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      La maga ci riprova a spillare soldi a minore di Cosenza e da domicilari va in carcere

       

       

      La maga ci riprova a spillare soldi a minore di Cosenza e da domicilari va in carcere

      04 mag 21 La Squadra Mobile della Questura di Cosenza ha accompagnato in carcere la maga che poco tempo fa era stata arrestta e posta ai domiciliari per aver soggiocato una mionore spremendola di soldi. Il provvedimento di sostituzione di misura cautelare, ex art. 276 comma 1 c.p.p. emessa dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Cosenza, Salvatore Carpino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo, è stato messo in atto quest'oggi. La donna di origine serba, 44enne, attualmente sottoposta alla misura degli arresti domiciliari, è infatta ritenuta responsabile di reiterate trasgressioni alle prescrizioni imposte dalla predetta misura come, tra le altre, quella di non comunicare, in ogni modo, con persone diverse da quelle che coabitano con lei. In particolare, le indagini hanno permesso di ricostruire le ripetute condotte poste in essere dalla M.E., la quale nonostante fosse sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, comunicava attraverso i social network, continuando, in modo spregiudicato ed imperterrita , a richiedere somme di denaro alla vittima predestinata, minore, facendole credere di essere vittima di “sortilegi” in grado di mettere a rischio la sua vita e quella dei suoi familiari, asservendola del tutto alle sue volontà. L’esperienza del personale della 3^ Sezione “Reati contro la persona, reati contro i minori e reati sessuali” della Squadra Mobile ha consentito agli investigatori di aiutare la minore a superare le paure che la attanagliavano, inducendola a raccontare le vessazioni alla quale era sottoposta, facendo sì che si potesse intervenire con tempestività e determinazione nella vicenda, individuando e raccogliendo tutti gli elementi a carico della donna, che, rassegnati alla competente Autorità Giudiziaria, hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo dell’aggravamento della misura cautelare in argomento.

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