Castagna (Uil): "Sanità vero banco di prova della classe dirigente calabrese" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Castagna (Uil): "Sanità vero banco di prova della classe dirigente calabrese"

24 ago 10 Di fronte ad un debito non quantificabile, a reiterati casi di malasanità, ad una spesa farmaceutica senza controllo, al proliferare di strutture private operanti solo con finanziamenti pubblici, a ricoveri ingiustificati e ad una costante e crescente migrazione sanitaria, il commissariamento era ed è necessario. Questo è quanto ha dichiarato il segretario Generale della Uil calabrese, Roberto Castagna, nell'incontro con il Presidente Scopelliti. Castagna ha anche aggiunto: “la sanità è il vero banco di prova dell'intera classe dirigente calabrese”. La vera sfida è quella di riconquistare la fiducia della gente e per fare questo è necessario un profondo cambiamento culturale. Per il Segretario della UIL il risanamento del settore richiede una profonda riorganizzazione dei servizi sanitari regionali che produca qualità, garantisca adeguati livelli di assistenza ed impedisca gestioni scellerate. Il piano di rientro del debito, pertanto, deve rappresentare la messa a punto di un vero e proprio piano sanitario regionale che inizi da una seria riconversione dei presidi ospedalieri inutilizzati salvaguardando i livelli occupazionali e le professionalità presenti; da un rigoroso controllo della spesa e dei costi sanitari; dal ridisegnare l'offerta pubblica e privata in relazione ad un nuovo e necessario assetto della rete ospedaliera, mirando così alla salvaguardia ed alla tutela dei bisogni di protezione della popolazione su base territoriale, potenziando l'assistenza domiciliare al fine di ridurre sensibilmente i ricoveri ingiustificati; bisogna puntare alla sicurezza ed alla funzionalità delle strutture e delle relative attrezzature; creare strutture d'eccellenza, attivare la ricerca e la sinergia con i centri universitari; puntare a ridurre fortemente l'emigrazione sanitaria ed utilizzare, monitorare le prestazioni eseguite nelle regioni meta delle peregrinazioni, come punto di partenza per costruire un offerta adeguata alle esigenze della regione. Queste, unitamente ad altre iniziative, sono cose indispensabili, a parere del Segretario della UIL regionale, per dare una risposta concreta ad un problema che non si può più rinviare se non si vuole continuare ad essere gli ultimi della classe.