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    Cisl: Sconcertante ipotesi privatizzazione Arpacal

     

     

    Cisl: Sconcertante ipotesi privatizzazione Arpacal

    02 ago 10 ''La Cisl calabrese giudica sconcertanti e profondamente sbagliati nel metodo e nel merito gli ultimi provvedimenti assunti dalla Giunta regionale. Senza alcun tipo di confronto con le parti sociali, la Regione ha avviato con atto unilaterale la privatizzazione dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, di fatto consegnando in mano agli interessi privati la protezione dell'ambiente (mare, spiagge, boschi, paesaggio, inquinamento) e la salute dei cittadini e del territorio''. A sostenerlo, in una nota congiunta sono il segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti, e il segretario generale della Cisl-Fps, Natale Pace. ''Se tale assurda decisione dovesse arrivare in porto - proseguono Tramonti e Pace - la Calabria sarebbe la prima Regione d'Italia a sopprimere l'agenzia, contravvenendo anche alla stessa legge istitutiva che ha convertito con modifiche il decreto legge n. 496 del 4 dicembre 1993. In questo senso vale la pena ricordare come nel lontano 1994 infatti il Governo, riconoscendo la fondamentale valenza della protezione ambientale, istituiva l'Anpa - Agenzia Nazionale - e demandava contestualmente alla potesta' legislativa delle Regioni la istituzione delle Agenzie regionali che avrebbero rilevato quelle funzioni, vitali per il territorio e per i cittadini, che fino ad allora erano state svolte, spesso in maniera approssimativa e superficiale, dalle Aziende sanitarie locali''. ''La Cisl ritiene pertanto incomprensibile la scelta adottata dalla Giunta regionale - prosegue la nota - in contraddizione appunto con la legge istitutiva delle Arpa e con la situazione delle altre Regioni, oltre che con gli stessi principi della legge 133, peraltro piu' volte richiamata tra le motivazioni della scelta, che indirizza verso la gestione 'in house' dei servizi pubblici, obbligando le Amministrazioni a ridurre drasticamente le privatizzazioni degli stessi. A tal riguardo le stesse motivazioni addotte dall'assessore Mancini in Commissione Bilancio nella seduta del 28 luglio: 'l'emendamento e' teso alla creazione di un'Azienda che, scevra dalle criticita' esistenti nell'Arpacal abbia competenze e funzioni coerenti anche con i principi di riduzione della spesa' non trovano alcun riscontro nella realta'''.

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