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      Consiglio comunale approva tariffe Tari 2021 e altro

       

       

      Consiglio comunale approva tariffe Tari 2021 e altro

      29 lug 21 Il Consiglio comunale, riunitosi sotto la Presidenza di Pierluigi Caputo, ha approvato, nella seduta odierna, le tariffe TARI per il 2021 e le variazioni al Programma triennale dei lavori pubblici 2020-2022 e all'elenco annuale dei lavori 2021. L'assemblea cittadina ha dato il via libera anche allo schema di convenzione per la concessione del diritto di superficie in favore dell'Associazione di volontariato "San Pancrazio" su un'area di proprietà comunale ed ha deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria al Colonnello Medico Francesco Rizzo, al pari di quanto già avvenuto per gli altri ufficiali già insigniti della cittadinanza onoraria nella seduta del Consiglio comunale del 21 luglio 2021, per aver dato, da direttore della struttura campale militare dell'Esercito, un prezioso contributo all'azione di contrasto all'emergenza sanitaria causata dalla pandemia. Sull'altro punto all'ordine del giorno, e cioè le modifiche al Regolamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari si è, infine, convenuto di rinviare per il momento la discussione, con presentazione di eventuali emendamenti, affinché la bozza del nuovo regolamento venga approfondita da subito in una nuova seduta di commissione bilancio, prima di tornare in aula, per l'approvazione definitiva, in una seduta di consiglio da convocare entro giovedì prossimo. La decisione è stata assunta per consentire a tutti i consiglieri comunali di prendere visione della bozza di modifica del regolamento che è stata predisposta. Sul rinvio si è dichiarato pienamente d'accordo il Presidente Pierluigi Caputo "nello spirito della massima condivisione". Nel corso della seduta del Consiglio sono stati poi presentati ed approvati due distinti ordini del giorno. Un primo ordine del giorno è stato presentato dal Consigliere comunale Pasquale Sconosciuto sulla immediata riammissione del Cosenza Calcio da parte del Presidente federale Gravina. L'altro ordine del giorno è stato, invece, presentato dal consigliere Massimiliano Battaglia, Presidente della commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, per impegnare Sindaco e Giunta a dare inizio alle procedure per il passaggio della Biblioteca civica al Ministero dei Beni culturali.
      La seduta del Consiglio era iniziata con la trattazione del primo punto all'ordine del giorno: l'approvazione delle tariffe TARI per il 2021. Ad illustrarlo, il Presidente della commissione bilancio Giuseppe d'Ippolito, che, preliminarmente, ha ricordato, a 30 anni dalla scomparsa, Roberta Lanzino, figlia dell'Assessore Matilde Spadafora Lanzino. "E' questa – ha detto d'Ippolito – la sede giusta per far pervenire all'Assessore il nostro affetto ed un momento di condivisione di quel dolore non ancora superato, ma che ha dato dei frutti estremamente positivi per l'attività della Fondazione intitolata proprio a Roberta". Sulle tariffe TARI d'Ippolito ha poi sottolineato il lavoro importante della commissione bilancio. "Abbiamo lavorato bene in questa settimana svolgendo dignitosamente il lavoro che ci è stato assegnato- ha detto". D'ippolito ha sottolineato ancora la piena collaborazione degli Assessori al bilancio Caruso e ai tributi Di Nardo. "In particolare .- ha aggiunto d'Ippolito - ringrazio Di Nardo per la disponibilità e per il tempo che ha dedicato alla pratica che, però, è un secondo passaggio rispetto all'approvazione del Piano Economico Finanziario della Tari che è il primo elemento propedeutico per arrivare poi all'approvazione delle tariffe. La pratica – ha detto ancora d'Ippolito -è stata votata in commissione con il solo voto negativo della consigliera Rende, ma con quello favorevole dagli altri componenti. Abbiamo deciso di accogliere la proposta di delibera così come era stata formulata dal dirigente, avvocato Scaramuzzo. Si è cercato di mettere ordine, atteso il contenuto della delibera ARERA che ha modificato i costi della spazzatura. E' vero che ci saranno degli aumenti, ma non si tratta di aumenti dovuti al Comune, ma, di riflesso alle scelte fatte dallo Stato italiano, che gravano sui nostri concittadini, ma che, grazie al lavoro dell'assessorato, è stato limitato al minimo possibile". Subito dopo è intervenuta la consigliera comunale Bianca Rende che ha motivato il suo voto contrario, "non preconcetto, ma per le scelte operate all'interno del Piano tariffario". Rende ha apprezzato lo sforzo dell'assessore ai tributi, "sempre presente in