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      Da anni botte alla compagna e cognato disabile nella porcilaia, un arresto dei CC a Torano

       

      Il luogo della segregazione

       

      Da anni botte alla compagna e cognato disabile nella porcilaia, un arresto dei CC a Torano

      25 mar 19 Dopo anni e anni di violenze ha finalmente trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri il compagno che la riempiva di botte e che trattava il fratello come un animale. Così per un 53enne di Torano Castello sono scattate le manette per sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, con l’aggravante di aver commesso il fatto con particolare malvagità, cagionando umiliazioni e sofferenze alle vittime. Gli arresti questa mattina all’alba. L'uomo, da circa 4 anni, costringeva la compagna ed il cognato diversamente abile a subire maltrattamenti, minacce e vessazioni, segregandoli in casa. La triste vicenda è venuta alla luce lo scorso 27 gennaio, allorquando i militari della Stazione Carabinieri di Torano Castello, a seguito di richiesta pervenuta al 112, soccorrevano la donna, la quale, visibilmente provata, decise di raccontare le crudeltà che stava subendo ormai da anni dal proprio compagno. Trasferite immediatamente le due vittime in una casa famiglia, i Carabinieri hanno potuto sviluppare una meticolosa indagine, da cui è emerso che l’aguzzino: si appropriava in via esclusiva della pensione di invalidità riconosciuta al fratello della compagna; impediva alla donna ed al cognato di allontanarsi dall’abitazione in cui convivevano, privandoli dell’autonomia economica e dei documenti personali, sorvegliandoli e riportandoli con la forza a casa quando tentavano di allontanarsi; minacciava e maltrattava il cognato invalido, percuotendolo anche con un bastone, imponendogli di svolgere pesanti lavori nei campi, facendolo vivere in condizioni disumane (“privato di ogni dignità e costretto a vivere insieme agli animali”) in una baracca priva di servizi igienici con la possibilità di utilizzare il lavabo della porcilaia per la pulizia personale, non esitando a rinchiuderlo altresì all’interno del recinto con un lucchetto al cancello; minacciava e maltrattava la compagna picchiandola violentemente, anche con un trapano, al punto tale da ridurla ad uno stato di prostrazione e di sudditanza psicologica. A seguito dei precisi riscontri acquisiti dai Carabinieri, il GIP presso il Tribunale di Cosenza ha emesso nei confronti dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita nella mattinata odierna.

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