|
||
Dir.resp. Pippo Gatto |
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
|
Il PD elegge Franceschini, ancora polemicheTra mille polemiche il PD elegge Franceschini segretario. Forte coro di scontenti in Calabria 21 feb 09 In fretta e furia il PD mette una pezza alal debacle di Valter Veltroni che ha lascito tutti di sasso dopo il deludente risultato nelle elezioni in Sardegna che ha visto cadere ulteriormente le quote del neonato PD. Dopo cinque giorni dalle sue dimissioni, il nuovo partito, o quello che è rimasto si è strinto intorno a Dario Franceschini, ex numero due e spalla di Veltroni, con una contestatissima votazione scaturita al termine dell’assemblea nazionale dei democratici che ha visto vincitore Franceschini con 1047 voti su 1258. Le contestazioni sono nate soprattutto per la fronda creata dagli attivisti pro primarie e contro le decisioni verticistiche che hanno portato alla scelta di oggi. Su oltre 2300 delegati solo 1258 hanno votato. Non significativa la candidatura Parisi che ha raccolto 92 voti. L’assemblea ha però voluto dare pieni poteri a Franceschini in modo da portare il partito alle elezioni di giugno con un segretario valido che ha così anche il tempo di preparare il congresso d’autunno. Una sorta di mandato a scadenza in modo da dare spazio al dibattito interno e nel frattempo affrontare con un “capo” le scadenze immediate. Una decisione abbastanza affrettata in un momento in cui le lacerazioni sono così evidenti da mettere addirittura in discussione la nuova formazione. Certo mettere assieme le due anime, comunista e cattolica, che da sempre si sono date battaglia nell’agone politico nazionale segnandone la storia politica come i due poli opposti, un segno forte e conseguenze inevitabili ne ha lasciate. Una “fusione a freddo” definita dai più che ancora oggi fa discutere. Ma a mettere un nuovo cappello è il neo leader dal palco che subito dopo i risultati ha affermato che ''Da oggi inizia la stagione dell'unita'. E' tornata la fiducia e la voglia di combattere''. Il Pd volta pagina, quindi, e ''Dario - commenta (per primo), a distanza, Veltroni - e' la persona giusta per guidarlo''. Ma l’eco dell’evento fa più rumore per i commenti polemici che pubblichiamo di seguito. Intrieri “Troppe assenze, ci volevano le primarie”. "Solo un terzo dei componenti eletti alle primarie del 14 ottobre era presente oggi all'assemblea nazionale che ha votato Franceschini segretario, con pieni poteri, fino al prossimo congresso. E gi altri? Ci sono ancora? Perché non sono venuti?". E' quanto afferma, in una nota, l'ex deputato Marilina Intrieri, componente della direzione nazionale del Pd. "Questi interrogativi - prosegue Intrieri - avrebbero dovuto oggi suggerire di andare alle primarie subito, per dare la parola al corpo elettorale, per verificare se ancora ci sono quei 3 milioni e mezzo di elettori che votarono per Veltroni (circa il 75% dei partecipanti). Quante cose, da allora sono successe: crisi di governo, elezioni politiche anticipate,una pesantissima sconfitta elettorale, il progetto politico del Pd che non è decollato". "Nell'assemblea nazionale odierna - sostiene ancora l'ex parlamentare - è rimasta latente, sullo sfondo, la vera questione politica che ha determinato l'addio di Veltroni. Si sarebbe dovuto tornare ai cittadini e misurarsi su piattaforme politiche. Invece, si è andato avanti a tutti i costi. Si è, veramente in pochi, eletto segretario che, già nel suo primo intervento ha riproposto gli errori di Veltroni; ha usato l'antiberlusconismo per cercare di galvanizzare i presenti. Non si tratta di questo. Ha fatto bene, quindi, Parisi a proporsi quale candidato alternativo. Io ho votato per lui; non ero assolutamente d'accordo a perpetuare un modus operandi che ci ha portato, con Veltroni alla sconfitta". Per Intrieri "senza confronto non c'é politica e senza politica non si può costruire alcun soggetto politico nuovo. Era necessaria una discontinuità nella guida. Franceschini, oggettivamente, è l'opposto. Era necessario prospettare, ancora una volta,quel progetto dell'Ulivo allargato,l'unico che, ogni volta, sia nel 1996 che nel 2006 ci ha fatto vincere. Avrebbe potuto farlo Parisi. Veltroni ,invece, (quindi Franceschini) negando il collegamento alle altre forze di sinistra, alle ultime elezioni politiche, ha messo in discussione l'orizzonte politico per cui l'ulivo è nato". "Far votare oggi una striminzita rappresentanza degli elettori del 14 ottobre - conclude Intrieri - è un errore che potrebbe risultare fatale. L'idea, per molti, è quella di un ceto politico che tenta di autoconservarsi nella consapevolezza di una sconfitta a lungo termine. Tutto questo mentre il governo Berlusconi, piaccia o meno, va avanti dando risposte ,condivisibili o meno, a quei temi che preoccupano gli italiani e le italiane a partire dalla sicurezza,dalla violenza sulle donne ,giusto per citare gli ultimi provvedimenti" Bevacqua “Da Franceschini percorso coraggioso”. "L'elezione di Dario Franceschini alla guida del Partito Democratico non può che riempirmi di gioia e soddisfazione per il rapporto di amicizia che da anni mi lega a lui". E' quanto afferma, in una nota, il vicepresidente della Provincia di Cosenza, Mimmo Bevacqua. "Un rapporto nato ai tempi della comune militanza nel Movimento Giovanile Dc - prosegue Bevacqua - e che, col passare del tempo, si è andato ulteriormente rafforzando e consolidando. La sua elezione avviene in una fase particolarmente difficile e delicata apertasi all'indomani della pesante sconfitta registrata alle elezioni regionali sarde e delle improvvise dimissioni di Walter Veltroni, che hanno addirittura fatto temere per la tenuta e la sopravvivenza stessa del partito". "L'intervento pronunciato oggi da Franceschini all'assemblea nazionale del Pd - sostiene ancora il vicepresidente della Provincia di Cosenza - apre alla speranza, perché traccia un percorso coraggioso e ambizioso, che guarda al futuro e che passa, sicuramente, attraverso un forte radicamento del partito ed una migliore valorizzazione dei quadri dirigenti e delle energie presenti sul territorio e sulla capacità di incidere concretamente sulle questioni più urgenti che agitano il Paese e che, forse, in questi mesi abbiamo affrontato con troppo timidezza e superficialità. Il forte richiamo, infine, alla Costituzione contro ogni tentativo autoritario e populista di modifica della stessa, è garanzia di sincera democrazia e di forte attaccamento ai valori e agli ideali che hanno dato vita all'Italia repubblicana e antifascista". "Credo che, questa volta, sotto la guida di Franceschini - conclude Bevacqua - il Pd e l'Italia democratica intera sapranno trovare nuovo vigore e spinta per incalzare e sconfiggere quel modello di società privo di democrazia e di sostanziale partecipazione tanto caro a Berlusconi e ai suoi sostenitori" Soriero “Mio voto contro partito a responsabilità limitata”. "L'assemblea è stata di fatto trasformata in un seggio elettorale ed è stata preclusa la possibilità di ascoltare da Veltroni, che avrebbe dovuto essere presente, le ragioni politiche delle sue dimissioni". A sostenerlo è Giuseppe Soriero, già sottosegretario del primo Governo Prodi e tra i 207 che hanno votato contro la scelta di eleggere il nuovo segretario del Pd subito e senza alcuna discussione preliminare. "Ho votato contro un Pd a responsabilità limitata - prosegue Soriero - un Pd così distante dalla realtà che oggi 1600 su 2800 delegati non erano presenti. Ho contestato inoltre la falsa alternativa presentata quest'oggi tra una scelta 'responsabile', ovvero eleggere il nuovo segretario subito e per imposizione e la scelta 'irresponsabile' di allargare il confronto democratico e affrontare insieme la crisi grave del partito". "Sono state ingabbiate - conclude Soriero - le responsabilità e i poteri di questa assemblea nazionale. Se la crisi è grave bisogna ricordare che la paura non risolve la crisi, ma addirittura 'mangia l'animà, come recitava il titolo di un bel film del regista tedesco Fassbinder". Oliverio “Da Franceschini iniezione di fiducia”. "L'elezione di Dario Franceschini a segretario del Partito Democratico rappresenta quell'iniezione di fiducia necessaria per superare questa fase e rilanciare, con forza e determinazione, l'azione di un grande partito riformista". Lo afferma il deputato del Pd Nicodemo Oliverio. "Ho lavorato fianco a fianco con Franceschini - aggiunge - e conosco le sue grandi qualità. Per questo sono sicuro che con il suo impegno il Pd saprà ricominciare il cammino di radicamento in tutto il Paese. Le sue parole hanno galvanizzato l'assemblea, hanno richiamato tutti all'unità. Ora ci attende un grande lavoro, con e tra i cittadini, per rafforzare il progetto che il Partito Democratico vuole realizzare per un vero cambiamento dell'Italia". "Le sfide che abbiamo davanti - conclude Oliverio - sono davvero impegnative, ma la forza delle nostre idee e la passione che ci anima ci aiuteranno a raggiungere l'obiettivo" Socialisti “Un comandante di un vascello fantasma”. "Ci piacerebbe sapere su quale Costituzione domani giurerà Franceschini in quel di Ferrara, visto che il suo Pd è corresponsabile dello stravolgimento materiale della Carta Costituzionale, concausa degli squilibri e dei duri conflitti istituzionali del paese". E' quanto afferma Nicola Carnovale, della segreteria nazionale de "I Socialisti". "Anziché perdersi in una sterile retorica - prosegue Carnovale - sarebbe stato meglio fare autocritica e cambiare rotta, visto che nei sedici mesi