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    Operazione Santa Tecla: le precisazioni di Oliverio

     

     

    Operazione Santa Tecla: le precisazioni di Oliverio

    20 ago 10 “Abbiamo fatto della legalità, del rigore, della trasparenza punti basilari della nostra azione amministrativa e di governo. Consiglio a chi intende seguire la nostra stessa direzione di esercitarsi non a sollevare polveroni ma di impegnarsi per colpire radicalmente e con coerenza di comportamenti il malaffare e la criminalità organizzata.” Lo ha detto il Presidente Mario Oliverio ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede della Provincia di Cosenza in relazione ad alcune notizie apparse sulla stampa collegate all’operazione della DDA denominata “Santa Tecla”. “Abbiamo deciso di incontrare la stampa- ha detto Oliverio- perché si parli il linguaggio della verità. C’è una azione della magistratura, della quale siamo rispettosi, tesa ad accertare e colpire responsabilità. Non entriamo di certo nel merito dell’indagine, ma siamo costretti ad intervenire su alcuni aspetti che sono stati riportati da alcuni giornali, per evitare confusione e polveroni inutili e dannosi. Occorre precisare prima di tutto che nella Pubblica Amministrazione c’è una netta distinzione tra responsabilità politico-istituzionale responsabilità amministrativa che è in capo ai dirigenti. Sarebbe grave se un Presidente di Provincia, così come un Sindaco, fossero invadenti al punto di andare a verificare elenchi di imprese. Non conosco l’elenco delle imprese che partecipano alle gare d’appalto della Provincia, perché non sono tenuto e non sono interessato a conoscerlo. Sarebbe grave, e tale da alimentare qualche legittimo sospetto, il contrario. Affermo ciò non per scaricare responsabilità ma per ribadire un principio elementare di legalità e di assoluta trasparenza che deve guidare la pubblica amministrazione. Non è un caso che la legislazione vigente ha inteso separare responsabilità politico-istituzionali da quelle meramente amministrative. Il nostro compito è quello di dare indirizzi e verificare che vengano osservati nel pieno rispetto della legalità e delle regole stabilite.”

    “Ciò premesso- ha proseguito il Presidente della Provincia di Cosenza- mi preme chiarire che la struttura tecnico-amministrativa dell’Ente, a cui confermo piena fiducia, ha operato ed opera nel pieno rispetto della legalità e della trasparenza. Il ricorso alle somme urgenze, infatti, viene praticato in casi di assoluta necessità ed emergenza come, ad esempio, in situazioni di calamità naturali. Nel nostro Ente, sempre in relazione alle somme urgenze, vige il criterio della rotazione: mai le stesse imprese ad eseguirle. I procedimenti per l’affidamento dei lavori seguono tutti i passaggi previsti dalla legislazione vigente e tra questi vi è anche l’acquisizione della certificazione antimafia, rilasciata dagli organi competenti. Documentazione che, a differenza di altri enti, i nostri uffici richiedono anche per le perizie attraverso cui si utilizzano i ribassi d’asta e le economie effettuati nei lavori appaltati.”

    “Dalla relazione richiesta al dirigente, ing. Basta- ha informato Oliverio- a riguardo delle notizie apparse sulla stampa, relative ad affidamenti diretti alle imprese riconducibili ai fratelli Straface di Corigliano, risultano a queste assegnati nel periodo dal 2004 ad oggi quattro interventi di somma urgenza per un ammontare complessivo di 59.925,67 euro e precisamente:
    anno 2004 -all’impresa Citrea s.r.l. lavori per 19.189,63 euro;
    anno 2005- all’impresa Citrea s.r.l. lavori per 19.685,17 euro;
    anno 2005- all’impresa Straface s.r.l. lavori per 11.504,08 euro;
    anno 2009- all’impresa Straface s.r.l. lavori per 9.546,79 euro.
    Il resto dei lavori (35), riferiti al decennio 2000-2010, sono stati assegnati in seguito a gare d’appalto ad evidenza pubblica, nel rispetto della legislazione vigente. D’altronde la documentazione relativa a detti lavori è stata ampiamente fornita alla magistratura inquirente nella fase delle indagini.”

    “In riferimento alle notizie apparse sulla stampa in merito a colloqui avuti con Pasqualina Straface, che è stata capogruppo di AN in seno al Consiglio Provinciale- ha quindi aggiunto il Presidente Mario Oliverio- mi preme precisare che essi non hanno mai riguardato aspetti interessanti l’attività imprenditoriale dei fratelli, ma solo aspetti di natura politico-istituzionale, come è naturale e come avviene normalmente. Aggiungo, per onestà, che da Pasqualina Straface non ho mai avuto pressioni o richieste a favore dei fratelli né, da quanto mi riferiscono, vi sono state pressioni sull’assessore Riccetti e sui dirigenti dei Lavori Pubblici.”

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