commissione ad illustrare le pratiche oggetto di discussione ed anche lo sforzo del dirigente Scaramuzzo di far quadrare i conti davanti ad una situazione debitoria molto grave che tutti conosciamo. Il costo totale del servizio – ha aggiunto Bianca Rende - si aggira attorno ai 17 milioni di euro, addirittura 3 milioni di euro in più rispetto ai 14 milioni dell'anno scorso. Non era facile far quadrare i conti. La possibilità di attingere al fondo nazionale per il Covid ha consentito un lievissimo abbassamento della tariffa per le utenze non domestiche. Questo mentre noi – ha detto ancora -avevamo chiesto in consiglio comunale che si tenesse maggiormente conto delle difficoltà enormi sostenute da chi aveva avuto le attività economiche fortemente danneggiate dal covid. Altro intervento che si è fatto – ha precisato Rende - è stato quello di modificare la scala delle esenzioni. Lo scorso anno la fascia di esenzione era sotto i 6 mila euro di ISEE, oggi è a tremila euro di ISEE, con il risultato che sono molti di meno i cittadini che rientrano in questa fascia. Anche alla luce del nuovo calcolo ISEE, in seimila euro rientra una famiglia numerosa con due bambini e monoreddito. Quindi, aver ridotto a tremila, non è un'esenzione sufficiente in una città come Cosenza dove la povertà è dilagante e non si ferma ai tremila euro di ISEE. Questo discorso dell'esenzione dovrebbe essere armonizzato. Dovremmo stabilire un livello di ISEE che valga per tutti i servizi a domanda individuale. Dovremmo tentare una certa armonizzazione, in modo tale che chi è in una fascia di reddito sappia a cosa ha diritto e a cosa no. E' stata eliminata – ha aggiunto Bianca Rende - l'esenzione per il centro storico. Capisco che la coperta è corta ma l'Amministrazione comunale non perde mai occasione di trascurare il centro storico dove la popolazione è per lo più affetta da forme di disagio economico. Bisognava prelevare di più dal bilancio comunale per sostenere quelle categorie che sono affaticate dalla pandemia. Sono state eliminate tutte le esenzioni per gli esercizi commerciali penalizzati per i lavori in corso, senza discuterne con nessuno. Stando così le cose – ha concluso - questo tariffario, pur rispondendo al regolamento e al sistema Arera, non tiene conto delle reali difficoltà delle famiglie cosentine e degli esercenti le attività economiche".
      Ha poi preso la parola, per un'informativa sui rifiuti, il consigliere Vincenzo Granata che ha riferito all'aula come vicario dell'ATO Cosenza. "Il lavoro che è stato fatto in città con il Dipartimento ambiente – ha detto Granata - ha raggiunto, seguendo le indicazioni del Sindaco e dell'Amministrazione comunale, obiettivi importantissimi. Si è partiti con piccole percentuali di raccolta differenziata e sono stati raggiunti percentuali fino al 70%. Non bisogna dimenticare che dietro questo successo e raggiungimento di obiettivi c'è tanta gente che lavora: anzitutto gli operatori che si impegnano con tanti sacrifici. Il Ciclo integrato di rifiuti – ha ricordato Granata - funziona con tre step: il servizio di raccolta, il post raccolta che è l'impianto di trattamento, mentre il terzo passaggio è il conferimento e lo scarto di lavorazione. Anche ATO rifiuti opera bene e la città deve capire in modo lineare i diversi passaggi, a cominciare dal riferimento che è il Piano regionale dei rifiuti approvato nel 2016. Bisogna lavorare in sinergia, mai in disaccordo – ha chiarito Granata. Ato Rifiuti deve seguire 2 linee di indirizzo: Il Piano regionale dei rifiuti, non approvato da ATO, e le ordinanze presidenziali, con una verifica del dirigente pro tempore del dipartimento ambiente che controlla attentamente il flusso dei rifiuti per il completamento della relativa filiera. Cosenza ha questa problematica ma anche altri comuni soffrono questa emergenza, come Corigliano-Rossano e come Scalea. Cosenza opera bene ed ha un ottimo servizio di raccolta. L'impianto di trattamento è però subordinato al passaggio finale che è la discarica di servizio. In questi mesi Ato rifiuti si è trovato con l'indisponibilità amministrativa della discarica di San Giovanni in Fiore. Dobbiamo, però, - ha aggiunto Granata - ringraziare tanto il Sindaco di San Giovanni in Fiore che quello di Cassano che hanno dato la disponibilità da sempre per la discarica di servizio ed anche i comuni di Rende e Rossano per i due impianti di trattamento. Purtroppo, l'impianto di Rende non può ricevere le quantità dovute e quindi si verifica il blocco nella parte finale. Ma l'Ato Cosenza non è stato con le mani in mano, avendo sollecitato più volte la Regione Calabria nelle diverse sedi".
