastrutture morali. La Calabria è stanca di vivere in emergenza, stanca di subire attentati, subire le navi dei veleni sotterrate sotto il mare, scuole costruite con scorie, lavoro a tempo, salute compromessa e morte negli ospedali. Basta. Ora basta davvero. Italia dei valori lavorerà e pretenderà una bonifica ambientale, morale, legale di questa terra meravigliosa. L’imperativo per tutti, anche per i calabresi che sono desiderosi di riscatto.Italia dei Valori vuole affermare e testimoniare, in questa terra il suo quadro di valori e rappresentare un punto di riferimento non solo per i suoi elettori, aderenti e simpatizzanti, ma anche per tutti coloro che credono fortemente negli ideali imprescindibili e non negoziabili di legalità, solidarietà, democrazia e sviluppo nel rispetto dell’ambiente e dei diritti delle persone. Questi i nostri obiettivi e quelli di Di Pietro per la Calabria, sviluppo economico, occupazione, lavoro, sicurezza, solidarietà, lavoro, tutela del territorio e difesa dell’ambiente, giustizia e giustizia sociale. Messina chiude il suo intervento rivolgendosi a colui che è stato il padre di quello che oggi è un giovane ma già grande partito, Antonio Di Pietro” e gli dice: “Un grazie commosso da parte della Calabria per la tua attenzione per il territorio e per le battaglie che porti avanti”.

La solidarietà di Lucà al giornalista Monteleone

06 feb 10 “La Calabria sta attraversando un periodo molto difficile e irto di contraddizioni, necessita sempre di più di uomini liberi per ricostruire una regione più giusta, libera e sicura”. Così Salvatore Lucà consigliere provinciale di Crotone a proposito dell’intimidazione al giornalista Antonino Monteleone. “L'atto intimidatorio –aggiunge- perpetrato nei confronti di Antonino Monteleone rappresenta una forte minaccia, oltre che alla sua libertà professionale e di uomo, alla libertà di ogni singolo cittadino che crede nella giustizia e nello sviluppo della nostra terra, nonché ai rappresentanti di tutti gli organi di stampa, ai politici e a tutti coloro i quali la difendono giorno dopo giorno. Il ripristino urgentissimo di un clima di legalità diffusa è propedeutico per il futuro di una Calabria libera e serena, in caso contrario saremo destinati a fallire in questa attività tesa all’affermazione dei valori di libertà e democrazia, che d’altro canto caratterizzano le nostre popolazioni da sempre. Ad Antonino Monteleone, di cui apprezzo principalmente la professionalità nonché la sua passione e determinazione, un invito a non farsi intimorire ed a continuare nella sua attività professionale come o meglio di prima.

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"

 

Home . Cronaca . Università . Sport . Politica . Link . Cultura . Spettacoli . Calcio . Forum . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713 del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore

Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti