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      Infermieri Cosenza: su assunzioni covid si naviga a vista

       

       

      Infermieri Cosenza: su assunzioni covid si naviga a vista

      26 mar 22 "Siamo più che contenti per il rinnovo dei precari ma, al tempo stesso, siamo più che preoccupati per una mancanza di visione della Regione che mette in crisi tutto il sistema". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dell'Ordine provinciale degli infermieri di Cosenza, Fausto Sposato (nella foto) "Perché rinnovare - si chiede Sposato - i contratti a 3 mesi, quando le aziende hanno predisposto il piano ferie estivo dal 1 giugno al 30 settembre? Se il rinnovo dovrebbe scadere il 30 giugno che programmazione si può fare senza conoscere quale sarà il personale in servizio? Due sono le cose: si poteva prevedere un arco temporale di sei mesi ed oltre oppure chi governa questi processi improvvisa. Riteniamo che la Regione, su questo aspetto, navighi a vista senza, ad oggi, alcuna programmazione, anche per l'assenza di dirigenti delle professioni sanitarie in regione. A decidere sono i soliti che da anni hanno messo in crisi il sistema. Diamo dignità ai giovani che sono il nostro futuro. Investiamo su di loro, per un servizio sanitario diverso". "Le risorse del Pnrr - sostiene il presidente degli infermieri di Cosenza - prevedono ad esempio la digitalizzazione, l'umanizzazione delle cure, l'informatizzazione. Bene, ma l'età media degli operatori sanitari è di 54 anni; molti sono prossimi alla pensione e molti non sono in grado di ottemperare a tali importanti novità. Insistiamo allora sulle stabilizzazioni necessarie e non più rinviabili. Si attende ancora il completamento delle stabilizzazioni previste dalla Legge Madia, mentre tanti altri aspettano le stabilizzazioni promesse con il decreto Covid. È un loro diritto, si proceda spediti. La Regione si faccia garante del premio Covid non percepito, non è più possibile navigare a vista con le professioni sanitarie continuamente mortificate. Tra l'altro alle note criticità si uniranno altre criticità con l'arrivo degli sfollati dalla guerra. bambini, dializzati, malati oncologici avranno necessità di risposte ma se il sistema non è governato come si può fare?". "L'anomalia persistente - sottolinea Sposato che ricorda di avere chiesto più volte un incontro con il governatore Occhiuto e con il direttore generale della regione Calabria - è che manca, ancora, l'osservatorio delle professioni sanitarie. Vorremmo dire ai nostri amministratori che si parla di case della salute e di ospedali di prossimità ma se non ci sono i numeri e manca il personale come si può investire in tutto ciò? Sussistono le graduatorie? Assumiamo allora perché siamo esausti, tutti gli operatori sono esausti".

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