Forse sabato la proclamazione degli eletti

Forse sabato la proclamazione degli eletti

08 apr 10 Sono terminati i lavori dell’Ufficio elettorale centrale che si è riunito presso la Corte d’appello di Catanzaro una prima volta mercoledì mattina, ed una seconda oggi pomeriggio alle 15, dopo una sospensione necessaria ad attendere l’arrivo dei rappresentanti dei tribunali delle varie province calabresi. I giudici, che devono procedere all’assegnazione dei seggi a ciascuna circoscrizione ai fini della composizione del nuovo Consiglio regionale calabrese, avendo riscontrato delle difformità nell’effettuazione dei calcoli dei quozienti da parte dei diversi organismi provinciali, li hanno riuniti per fornire loro un unico criterio da seguire nelle operazioni. È accaduto, infatti, che in alcune sedi i quozienti sono stati stabiliti sulla base dei voti ottenuti dalle sole liste che hanno superato lo sbarramento del 4 per cento previsto dalla legge elettorale, e in altre sedi, invece, sulla base dei voti di tutte le liste, comprese quelle che non hanno superato lo sbarramento. L’Ufficio elettorale centrale ha precisato quali voti debbano essere tenuti presenti nelle operazioni di calcolo e, anche se il criterio non è stato reso noto ufficialmente, dovrebbe a quanto pare fare riferimento alle preferenze ottenute solo dalle liste che hanno superato il 4 per cento. I tribunali che non hanno in precedenza seguito questo orientamento dovranno effettuare nuovamente i calcoli, e rimandare i risultati alla Corte d’appello alle 15, quando l’Ufficio elettorale tornerà a riunirsi per proseguire con le proprie attività. La proclamazione dei candidati risultati eletti potrebbe a quel punto avvenire nella giornata di sabato o lunedì.

Corbelli, legge elettorale non chiara. “Le grandi difficoltà che sta incontrando l’Ufficio elettorale centrale regionale della Corte di Appello di Catanzaro per la proclamazione degli eletti, confermano che la modifica alla legge elettorale regionale, approvata il 6 febbraio scorso dal Consiglio regionale (vero, unico responsabile di tutta questa grave situazione), non è chiara, non è univoca, è ambigua ed equivoca”. A sostenerlo, in una nota, è il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli. “Una legge - prosegue Corbelli - che non chiarisce assolutamente il sistema elettorale da applicare per l’attribuzione dei seggi del premio di maggioranza. Il proporzionale o il maggioritario? Seggi assegnati ai primi non eletti o a quelli che occupano i primi posti in lista? Si sta purtroppo puntualmente verificando quello che Diritti Civili da oltre due mesi sta continuamente denunciando, in perfetta solitudine, con il solo sostegno della autorevole e indipendente stampa calabrese e il silenzio, sempre più assordante e inquietante, di tutto il mondo politico, regionale e nazionale. Facile dire oggi che aveva ragione Corbelli. Purtroppo nessuno, in questi due mesi, mi ha ascoltato e oggi le conseguenze rischiano di essere assai pesante per l’intera regione che potrebbe di qui a poco essere chiamata di nuovo alle urne, per l’annullamento delle elezioni del 28 e 29 marzo scorsi”. “Il presidente dell’Ufficio elettorale regionale, Fortunato Rosario Barone, sta per assumere, insieme ai suoi colleghi - conclude Corbelli - una decisione coraggiosa e storica, che va rispettata da tutti, che creerà un caso senza precedenti e che servirà da monito in futuro per il legislatore (nella fattispecie il Consiglio regionale) affinché vari leggi chiare, non ambigue ed equivoche”.

Cerca con nell'intero giornale:

-- >Guarda l'indice delle notizie su: "Politica"