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Salta la conferenza Stato/Regioni

 

Salta la conferenza Stato/Regioni, rottura sui fondi Fas, casa, sanità, turismo,

11 giu 09 Si vedranno tra due settimane il presidente della conferenza delle regioni, Vasco Errani e il premier Silvio Berlusconi, per superare i problemi ancora irrisolti tra esecutivo e governatori. Si è così conclusa con questo appuntamento una giornata di tensione fra il governo e i presidenti, che aveva portato a disdire la convocazione della conferenza stato-regioni e quella unificata. Era stato lo stesso Errani a chiedere oggi pomeriggio un incontro "urgente" a Berlusconi per affrontare i punti ancora irrisolti: sanità, nucleare, fondi Fas, casa, turismo. Il ministro Fitto è intervenuto negando che ci fosse uno scontro: "c'é invece l'intesa, concordata ieri con il presidente Errani ad aggiornare i delicati punti di confronto anche con un incontro con il presidente del Consiglio, subito dopo i suoi immediati impegni internazionali". Tra i nodi a detta dei presidenti ancora da affrontare, la casa, sul quale l'accordo sembrava cosa fatta a inizio aprile. Poi dopo il terremoto in Abruzzo, la strada era ripresa in salita: tra un rinvio e l'altro in Consiglio dei Ministri e in conferenza stato-regioni, la vicenda si è trascinata e non si riesce a trovare la quadratura del cerchio. "La questione resta aperta - ha ricordato oggi Errani - e resta pendente la nostra richiesta di modificare il decreto in particolare sulla parte relativa alle norme antisismiche, prevedendo anche sgravi fiscali per chi ristruttura adeguandosi a tali norme". Sui Fas, i fondi per le aree sottoutilizzate, Errani ha sottolineato che "non è chiaro il quadro complessivo delle risorse Fas". Sul punto è intervenuto anche il ministro Fitto: "resta incomprensibile il permanere di qualche polemica sulla questione dei Fas. Il punto è stato al centro di numerosi confronti e discussioni e non vi è, da parte del governo, alcuna inadempienza. E mi preme sottolineare che il governo su tutte le questioni che attengono le regioni ha dimostrato finora massima disponibilità e spirito collaborativo". C'é poi ancora la questione dell'istituzione del ministero del turismo, una "scelta unilaterale - ha spiegato Errani - fatta senza tener conto delle competenze regionali in materia". Altra vertenza sul nucleare, perché il ddl sviluppo, che contiene le norme per il rilancio dell'energia atomica in Italia, "non indica le competenze delle regioni in questo ambito". Infine la sanità: "stiamo ancora attendendo una proposta del governo sul patto della salute 2010-2013 - ha affermato Errani - noi riteniamo sottostimato il fondo sanitario 2010-2011". Peraltro, proprio stasera, a Palazzo Chigi si teneva una riunione tra il presidente Berlusconi, Errani, il governatore della Campania, Antonio Bassolino, e i ministri dell'economia, Giulio Tremonti dei rapporti con le regioni Raffaele Fitto del Welfare Maurizio Sacconi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, dedicata proprio ai problemi della sanità nella regione Campania.

Vicepresidente Cersosimo “Su tagli ai FAS rottura col Governo”. "E' rottura tra Governo e Regioni. Lo strappo si è consumato stamattina, a Roma, nel corso della Conferenza dei presidenti delle Regioni che all'unanimità ha deciso di disertare la Stato-Regioni". Lo rende noto un comunicato dell'ufficio stampa della Giunta. "I motivi della rottura - prosegue la nota - sono le mancate risposte alle richieste dei governatori su temi rilevanti della vita sociale ed economica del Paese e, in particolare, la persistente incertezza sull'ammontare dei tagli ai fondi Fas, i tagli al Fondo sanitario e il decreto sul Piano casa". "La situazione - afferma il vicepresidente della Regione, Domenico Cersosimo, che ha partecipato ai lavori della Conferenza - è oggettivamente insostenibile. Il governo è inadempiente su tutto. Da moltissimi mesi le Regioni aspettano di capire una volta per tutte l'ammontare dei tagli sui Fas. Per di più circolano voci allarmanti su una presunta indisponibilità di risorse finanziarie fino al 31 dicembre 2011, il che vorrebbe dire bloccare gli investimenti già programmati con risorse comunitarie e nazionali. Una vera e propria iattura che taglierebbe le gambe a qualsiasi politica di contrasto alla drammatica crisi economica di questi tempi". "Ma a destare preoccupazioni non sono solo i Fas - spiega ancora Cersosimo -. E' fermo da mesi il confronto sul Patto della salute per il prossimo triennio 2010-2012 e non abbiamo ancora garanzie formali sulla copertura piena del fabbisogno 2010. Nel frattempo il governo con il Decreto a favore dell'Abruzzo scippa alle Regioni ulteriori 360 milioni sottratti al Fondo sanitario 2009 e già assegnato ai territori. E stiamo ancora aspettando risposte sul credito di imposta e sull'abolizione delle deroghe in materia antisismica del decreto legge di rilancio dell'edilizià". Le Regioni lamentano anche un problema di metodo e invocano il principio delle leale collaborazione istituzionale. "'Il Governo - dichiara Cersosimo - continua a invadere maldestramente il campo delle prerogative istituzionali delle Regioni: istituisce il ministero del Turismo senza nessuna consultazione, decide di reintrodurre nel mix energetico nazionale il nucleare senza nessun preventivo accordo con le Regioni. Il clima e' sempre più pesante. E' paradossale che il Governo incassi il consenso delle Regioni sugli obiettivi che ritiene prioritari per le sue strategie politiche e dimentichi di dare corso a tutti gli altri accordi decisivi per le Regioni". "Non esistono, dunque, più - conclude Cersosimo - le condizioni politico-istituzionali per partecipare alle Conferenze unificate Stato-Regioni"

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