trascorsi alla guida del Pd insieme a Veltroni, hanno avallato il disegno presidenzialista di Berlusconi è la strutturazione di un bi-partitismo dai connotati populisti e leaderistici, estranei al modello costituzionale, ed osteggiati anche dalla stragrande maggioranza dei capi bastone del Pd, gli stessi che guarda caso lo eleggono comandante di un vascello fantasma". "E poi - prosegue Carnovale - quale bi-partitismo si può avere con un partito, il Pd, sotto il 25% dei consensi? Il perpetuarsi della logica dell'autosufficienza, manifestatasi finanche irridendo gli alleati che avevamo minacciato la caduta delle giunte di sinistra in caso di approvazione dello sbarramento europeo al 4%, dimostra che nulla è cambiato, e che si segue una linea fin qui rivelatasi fallimentare e che ha condannato il Pd alla marginalità ed alle continue sconfitte e che porterà ad una estinzione certa" Laratta “Nuova epoca di riscatto ed orgoglio”. "Da Dario Franceschini un discorso coraggioso". Ad affermarlo è il deputato del Pd Franco Laratta, dall'assemblea del Partito Democratico a Roma, riunita dopo le dimissioni di Walter Veltroni dalla carica di segretario. "Da lui il Pd - sostiene ancora Laratta - deve aspettarsi scelte di grandissimo valore. Finisce un'epoca, Franceschini apre quella del riscatto e dell'orgoglio" Fava “In Calabria crisi PD ancora più grave”. "La crisi nazionale del Pd é, nonostante la sua gravità, meno grave della situazione calabrese". Lo ha detto Nuccio Fava, presidente della sezione italiana Giornalisti europei, già candidato alla presidenza della Regione nel 2000 per l'Ulivo, intervenendo al convegno sul tema "Democrazia, mass media e politica" organizzato a Reggio da un gruppo di giovani cattolici. "Sia a livello di governo regionale - ha sostenuto Fava - dominato da personalismi, preoccupazioni di potere e scarsa capacità di individuare e realizzare progetti che, specie in questa fase, con una Calabria allo sfascio in senso anche fisico, per le frane e le alluvioni che la sprofondano. Quanto alla situazione nazionale, scelte urgenti e di rilievo vanno compiute con la massima sollecitudine. Veltroni, con le sue dimissioni per un verso tardive e per l'altro verso traumatiche e non previste, può avere inconsapevolmente assolto ad una funzione di chiarificazione e di rilancio. A condizione però che l'assemblea costituente, presieduta dalla senatrice Finocchiaro, riesca a compiere scelte chiare ed efficaci, a cominciare dal rinnovamento profondo della classe dirigente". "E' evidente - ha aggiunto Fava - che una classe dirigente non si improvvisa. E ancora meno, si seleziona seriamente anche se, in termini meramente anagrafici, ci possono essere dei cambiamenti generazionali ma che se avvengono con il sistema della cooptazione e della scelta dall'alto, come avvenuto ad esempio nella formazione delle liste elettorali, si cade in un sistema oligarchico incomprensibile all'opinione pubblica. Serve invece un segnale molto forte ma anche immediatamente comprensibile dai cittadini elettori". "Un'assemblea costituente - ha proseguito ancora Fava - ha poteri eccezionali, per sua stessa natura. Non ci si nasconda pertanto dietro formalismi, tatticismi, e antichi giochi di potere, perché sarebbero un venire meno alla responsabilità di un momento storico così delicato. Del resto le decisioni e le scelte dell'assemblea costituente verranno sottoposte al vaglio critico e al giudizio dei cittadini elettori, con un metodo di fatto più efficace e chiaro delle stesse primarie". Iritale “La scelta migliore”: "L'elezione di Dario Franceschini alla carica di segretario del Partito Democratico è la scelta migliore che si poteva fare". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Crotone, Sergio Iritale. "Non è una soluzione di compromesso - prosegue Iritale - e lo dimostrano le sue parole, che sono testimonianza di un pensiero forte e solido, capace di guidare un grande partito. Il suo intervento permette di continuare a coltivare la speranza del cambiamento,che è possibile con un partito nuovo, radicato sul territorio e ben organizzato". "Ciò che più mi ha colpito di Dario Franceschini - conclude Iritale - è che ha restituito la voglia di andare avanti e di credere che un futuro migliore è possibile".
|
Home | . | Cronaca | . | Università | . | Sport | . | Politica | . | Link | . | Cultura | . | Spettacoli | . | Calcio | . | Forum | . | Meteo | . |
Copyright
© 2005 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Reg. Trib. CS n.713
del 28/01/2004
Tutti i dati e le immagini presenti sul sito sono tutelati dalla legge sul
copyright
Il loro uso e' consentito soltanto previa autorizzazione scritta dell'editore
Per una migliore visualizzazione del portale si consiglia uan risoluzione di 800x600 punti