Parking card Comune Cosenza prorogata fino al 31 marzo

Parking card Comune Cosenza prorogata fino al 31 marzo

09 gen 20 Il Comune ricorda che è stata prorogata al 31 marzo 2020 la validità delle parking card, scadute lo scorso 31 dicembre e che il pagamento, in caso di rinnovo, potrà avvenire non solo all'economato, ma anche attraverso la piattaforma Pago PA. Qualora si tratti di nuova parking card, rilasciata, cioè, per la prima volta, l'interessato dovrà preliminarmente scaricare la modulistica dal sito del Comune o ritirarla presso l'Ufficio relazioni con il Pubblico. La modulistica dovrà essere poi consegnata al Protocollo generale del Comune con i documenti richiesti. Il rilascio della nuova parking card, previo pagamento dei diritti per l'istruttoria della pratica, esclusivamente all'economato, avverrà a cura dell'Ufficio mobilità e trasporti sito al piano terra di Palazzo dei Bruzi. Effettuare il pagamento dei diritti di istruttoria ricorrendo, per coloro che devono rinnovare la parking card, alla piattaforma Pago PA consente l'azzeramento dei tempi di attesa, evitando le code davanti agli uffici. La decisione di prorogare fino al 31 marzo la validità delle parking card scadute alla fine dello scorso anno, è stata assunta dal dirigente del settore Infrastrutture, trasporti e mobilità, Arch.Giuseppe Bruno, a seguito delle numerose richieste pervenute per il rilascio delle parking card per il 2020. Entro lo stesso termine del 31 marzo 2020 dovranno essere presentate le nuove domande. Le autorizzazioni all'ingresso nelle ZTL (zone a traffico limitato) rilasciate agli aventi diritto fino al 31 dicembre 2019 saranno valide anche per il 2020. La modulistica, scaricabile dal sito internet del Comune, potrà essere ritirata anche presso l' Ufficio relazioni con il pubblico di Piazza dei Bruzi, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 12,30. Nei pomeriggi di lunedì e giovedì, anche dalle 16,00 alle 18,00. La richiesta di rinnovo dovrà essere presentata al protocollo generale del Comune (Piazza Eugenio Cenisio, al primo piano di Palazzo Ferrari).