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    Pignataro (SeL) "Grave silenzio Giunta su tagli precari"

     

     

    Pignataro (SeL) "Grave silenzio Giunta su tagli precari"

    21 apr 10 "E' grave il silenzio assordante del nuovo Esecutivo regionale, che in merito alla vicenda non ritiene opportuno assumere alcuna posizione ufficiale, nonostante gli appelli rivolti al neo-Presidente della Giunta dai lavoratori interessati''. A sostenerlo e' Fernando Pignataro, del Comitato nazionale di Sinistra ecologia liberta' in merito alla decisione del Governo di impugnare la legge regionale sulla stabilizzazione dei precari. ''Subito dopo le elezioni regionali e la vittoria del centrodestra nella nostra Regione - ha proseguito - il Governo ha assunto decisioni fortemente penalizzanti nei confronti dei lavoratori precari, che dopo anni di incertezza avevano ottenuto la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro. Infatti, il Consiglio dei Ministri ha impugnato l'allegato alla finanziaria che prevedeva la trasformazione dei contratti part-time di Lsu e Lpu in contratti a tempo pieno. Il provvedimento sollecitato dal ministro Fitto, responsabile del Dicastero delle Politiche per il Mezzogiorno, inoltre, boccia la stabilizzazione dei lavoratori del servizio irriguo, degli impianti a fune e del personale precario dell'Arssa, dichiara illegittimi i provvedimenti di trasferimento dei lavoratori delle Comunita' Montane''. ''Le argomentazioni scelte dal Governo - ha sostenuto Pignataro - sono assolutamente pretestuose e rendono ancor piu' grave e inaccettabile le decisioni assunte, che mirano a sconfessare atti importanti, anche se tardivi, del Consiglio regionale uscente. Ancor piu' grave e' il silenzio assordante del nuovo Esecutivo regionale. Questo atteggiamento ci preoccupa moltissimo, se consideriamo la scarsa attenzione del Governo verso il Mezzogiorno e la rapina dei finanziamenti destinati alle regioni meridionali, le scelte del centrodestra in materia di occupazione e il ritorno indietro nei provvedimenti, gia' presi, per la stabilizzazione dei lavoratori precari calabresi. Temiamo un rapporto di forte subalternita' da parte del governo regionale nei confronti delle scelte che si compiono a Roma e penalizzano la Calabria. Del resto, questo timore e' suffragato dal comportamento di debolezza e complicita' assunto dalla deputazione parlamentare calabrese di centrodestra, che non ha ritenuto di manifestare contrarieta' e di opporsi all'incessante attacco alle finanze destinate alla nostra regione. Se il buon giorno si vede dal mattino, la preoccupazione e' sicuramente legittima''. ''Nell'attesa di sentire nel merito le posizioni del governo regionale sull'impugnazione dei suddetti provvedimenti di stabilizzazione - ha concluso Pignataro - Sinistra ecologia liberta' della Calabria ritiene opportuno che si cominci a pensare a quali iniziative di lotta mettere in campo per difendere le conquiste e i diritti dei lavoratori. Sel, inoltre, si appella a tutte le forze del centrosinistra per avviare da subito un confronto e stabilire percorsi comuni di contrasto alle scelte dei governi nazionale e regionale penalizzanti per la nostra regione, per i lavoratori e i cittadini calabresi''.

     

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