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      Commissione urbanistica approva Piano arredo che andrà in Consiglio comunale

       

       

      Commissione urbanistica approva Piano arredo che andrà in Consiglio comunale

      26 mag 21 Approvato in Commissione urbanistica, presieduta dal consigliere comunale Massimo Lo Gullo, il Piano dell'arredo e del decoro urbano. Lo strumento urbanistico è stato approvato quasi all'unanimità (con la sola astensione della consigliera Bianca Rende) ed è ora pronto per essere portato all'attenzione del Consiglio comunale dove potrà eventualmente essere emendato. Lo schema del Piano dell'arredo e del decoro urbano, con il relativo regolamento di attuazione, composto da 53 articoli, era stato approvato in Giunta nel luglio del 2017 con la deliberazione n.82. La finalità del Piano è quella di disciplinare, attraverso una serie di criteri e di norme, la possibilità di installare sul suolo pubblico manufatti, strutture mobili ed altri elementi di arredo urbano, al fine di salvaguardare i valori architettonici ed ambientali della città e, contemporaneamente, di potenziare la qualità delle attività commerciali esistenti, con adeguati spazi per l'intrattenimento della clientela, affinché nell'installazione delle strutture, siano costantemente soddisfatte le esigenze dell'estetica, del decoro, della sicurezza e dell'igiene. Nel corso della discussione in commissione urbanistica, introdotta dal Presidente Massimo Lo Gullo che ha spiegato l'importanza dell'adozione di uno strumento “che – ha detto – consentirà di dotare tutti i commercianti di un piano dell'arredo che manca da molti anni a Cosenza”, è intervenuto anche l'Assessore alla Pianificazione urbana Michelangelo Spataro. “Arriva a destinazione – ha sottolineato Spataro - uno strumento che renderà ancora più visibili le opportunità per i commercianti e gli imprenditori che operano nella nostra città. Ogni città che si rispetti provvede a dotarsi di questo genere di strumenti che si aggiornano di continuo, seguendo l'evolversi dei tempi. Il Covid – ha aggiunto l'Assessore Spataro - ha modificato sensibilmente l'approccio, trasformando quelle che erano normali occupazioni di suolo pubblico in occupazioni multiple. In tutto questo l'atteggiamento dell'Amministrazione è incline a dare una mano a settori che sono in difficoltà, sempre contemperando, però, questa esigenza con quella di stabilire regole che disciplinino al meglio il rispetto del decoro urbano”. Nel corso del dibattito è intervenuta la consigliera comunale Bianca Rende che ha ricordato l'iter seguito dal Piano dell'arredo. “Un passaggio molto travagliato quello in commissione – ha sottolineato Rende. Non è riuscito mai ad essere utilizzato nello specifico, per una mole grafica e documentale imponente che pone oggettive difficoltà ad entrare nel merito delle scelte”. Rende ha, inoltre, affermato che “il Covid ha allargato le maglie delle autorizzazioni, rendendo opportuno moltiplicarle per andare incontro all'economia locale. Però – ha aggiunto - stiamo scrivendo un piano che dovrà durare per i prossimi 10 anni e che speriamo non debba più sopportare una prova emergenziale come questa”. La consigliera Rende, rivolgendosi direttamente all'Assessore Spataro, ha quindi chiesto lumi sulla situazione in cui versa la città con riferimento alle autorizzazioni ad occupare il suolo pubblico. “Cosenza – ha specificato Bianca Rende - è, dal punto di vista dell'arredo urbano, una città disordinata e caotica, sia per quanto riguarda le distanze e le sovrapposizioni delle occupazioni, ma anche per la scarsa armonia degli arredi”. E a tal proposito ha rivolto all'Assessore Spataro un esplicito invito ad assumere un impegno politico affinché questa armonia si realizzi. “Ci sono – ha detto Rende - una serie di criteri di cui si chiede l'applicazione e il rispetto, ma è necessario che ci siano controlli adeguati, perché molto spesso si verifica, da parte degli imprenditori, un vero e proprio abuso delle autorizzazioni. Occorre avere tutti – ha concluso Rende- una maggiore sensibilità alle distanze e all'armonia dei colori e dei materiali”. Pronta la risposta dell'Assessore Spataro che ha distinto tra chi deve rilasciare le autorizzazioni e chi deve garantire il controllo delle attività. Spataro ha posto in evidenza la necessità di combattere gli abusi e di garantire chi paga con regolarità e costanza la tassa di occupazione di suolo pubblico e rispetta i criteri fissati dall'Amministrazione. “E' necessario il contributo di tutti ed ognuno deve impegnarsi per la propria parte, altrimenti ciò che è contenuto nel Piano dell'arredo rischia di essere vanificato”. Spataro ha, infine, dato la disponibilità ad emendare il Piano in Consiglio comunale, attraverso la discussione in aula, “in maniera da approfondire alcuni aspetti che erano stati in qualche modo considerati lacunosi”. Il Piano dell'arredo è stato subito dopo approvato in commissione con il voto favorevole del Presidente Lo Gullo, dei consiglieri Vincenzo Granata, Gisberto e Francesco Spadafora, Carmelo Salerno e Maria Luisa Arsì. Ha scelto, come detto, la strada dell'astensione Bianca Rende che ha voluto “manifestare un'apertura di credito in attesa di capire, nella fase attuativa, come il Piano troverà concreta applicazione”.

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