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      Inaugurata dal Sindaco la mostra di Canova sulla Shoah al Museo dei Brettii

       

       

      Inaugurata dal Sindaco la mostra di Canova sulla Shoah al Museo dei Brettii

      28 gen 22 “Errori nella storia ce ne sono stati tanti. Qualcuno si ricorda, qualche altro si dimentica. Ma orrori così recenti non si possono dimenticare. Perché l'errore non si deve mai trasformare in orrore. Quello che ha rappresentato l'Olocausto è un orrore che abbiamo tutti il dovere di non dimenticare”. Sono le parole che il Sindaco Franz Caruso ha pronunciato inaugurando al Museo dei Brettii e degli Enotri la mostra “L'arte della guerra” di Bruno Canova, considerato tra i massimi esponenti dell’arte italiana del novecento e che in più di 40 opere (disegni, dipinti, incisioni e acqueforti) apre una importante finestra di riflessione sugli orrori della Seconda Guerra Mondiale, utilizzando il linguaggio delle arti visive per contribuire al grande mosaico collettivo della Memoria e soprattutto alla necessità di continuare a trasmettere alle generazioni future il ricordo degli orrori delle dittature, della guerra e la memoria tragica della Shoah. “L'allestimento di questa mostra – ha aggiunto il Sindaco Franz Caruso nel corso della inaugurazione, alla quale hanno partecipato anche l'Assessore alla cultura della memoria democratica e della legalità Veronica Buffone e la Direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso – è stata fortemente voluta dall'Amministrazione nell'ambito di una serie di iniziative messe insieme non per un giorno, ma per un mese, perché non basta un giorno per ricordare, né un mese, a volte non basta una vita e un popolo che non ha memoria è un popolo che non ha storia e non ha futuro. E' quindi importante ricordare il passato, anche con il suo carico di orrori, perché è grazie al passato che crescono e maturano le nuove generazioni, affinché non ci sia un ritorno a quei tempi e a quelle tristi esperienze. Pensare che si possano ripetere errori come quello, purtroppo ancora troppo recenti, fa ancora paura. Questa pregevole esposizione – ha concluso Franz Caruso – ha il compito di lanciare un segnale ai nostri giovani per dire loro che devono essere piccoli protagonisti del futuro, ricordando sempre quello che è stato l'orrore dell'Olocausto. Ricordare questa immane tragedia, aiuta l'umanità a creare una barriera, una sorta di muro umano contro ogni forma di persecuzione e discriminazione”. La mostra “L'arte della guerra” sarà visitabile fino al 27 febbraio e avrà delle guide speciali negli studenti della III e IV B Cambridge del Liceo Bernardino Telesio impegnati, al Museo dei Brettii e degli Enotri, in un Percorso per l’acquisizione di competenze trasversali e di orientamento (PCTO, ex alternanza scuola-lavoro). Opportunamente formati, gli studenti hanno partecipato anche all'allestimento della mostra.

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