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      Associazione: Canili cosentini al collasso, ma si apre uno spiraglio

       

       

      Associazione: Canili cosentini al collasso, ma si apre uno spiraglio

      14 feb 22 Non stanno affatto attraversando un buon momento i cani ospitati nei canili calabresi, in particolare quelli della provincia di Cosenza. Dove da più parti i volontari presenti nelle strutture ci segnalano situazioni al limite con molti cani in sofferenza. Le motivazioni sono essenzialmente due. La prima riguarda il sovraffollamento di alcune strutture dove sono presenti molti cani e dove i controlli veterinari e la qualità del cibo non sempre corrisponde agli standard minimi previsti, la seconda motivazione si lega alle carenze economiche con appalti ridotti all'osso con situazione in cui i comuni pagano per la permanenza dei cani randagi nei canili molto spesso meno di un euro al giorno. (Ci sono appalti che prevedono per la gestione, il mantenimento e le spese veterinarie un esborso di 80 centesimi per ciascun cane per ogni giorno di presenza in canile) e nonostante questi prezzi risicati spesso i comuni non pagano nei tempi dovuti aggravando le già difficili situazioni di gestione dei canili, ma sopratutto di vita dei cani. Nei giorni scorsi è venuta a galla la questione della gestione dei canili dove sono ospitati i cani del comune di Bisignano ma anche quelli degli altri comuni del circondario in cui sarebbero presenti alcuni cani in condizioni di salute precaria. "Sappiamo che nei giorni scorsi gli amministratori locali hanno fatto visita a questi canili del cosentino rilevando quelle che sono le situazioni più a rischio ed impegnandosi per una soluzione dei problemi dei singoli cani- scrive in una nota l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- e rileviamo sopratutto una lodevole iniziativa anche se al momento solo sulla carta, cioè la realizzazione di un canile sanitario consortile, infatti noi riteniamo che due siano le ipotesi di soluzione - continua la nota AIDAA- oltre ovviamente il pagamento delle rette in tempo da parte dei comuni e le individuiamo in un impegno che deve essere sempre maggiore per favorire le adozioni specialmente nei canili dove c'è maggior presenza di cani e la realizzazione di almeno una decina di canili sanitari in tutta la regione premessa questa indispensabile per una seria campagna di lotta al randagismo, che purtroppo- conclude la nota AIDAA- vede la Calabria tra le regioni maggiormente colpite da questo fenomeno, anche se l'iscrizione all'anagrafe canina di molti cani negli ultimi mesi rispetto al passato appare un segnale estremamente positivo".

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