      Granata ha ricordato inoltre di essersi anche adoperato con il dirigente del Dipartimento ambiente per la verifica del flusso e distribuzione dei rifiuti presso l'impianto di trattamento di Rende. "Quello che è importante – ha concluso -è che il Sud deve rendere più circolare il ciclo dei rifiuti ed anche Cosenza deve farlo, cominciando dalla gestione associata di comparazione e dialogo, ma anche di visione, progettazione e realizzazione tra comuni ed ATO".
      In controtendenza l'intervento del consigliere Massimo Lo Gullo che si è chiesto "come mai, quando arriva l'estate, i cittadini devono avere l'immondizia sotto casa. Non si possono aprire le finestre per l'olezzo nauseabondo e per l'invasione di insetti. Altro che covid! Nei quartieri popolari – ha aggiunto Lo Gullo – ci sono quintali di immondizia. La Regione Calabria sta penalizzando la città di Cosenza. Come mai Rende è pulita, Castrolibero è pulita? Solo Cosenza ha quintali e quintali di immondizia davanti alle finestre e ai portoni. Lo vado ripetendo da mesi. Nessuno fa niente. E' una problematica che va risolta. La responsabilità è della regione Calabria. Bisogna procedere ad una disinfestazione, con la massima urgenza".
      Il punto, posto in votazione, è stato approvato, ma con l'astensione di Giovanni Cipparrone, Massimo Lo Gullo e Annalisa Apicella e 4 voti contrari (Bianca Rende, Damiano Covelli, Francesca Cassano e Alessandra Mauro).
      Si è poi passati alla trattazione delle variazioni al Programma triennale dei lavori pubblici 2020-2022 e all'elenco annuale dei lavori 2021. La pratica è stata approvata all'unanimità, ma con il voto contrario di Bianca Rende che sull'argomento ha preso la parola. "Vorrei approfittare della presenza dell'Assessore Caruso che non era in commissione ma era rappresentato da un suo delegato – ha detto Rende - perché avrei bisogno di alcuni chiarimenti che credo siano di utilità per tutto il consiglio. Vorrei – ha aggiunto Bianca Rende - che motivasse alcune scelte che emergono seguendo la lettura della delibera n.72 del 20 luglio 2021, avente ad oggetto la presa d'atto e l'approvazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi agli interventi finanziabili con le risorse di Agenda Urbana, la cui approvazione si ripercuote sul piano delle opere pubbliche, nella misura in cui nuovi interventi vanno ad integrare il Piano che è oggi è oggetto di discussione e approvazione. E' stata approvata anni fa – ha ricordato Rende - la strategia per agenda urbana dalla giunta regionale. Questa strategia prevedeva all'azione 941, che è il contrasto al disagio abitativo nella città di Cosenza, con il recupero di edifici pubblici nel centro storico per destinarli a finalità di ordine sociale, una somma di 5 milioni 900 mila euro. Sempre stando alla lettera della delibera, viene approvato un piano di interventi di edilizia residenziale pubblica, che sostanzialmente va a finanziare alcuni interventi che erano già previsti all'interno di Agenda Urbana. In particolare dall'elenco – ha precisato Rende - viene tolto il fabbricato ex proprietà Bombini-Longo il cui intervento può non ricadere più in Agenda urbana perché viene finanziato da altri fondi nella disponibilità dell'Aterp. Si è creata quindi un'economia sulla misura 941 che potrebbe essere impiegata per la finalità di contrasto al disagio abitativo nel centro storico. Nella nuova tabella aggiornata, la n. 3, succede, invece, che alla misura 941 viene ascritta la cifra di 2 milioni e 58 mila euro che fortunatamente va ad integrarsi con il Contratto di quartiere di Santa Lucia. La domanda è: perché le economie risultanti dall'intervento su palazzo Bombini, anziché essere reinvestiti su questa misura, alla luce dei crolli quotidiani su Cosenza storica, si traducono in un rimpolpamento della misura 9.6 per un intervento che è il Belvedere sul fiume Crati? Con tutto il rispetto per l'attrattività turistica della città – sottolinea Rende - richiamo l'attenzione sul fatto che il nostro centro storico crolla e che ogni investimento venga convogliato sul centro storico. Se poi ci sono motivazioni tecniche, senza fare valutazioni di merito, da quasi 6 milioni di euro oggi ne abbiamo soltanto 2 milioni. Perché – si è chiesta Bianca Rende - le economie sono stati spostate per interventi di poco conto?. Le vostre priorità politiche – ha concluso - io non le condivido".
