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      La controreplica di Guccione a Caruso sul Cis del centro storico

       

       

      La controreplica di Guccione a Caruso sul Cis del centro storico

      24 mag 20 "Il vicesindaco del Comune di Cosenza Francesco Caruso non è nuovo a ergersi a difensore di cause perse. Evidentemente è questo il ruolo che è stato chiamato a svolgere all'interno delle varie Giunte Occhiuto". Lo afferma Carlo Guccione Consigliere comunale di Cosenza. "Non varrebbe la pena -scrive Guccione- neanche controreplicare alle sue inesattezze sul Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) sul centro storico di Cosenza. Lo abbiamo già messo alla prova e conosciuto allorquando, nel 2016, alle nostre puntuali e circostanziate denunce sul mancato collaudo di piazza Bilotti, oggi sequestrata e oggetto di una inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro, l'attuale vicesindaco e allora assessore ai Lavori pubblici utilizzò le stesse argomentazioni fantasiose di oggi avventurandosi in un'altra replica: "Ho verificato presso gli uffici tecnici: tranquillizzo sul fatto che gli atti di collaudo finale tecnico-amministrativo riguarderanno il completamento dell'intervento inteso nel suo complesso e nella sua interezza, comprensivo, pertanto, dei parcheggi interrati e delle opere complementari. (…) Nonostante le polemiche strumentali e certi atteggiamenti da parte di chi non vuole bene alla città, intesi ad osteggiare fin dal nascere la realizzazione di questa opera pubblica – piazza Bilotti oggi viene consegnata con nostro grande orgoglio ai cosentini". Replica che lo ha reso inattendibile e che speriamo non gli possa procurare qualche strascico anche di tipo giudiziario visto la gravità delle affermazioni di allora. Per quanto riguarda il Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) per la riqualificazione del centro storico di Cosenza nell'interrogazione indirizzata al sindaco Mario Occhiuto si fa riferimento alla riunione, tenutasi in videoconferenza, lo scorso 28 aprile in cui erano chiamati a partecipare anche il Comune di Cosenza, la Provincia di Cosenza, l'Agenzia del Demanio, la Regione, l'Università della Calabria e Invitalia. In quella sede sono state presentate schede progettuali per diverse decine di milioni di euro e abbiamo constatato i ritardi del Comune di Cosenza, confermati nella replica del vicesindaco, che afferma che invierà le proposte entro il 5 giugno, mentre gli altri Enti presenti hanno depositato i loro progetti. Non dimentichiamo che per la sottoscrizione del Cis vanno assunti impegni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2021. Da qui nasce la nostra preoccupazione: a breve, infatti, entreremo in pieno scontro politico-amministrativo, i cosentini saranno chiamati da qui a dodici mesi ad eleggere un nuovo sindaco. Gli scontri tra Regione e Comune, ad esempio, hanno dilatato i tempi per la realizzazione della metropolitana leggera e hanno portato l'Europa a paventare la possibile revoca di 160 milioni di euro di finanziamenti. Ora non vorremmo che la stessa cosa accada per il Contratto istituzionale di sviluppo sul centro storico di Cosenza. Visti i precedenti, consigliamo all'amministrazione comunale di Cosenza di non affidare più repliche al vicesindaco Caruso".

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