      Non si è fatta attendere la replica del Vicesindaco e Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso. "Mi preme evidenziare un aspetto sulla generale strategia di agenda urbana – ha puntualizzato Caruso - che prevede una copertura finanziaria per il Comune di Cosenza pari a circa 19 milioni e 590 mila euro, quasi interamente dedicati ad interventi di recupero, riqualificazione, ristrutturazione e risanamento di immobili e aree pubbliche del nostro centro storico. E' chiara una individuazione di programma e di orientamento forte da parte dell'Amministrazione nel voler intervenire con le risorse programmatiche di origine comunitaria per la riqualificazione e il recupero del centro storico. Si è verificata una circostanza sopravvenuta: la destinazione di un importo di 2 milioni e 500 mila euro, ad opera della giunta, destinato alla ristrutturazione e recupero di Palazzo Bombini, un edificio di proprietà dell'Aterp che richiede e merita un intervento di ristrutturazione. Ecco perché il Comune di Cosenza – ha chiarito Caruso - lo ha inserito nella programmazione di Agenda Urbana, perché l'Aterp, a suo tempo, non aveva le risorse disponibili per ristrutturarlo. Adesso sono state assegnati all'Aterp 2 milioni e 500 mila euro, non sufficienti, però, a garantire una ristrutturazione completa nella sua funzionalità. Ecco perché il Comune ha deciso di assegnare 850 mila euro per raggiungere l'importo completo, necessario a ridare vita a Palazzo Bombini-Serra. Nulla cambia rispetto alla strategia elaborata, cambia la fonte finaznaiaria e l'Ente procedente che è l'Aterp. E' nata la necessità di ridisegnare la strategia di Agenda Urbana e farlo con celerità. Era necessario puntare su interventi che fossero in stato avanzato di elaborazione. C'era anche un altro aspetto da considerare. Agenda urbana non prevede la possibilità di utilizzare risorse finanziarie per coprire spese di esproprio. L'unico modo che il Comune ha per intervenire su immobili ed aree che non sono già nella disponibilità del Comune, e quindi sono privati, è quello di procedere con una procedura espropriativa. Ecco perché non potevamo destinare – ha aggiunto il Vicesindaco - questi 2 milioni e mezzo di economia del Piano ad interventi che riguardavano strutture private nel centro storico. Su Santa Lucia abbiamo elaborato una strategia specifica, destinando 2 milioni e 58 mila euro, che prevede interventi anche su edifici che attualmente sono ancora privati, ma che stiamo per espropriare avvalendoci di un altro finanziamento che è quello del Contratto di quartiere, per un importo complessivo di circa 4 milioni, che ci consentirà di acquisire gli immobili su cui poi intervenire con i due milioni e 58 mila euro del programma di Agenda Urbana. Abbiamo ideato e programmato un'azione congiunta e integrata tra le due programmazioni (contratto di quartiere già finanziato e agenda urbana) al fine di intervenire complessivamente con un importo di 6 milioni di euro sul centro storico e in particolare sul quartiere di Santa Lucia.
      Il Belvedere sul fiume Crati poi, non è solo un intervento per valorizzare l'area a fini turistici, ma l'intervento complessivo su Gergeri è un intervento di rigenerazione importante che si pone come elemento di ricucitura e ricomposizione di una frattura con il centro storico. L'area del fiume a Cosenza è stata marginale ed è stata interessata dal degrado. Il fiume rappresenta una grande risorsa ed un corridoio ecologico importante. L'avere investito sulla navigabilità del fiume ha significato una rigenerazione di tutta l'area e una ricucitura di carattere urbanistico. La valenza di questo intervento va vista – ha precisato Caruso - in un'ottica più generale di rigenerazione urbana più complessiva. Le visioni sono differenti e ci sono delle affermazioni che sono frutto di appartenenza e di una dialettica di parte. Con un intervento di 19 milioni e 590 mila euro quasi interamente destinati al centro storico come i 90 milioni di CIS che stanno andando in attuazione, mi sembra un po' azzardato, poco veritiero e demagogico puntare il dito su questi aspetti che spero sia stato utile chiarire". Il punto all'ordine del giorno è stato poi approvato con l'astensione di Lo Gullo e il voto contrario Bianca Rende.

      Nel corso della seduta del Consiglio di oggi sono stati presentati ed approvati due distinti ordini del giorno. Un primo ordine del giorno è stato presentato dal Consigliere comunale Pasquale Sconosciuto sulla immediata riammissione del Cosenza Calcio da parte del Presidente federale Gravina. L'altro ordine del giorno è stato, invece, presentato dal consigliere Massimiliano Battaglia, Presidente della commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, per impegnare Sindaco e Giunta a dare inizio alle procedure per il passaggio della Biblioteca civica al Ministero dei Beni culturali. Nell'ordine del giorno presentato dal Consigliere Sconosciuto si fa riferimento, in premessa, anzitutto al pronunciamento del Collegio di Garanzia del CONI sull'esclusione del Chievo Verona dal prossimo campionato di serie B 2021/2022 e la conseguente riammissione del Cosenza calcio, prima squadra in posizione utile per subentrare all'escluso Chievo nel campionato cadetto. Atteso – si legge nell'ordine del giorno - il perdurare, nonostante il subentro del Cosenza al Chievo sia chiaro ed evidente a tutti e sia suffragato dalle decisioni del Collegio Federale, di una situazione, allo stato, di nuova incertezza che determina ipso facto una lesione del diritto della società del Cosenza Calcio e della città tutta a disputare il prossimo campionato di serie B e considerata, inoltre, la necessità di non differire ulteriormente la decisione definitiva su una questione che si sta protraendo oltre misura e che sta esasperando gli animi della tifoseria e frustrando le legittime aspirazioni di una comunità intera che considera la squadra di calcio locale e la serie B patrimonio della città, si chiede che il Presidente federale Gravina dia subito corso alla decisione del Collegio di Garanzia, eseguendo immediatamente quanto stabilito dallo stesso organismo, riammettendo, senza ulteriori indugi, il Cosenza calcio al prossimo campionato di serie B. Nell'ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Cosenza si chiede, inoltre, dopo aver richiamato anche l'iniziativa del Sindaco della città, Mario Occhiuto, che ha, con determinazione, chiesto agli organi competenti di non tardare e differire ulteriormente l'ufficialità della riammissione del Cosenza calcio in serie B, in quanto la città di Cosenza, in tutte le sue componenti, attende che sia fatta giustizia nel senso già indicato dal Collegio di Garanzia, che la decisione diventi immediata per consentire alla Società Cosenza Calcio di dare seguito, nel più breve tempo possibile, a rinforzare gli organici in vista della disputa dell'imminente campionato cadetto, quasi ai nastri di partenza ed ai quali la squadra della città di Cosenza dovrà presentarsi con una formazione competitiva ed in grado di assecondare le legittime aspirazioni della tifoseria. Il consigliere Sconosciuto, come primo firmatario dell'ordine del giorno, e gli altri consiglieri, all'unanimità, hanno ribadito con forza la necessità di non attendere né le motivazioni delle decisioni del collegio di Garanzia, né le conclusioni di un iter procedimentale davanti al TAR che non potrebbero in nessun caso rimettere in discussione la decisione assunta nei giorni scorsi, essendo inappellabile un verdetto che ha visto, a più riprese, soccombere il Chievo, sia per il Consiglio federale, sia per la Covisoc e per il collegio di garanzia. L'ordine del giorno, dopo l'approvazione del Consiglio, è stato inviato al Presidente della Federazione Giuoco Calcio, Gabriele Gravina. Con l'ordine del giorno approvato sulla Biblioteca civica e presentato dal consigliere Massimiliano Battaglia, il Consiglio comunale ha impegnato il Sindaco e la Giunta ad avviare un percorso che porti al trasferimento del patrimonio librario della Biblioteca Civica, ora ente morale, allo Stato, pur senza precludere – si legge nello stesso ordine del giorno - qualsivoglia iniziativa da parte di associazioni e/o privati volta alla ricerca di fondi e contributi necessari in prima istanza ad estinguere il debito residuo. Con il passaggio al Ministero dei beni culturali il Consiglio comunale intende concretizzare anche l'assorbimento dei tre dipendenti che attualmente percepiscono lo stipendio in modo molto saltuario, così come la costituzione di un comitato scientifico dell'Accademia Cosentina che affianchi il Ministero dei Beni Culturali e la Biblioteca Nazionale di Cosenza per gestire, a livello scientifico, la programmazione degli eventi della futura Sezione Civica della Biblioteca Nazionale di Cosenza. Nel preannunciare il suo voto di astensione sull'argomento la consigliera comunale Bianca Rende ha sottolineato che "sulla civica deve registrarsi una maggiore dose di sincerità da parte del Sindaco e dell'Amministrazione comunale. Rende ha ricordato, a questo proposito, un comunicato ufficiale del Sindaco, di qualche tempo fa, nel quale il primo cittadino "paventava – ha aggiunto Rende - la strada della municipalizzazione". Quindi la consigliera Rende ha espresso apprezzamento nei confronti del consigliere Battaglia "per l'impegno e la passione con cui ha abbracciato la causa, ma la sua iniziativa – ha aggiunto - confligge con quanto dichiarato dal Sindaco. Se ricordate – ha aggiunto rivolgendosi ai colleghi consiglieri - sulla Biblioteca avevamo sollecitato un consiglio straordinario ad hoc sottolineando altresì una vera e propria assunzione di responsabilità, da parte del Comune, nei confronti del rispetto degli obblighi statutari e sulla partecipazione al sodalizio che è un ente morale e che prevede l'obbligo di corrispondere quote annuali, totalmente omesse negli ultimi anni". Quindi Rende ha evidenziato le difficoltà gestionali e la questione del personale della Civica "che non riceve quanto dovuto e nessuno se ne fa carico. Oggi la prospettiva – ha aggiunto Rende - è quella della cessione al Ministero dei Beni culturali, ma resta una prospettiva fumosa per liberarci di un problema e che mette una pietra tombale su altre strade percorribili, cosa che prevede, però, un'assunzione di responsabilità soprattutto dalla Regione. Possibile che le altre Biblioteche di tutta la Calabria hanno ricevuto finanziamenti importanti e solo la Biblioteca civica di Cosenza non riesce ad avere alcuna considerazione? Quello che bisognerebbe chiedere per la Civica – ha proseguito il suo intervento Bianca Rende – è un finanziamento ordinario, importante, che consenta di sopravvivere e di coprire i costi gestionali. Penso che fin quando questa strada non viene perseguita insieme all'organizzazione di una gestione autonoma e autosufficiente, la scelta di cederla al Ministero, senza conoscere i termini precisi di questo accordo, non è certamente quella da seguire. Se si parla di avviare una discussione con il Ministero ben venga, ma chiudere la strada ad ogni possibile alternativa credo che non sia il caso. Bisogna esplorare strade alternative". Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento della consigliera Annalisa Apicella che dopo aver riconosciuto al Presidente della commissione cultura Massimiliano Battaglia "dedizione ed impegno" ha esplicitato la sua posizione "che è nota". Una posizione di contrarietà "ad un passaggio della civica nella proprietà di un altro ente. Sarebbe una sconfitta della politica. La proposta del Sindaco di municipalizzare mi aveva convinta e reso felice. Su questo bisogna fare fronte comune. Rinunciare ad un patrimonio identitario è inaccettabile". La proposta di Apicella, al termine del suo intervento, è stata quella di convocare un consiglio comunale aperto, con la partecipazione delle associazioni e poi individuare progetti che possano rilanciarla. La Apicella ha preannunciato poi il suo voto contrario. Immediata la replica del consigliere Massimiliano Battaglia che ha sgomberato il campo da ogni equivoco. "Non dobbiamo pensare che il patrimonio librario verrà portato a Roma. I volumi della civica sono sotto la tutela del Ministero. Se non vengono custoditi, potrebbero realmente prendere un'altra strada. La città non sta fruendo della biblioteca civica. Se vogliamo restituire la Biblioteca alla città dobbiamo tenere i piedi per terra e renderci conto che, così com'è, è destinata a restare chiusa e a non essere utile per i cittadini". L'ordine del giorno è stato approvato con l'astensione di Bianca Rende e il voto contrario di Annalisa Apicella e Giuseppe d'Ippolito.

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